Come affrontare ansia da relazione e convivenza?

Inviata da Camille · 11 dic 2014 Ansia

Innanzitutto sono contenta di mettere le mie paure nero su bianco, come se scrivendole potessi ordinare anche i miei pensieri. Dunque, durante uno dei miei soggiorni all'estero mi sono messa insieme ad un uomo 13 anni più vecchio di me e, dopo un mese di relazione, sono andata a vivere con lui (ci conoscevamo già da 5 mesi e la decisione di vivere con lui è stata dettata anche dal fatto che io stavo cercando casa per un tempo limitato). Dopo cinque mesi sono ripartita per tornare in Italia perché era finito il mio tirocinio e siamo rimasti in contatto - senza avere altre relazioni- finché da poco ho trovato una opportunità per poter tornare a vivere nella stessa sua città. Tuttavia, tra i momenti in cui sono super felice di tornare li dove mi sono sentita molto felice, ce ne sono altri dove mi prende il panico specialmente quando lui mi dice che vuole tornare a vivere insieme. Da una parte lo voglio anche io, dall'altra ho questa ansia da vita di coppia e di non sentirmi più libera. In ogni relazione ho sentito questa sensazione di "acquario" da cui ho paura di non riuscire a uscire e ciò ha fatto si che fosse difficile godersi i momenti positivi.
Grazie :)

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Miglior risposta 15 DIC 2014

Cara Camille
è bello che tu abbia avuto questa opportunità di tornare in quella città.
E' importante che questa opportunità (di lavoro o che altro?) sia vantaggiosa e buona per te tanto da poter motivare questo spostamento.
Mi sembra di comprendere che tu sia molto desiderosa di vivere in modo autonomo, quindi prenditi un tuo appartamentino e, casomai, frequenta il tuo lui come fosse un fidanzato se lo vuoi, poi ulteriori decisioni verranno in seguito se sarai maggiormente convinta.
La vedo così!
Tanti auguri
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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17 DIC 2014

Cara Camille,
da come scrivi immagino che tu abbia una giovane età!
Mi piace molto la metafora che hai usato dell'acquario perchè mi hai dato un'idea di come ti senti rispetto ai legami con le persone (o meglio, con gli uomini).
Il fatto che tu abbia già trascorso qualche mese all'estero e che adesso senti nuovamente la voglia di ripartire, mi fa pensare che tu sia una persona che non ha troppa paura delle situazioni nuove e che senta il bisogno di sentirsi libera e autonoma.
Credo che la decisione se andare o restare dipenda solo da quello che vuoi tu in questo momento, a prescindere dalla relazione con quest'uomo.
Come dici tu, non sei mai riuscita a godere a pieno delle felicità che ti sono capitate, quindi sentiti libera di decidere ciò che è meglio per te in questo momento cercando di non essere vincolata al pensiero di un legame con lui.

In bocca al lupo!
Dott.ssa Francesca Venturi (Bologna)

Dott.ssa Francesca Venturi Psicologo a Bologna

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15 DIC 2014

Cara Camille,

se la sua preoccupazione è legata all’andare a vivere con un uomo con cui ha già convissuto ma che non vede da tanto tempo e con il quale non ha mantenuto un grande legame nel periodo di lontananza, mi sembra anche normale manifestare ansia al pensiero di tornare a conviverci.
In questo caso mi sentirei di dirle di non avere fretta, non deve necessariamente convivere con quest’uomo se non ne è sicura. Può prima trovare una sua sistemazione, rivederlo con calma, capire che cosa prova per lui…

Se invece il problema è più ampio, cioè se ogni volta che ha una relazione stabile incomincia a provare un elevato livello di ansia, al punto da star male nella relazione, a sentirsi oppressa nonostante il partner non faccia nulla per giustificare questa sensazione, allora il discorso cambia totalmente.
In questo caso le suggerirei di affrontare con una psicoterapia questa sua paura. È un vero peccato non riuscire a godere dei momenti positivi e dei piaceri che la vita può darle.
La psicoterapia può aiutarla a comprendere da dove nasce la sua ansia, perché si presenta e, soprattutto, come affrontarla e gestirla.
Le faccio un grosso in bocca al lupo e mi auguro di esserle stata d’aiuto.

