Ansia nella relazione

Inviata da Gabriele · 26 dic 2014 Ansia

Salve a tutti, sono un ragazzo di 21 anni e da quasi 5 mesi soffro di ansia. Tutto è cominciato quando io e la mia ragazza ci siamo incontrati per fare sesso la prima volta. Uscivamo da poco più di un mese e qualche giorno prima avevamo reso la relazione ufficiale. Fino a li andava tutto bene, mi sentivo sereno insieme a lei ed ero sicuro di me stesso e della relazione che potevamo instaurare. Fatto sta che ci siamo trovati a casa mia, io ero ansioso essendo la nostra prima volta insieme ed essendo lei 4 anni più piccola e con esperienza sessuale quasi nulla, quindi sentivo il peso delle sue aspettative. Quando mi dice di essere molto nervosa succede il disastro, perdo l erezione (prima volta in vita mia) e sento un crampo allo stomaco. Sento il mondo crollarmi addosso ma Poi riesco a recuperare la voglia e lo facciamo normalmente.
La volta successiva il terrore di fare un'altra brutta figura mi porta a vomitare appena prima del rapporto (ho sempre sofferto di emetofobia, quindi per me è stato un trauma). Da lì parte l'incubo. Spesso prima di vederla provo una forte ansia, ho terrore di vomitare quindi evito di mangiare nelle ore precedenti. C è da dire che in particolare subito dopo il sesso, che ormai va normalmente, sto davvero sereno insieme a lei. Però non faccio che chiedermi come starò la prossima volta che staremo insieme, appena ci vediamo ricerco nel mio fisico i sintomi dell ansia non permettendomi di stare del tutto sereno. Sto cercando di vederla il più possibile, per affrontare le mie paure. Noto che gli attacchi di ansia non prendono più a ogni incontro ma in particolari situazioni che la mia testa ha ormai associato come pericolose. Vorrei sapere se devo semplicemente continuare ad affrontare queste situazioni e portare pazienza sopportando questi attacchi o se devo seguire altre strade. Troncare la relazione vorrei fosse l.ultima delle opzioni, perché sento che sarebbe una scelta viziata dall ansia e di cui potrei pentirmi più avanti. Grazie mille dell'aiuto.

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Miglior risposta 27 DIC 2014

Caro G. quando si parla di ansia è importante distinguere tra ansia primaria e secondaria. Se la prima è causata direttamente dall'oggetto che genera ansia (nel tuo caso un rapporto molto intimo con la tua partner), la seconda è una sorta di ansia anticipatoria che si sviluppa in modo slegato dalla situazione che ti crea ansia. In parole più semplici è una sorta di ansia che mi venga l'ansia! Questo tipo di ansia "secondaria" è la causa principale dei disturbi d'ansia e quella che da maggiormente problemi alle persone che ne soffrono.
Nel tuo caso, da ciò che scrivi, l'ansia secondaria si genera dalla paura che possa esserci un ulteriore stato ansioso all'avvicinarsi dell'intimità con la tua partner. In questi momenti poni ancor più attenzione alle tue sensazioni fisiche ed emotive e utilizzi tutta una serie di comportamenti (ad esempio eviti di mangiare) che mirano a cercare di controllare l'ansia che potrebbe FORSE insorgere dopo.
Come detto questo monitoraggio ha spesso l'effetto contrario e genera maggiore ansia anche rispetto alla situazione iniziale.
Come bloccare questo circolo vizioso? La soluzione non è immediata e non credo che una mail possa fare miracoli ma posso se non altro, informarti su alcune questioni.
1) Innanzitutto è importante che tu sappia e tenga a mente che provare ansia è NORMALISSIMO. L'ansia ci aiuta a scattare nelle situazioni di pericolo e ad anticparle, ci aiuta a valutare l'importanza delle nostre esperienze e la loro qualità. L'ansia fa parte di noi. Diventa un problema solo quando è invadente ed eccessiva rispetto alla situazione che stai vivendo e ti blocca al posto di essere una sorta di guida per il tuo comportamento. Questo per dire che provare ansia durante un primo rapporto sessuale fino anche a perdere l'erezione è perfettamente sano e normale!!! L'ansia interferisce con il sistema riproduttivo e con l'erezione quindi ciò che ti è capitato la prima volta con la tua partner è stata una esperienza normale e molto comune. Quindi su questo punto, se ti stai facendo o ti sei fatto qualche idea diversa, rasserenati.
2) Il fatto che non si sia più ripresentata una difficoltà erettile già dal "secondo tentativo" (scusa il termine poco felice) che avete fatto assieme dimostra ulteriormente che non è un problema inerente la tua capacità sessuale perciò se hai dubbi a riguardo, anche qui, rasserenati.
3) Una frase che mi colpisce di ciò che hai scritto è che sentivi il peso della situazione. E' vero, culturalmente e socialmente è dato che il maschio conduca il rapporto sessuale con la donna e a maggior ragione nel tuo caso dove lei era più giovane e inesperta. La verità caro G. è che queste idee sono delle enormi sciocchezze. Un rapporto sessuale è una esperienza che si fa in due dove entrambi i partner sono alla pari e collaborano nel creare il loro legame fisico, mentale ed emotivo. Mi chiedo perciò e ti chiedo: senti anche adesso che non siete più alla prima esperienza dei pesi nello stare con la tua partner? Ti senti di dover dimostrare qualcosa o di dover avere un ruolo più attivo nella vostra relazione (non intendo solo sessuale)? Sei in grado di chiedere appoggio alle tua partner quando ti senti debole o in difficoltà? Hai parlato con lei di quanto ti succede? E come ti fa/farebbe sentire il parlarne?
Il rapporto di coppia, come il rapporto sessuale, nella sua intimità prevede un andare mano nella mano con l'altro, l'uno accanto all'altro senza la necessità che uno trascini avanti l'altro o viceversa. Questa immagine si avvicina al vostro stare assieme?