Dott.ssa Antonella Zangari
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale a Milano
Iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia n. 7738

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15 DIC 2014

Cara Camille,

se la sua preoccupazione è legata all’andare a vivere con un uomo con cui ha già convissuto ma che non vede da tanto tempo e con il quale non ha mantenuto un grande legame nel periodo di lontananza, mi sembra anche normale manifestare ansia al pensiero di tornare a conviverci.
In questo caso mi sentirei di dirle di non avere fretta, non deve necessariamente convivere con quest’uomo se non ne è sicura. Può prima trovare una sua sistemazione, rivederlo con calma, capire che cosa prova per lui…

Se invece il problema è più ampio, cioè se ogni volta che ha una relazione stabile incomincia a provare un elevato livello di ansia, al punto da star male nella relazione, a sentirsi oppressa nonostante il partner non faccia nulla per giustificare questa sensazione, allora il discorso cambia totalmente.
In questo caso le suggerirei di affrontare con una psicoterapia questa sua paura. È un vero peccato non riuscire a godere dei momenti positivi e dei piaceri che la vita può darle.
La psicoterapia può aiutarla a comprendere da dove nasce la sua ansia, perché si presenta e, soprattutto, come affrontarla e gestirla.
Le faccio un grosso in bocca al lupo e mi auguro di esserle stata d’aiuto.

Dott.ssa Antonella Zangari
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale a Milano
Iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia n. 7738 (sito OPL)

Antonella Zangari Psicologo a Milano

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15 DIC 2014

Cara Camille,

se la sua preoccupazione è legata all’andare a vivere con un uomo con cui ha già convissuto ma che non vede da tanto tempo e con il quale non ha mantenuto un grande legame nel periodo di lontananza, mi sembra anche normale manifestare ansia al pensiero di tornare a conviverci.
In questo caso mi sentirei di dirle di non avere fretta, non deve necessariamente convivere con quest’uomo se non ne è sicura. Può prima trovare una sua sistemazione, rivederlo con calma, capire che cosa prova per lui…

Se invece il problema è più ampio, cioè se ogni volta che ha una relazione stabile incomincia a provare un elevato livello di ansia, al punto da star male nella relazione, a sentirsi oppressa nonostante il partner non faccia nulla per giustificare questa sensazione, allora il discorso cambia totalmente.
In questo caso le suggerirei di affrontare con una psicoterapia questa sua paura. È un vero peccato non riuscire a godere dei momenti positivi e dei piaceri che la vita può darle.
La psicoterapia può aiutarla a comprendere da dove nasce la sua ansia, perché si presenta e, soprattutto, come affrontarla e gestirla.
Le faccio un grosso in bocca al lupo e mi auguro di esserle stata d’aiuto.

Dott.ssa Antonella Zangari
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Iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia n. 7738 (sito OPL)

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12 DIC 2014

Cara Camilla,
anche tu, in questo 'giro' di richieste sei scarsa di dettagli che potrebbero chiarire le tue dinamiche interiori e pertanto, se desideri approfondire con me, ti prego di fornirmi una anamnesi, dalla quale non è possibile prescindere.
Mi viene da pensare che tu , essendo una persona molto dinamica ed in un periodo ancora di formazione culturale, in vista di abbracciare una professione, non puoi occuparti anche di una questione che ha a che fare con sentimenti e responsabilità inerenti alla formazione di una coppia.
Se la persona che ti desidera in tal senso, è sufficientemente evoluta ( e così per te dovrebbe essere un eventuale partner), dovrebbe comprendere ed accettare che in questa fase della tua vita non sei in grado di dargli delle garanzie ma soltanto di condividere l'abitazione senza costrizioni.Resto comunque a tua disposizione se desideri approfondire con me l'argomento, anticipandoti che per liquidare l'ansia , hai bisogno di comunicare a lui fin da subito,quanto sopra.
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

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12 DIC 2014

Cara Camille, lei ha ragione! Oltre all'ansia da separazione esiste anche l' "ansia da relazione/convivenza". Ogni scelta che facciamo nella nostra vita esclude automaticamente altre scelte. Credo quindi che, almeno in parte, l'ansia che sta vivendo in questo momento della sua vita sia fisiologica. D'altra parte credo che questo non basti a tranquillizzarla e che un eccesso di ansia potrebbe essere legata alla sensazione di star facendo le cose troppo velocemente. Se sente che la sua ansia sta crescendo troppo, che in certi momenti si trasforma in panico, e non le permette di godersi i momenti positivi, allora rallenti. Questo le potrebbe dare l'opportunità di seguire di più i suoi tempi, di fare una scelta con più consapevolezza e di gestire al meglio le due parti che descrive, quella che desidera convivere e quella che ne è spaventata. Se sente che ciò non basta a farla stare meglio, potrebbe affrontare il problema insieme ad uno psicoterapeuta.
Un caro saluto. Dott. Massimo Perrini - Psicologo Psicoterapeuta Relazionale, Roma.

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