4) cosa ti dici su di te quando vai verso la tua partner? cosa succede se fallisci e non hai nuovamente un'erezione? Cosa pensi possa pensare l'altro? Solitamente noi maschi siamo pieni di convinzioni assurde su come debba essere un rapporto con una donna... Quali sono le tue?

Chiudo dicendoti di andare verso l'altro in modo sereno se l'altro (la tua partner) è capace di accoglierti. Non è necessario che sia tu a dover gestire questa situazione da solo ma potete farlo assieme.

Sull'idea di cambiare partner non mi esprimo ma credo che in questo caso sia doppiamente importante che tu capisca se questo tua difficoltà a restare in intimità con lei dipenda da ciò che ti stai dicendo tu su te stesso, gli altri e il mondo ( i tuoi pensieri) o da un modo di fare di lei che non ti piace.

Spero che questi quesiti ti aiutino a farti un pò di chiarezza G. e che le tue ansie si risolvano in breve.

Dott. Alberto Teso

Dott. Alberto Teso Psicologo a Musile di Piave

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27 LUG 2023

Buongiorno Gabriele,
mi trova d'accordo con i miei colleghi, ha bisogno di uno spazio sicuro dove prendersi cura di se stesso.
Comprendere l'origine dell'ansia, elaborarla e guarire.
Resto a disposizione
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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26 OTT 2021

Buongiorno .
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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30 GIU 2017

Come le hanno consigliato i miei colleghi, sarebbe bene affrontare queste tematiche con la guida di un professionista per iniziare a trovare un equilibrio.
Per approfondimenti non esiti a contattarmi.
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologo a Roma

Dr. Ilaria Albano Psicologo a Milano

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28 DIC 2014

Carissimo,
nella parte finale della tua domanda, ti sei dato la risposta più saggia.
Troncare con lei non serve se prima non ti farai aiutare da uno/a dei miei colleghi della tua zona per liquidare una volta per tutte l'ansia da prestazione che per dei fattori emotivi,da indagare, si è insediata in te, come uno degli ospiti più indesiderati.
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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28 DIC 2014

Gentile Gabriele,
mi sembra che i sintomi vadano migliorando, quindi la strategia adottata sembra idonea, anche se probabilmente più lenta di quella che le avrebbe consigliato uno psicoterapeuta e, in particolare uno psicoterapeuta strategico.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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27 DIC 2014

Caro Gabriele
certo che non devi troncare la relazione ma continuare ad affrontarla come stai facendo.
Potrebbe esserti di molto aiuto uno Psicoterapeuta che ti aiuti a superare questi sintomi ansiosi.
Spesso a seguito di un episodio quale tu racconti, si istaura un circolo vizioso dell'ansia e quindi è possibile, come infatti è successo a te, che si associno altri sintomi disturbanti e le reazioni che tu descrivi.
Insomma non sentirti tanto strano o problematico è una situazione abbastanza comune che però non va trascurata.
Una psicoterapia potrebbe certo aiutarti a superare tutti questi sintomi e a rafforzare complessivamente il tuo carattere forse un poco insicuro credo per grande sensibilità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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27 DIC 2014

Ciao Gabriele, capisco le tue difficoltà e l'ansia che alcune situazioni possono provocare. Sicuramente fai bene ad affrontare la situazione ma prova a farti affiancare da un supporto psicologico per valutare se l'ansia è situazionale o legata a qualche difficoltá di relazione con la tua ragazza o difficoltà tue più profonde. Non credo che sia necessario chiudere la tua relazione per gestire l'ansia a meno che non sia quello che tu desideri. Riflettici. Rimango a tua disposizione. Un caro saluto Dott.ssa Elisa Zocchi

Dott.ssa Elisa Zocchi Psicologo a Samarate

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27 DIC 2014

Caro Gabriele,
Troncare la relazione non mi sembra una scelta saggia: racconti di essere sereno con lei , perché chiudere una relazione che ti fa star bene?
Hai cercato di combattere l'ansia adottando delle strategie che ti hanno portato alla sua diminuzione ma continui ad avvertire questo stato in situazioni che definisci "pericolose". Sarebbe utile per te approfondire cosa questo voglia dire. Ti consiglio dunque di valutare l'idea di rivolgerti ad uno specialista nella tua città che saprà sicuramente aiutarti a capire le motivazioni che ti portano ad avere questi stati ansiosi e , successivamente , ad affrontarli.
Un caro saluto,

Dott.ssa Valentina Mossa, Torino

Dott.ssa Valentina Mossa Psicologo a Chivasso

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