Attacchi di panico, consigli
Salve a tutti, sono un ragazzo di 23 anni, circa 9 anni fa ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, in seguito a problemi scolastici (bullismo). Conseguentemente mi sono ritirato dalla scuola. Poco tempo dopo ho iniziato una terapia farmacologica assistito da uno psichiatra, terapia che continuo tutt'ora (2 Compresse di Sereupin al giorno ed uso di xanax all'occorrenza). Nel corso di questi 9 anni ho avuto molti alti e bassi, momenti in cui sono riuscito a vivere una vita "normale" (ad esempio, sono ritornato a scuola 3 anni dopo il mio ritiro, nel 2013 ho conseguito la patente di guida senza alcun particolare disturbo, che per me è stato uno dei miei più grandi successi) seguiti da anni in cui le mie paure/fobie ed ossessioni mi hanno fatto rinchiudere a casa, perdendo ogni contatto con amici ed in generale con il mondo esterno (condizione che sto vivendo tutt'ora). Sono iscritto all'Università, ma non sono mai riuscito ad andare a frequentare neanche un giorno, per paura di subire un attacco di panico, inoltre il lungo periodo di isolamento (che adesso dura da più o meno 3 anni) mi fa pesare una possibile integrazione con le relazioni di tutti i giorni. In pratica le mie giornate da 3 anni a questa parte sono tutte uguali, vado a letto tardi, mi sveglio verso le 15 del pomeriggio, passo le giornate al pc o giocando ai videogames, e le uniche volte che esco fuori lo faccio insieme ai miei genitori. Vorrei poter essere autonomo ma i miei disturbi e le mie paure me lo impediscono. Sono anche un tipo piuttosto ipocondriaco, se avverto un sintomo nel mio corpo cerco su internet le possibili malattie. Nonostante l'isolamento, negli ultimi mesi di questo 2017 le crisi di panico sembravano quasi scomparse, fino a qualche settimana fa, quando ho iniziato ad avere dei bruschi risvegli da incubi(ero solo in casa), che mi lasciavano molto agitato da appena sveglio, tanto che in uno di questi casi mi sono agitato così tanto che istintivamente ho chiamato il 118 per la paura imminente di stare per morire, il centralinista mi ha rassicurato e dopo qualche minuto le xanax che avevo preso durante l'attacco di panico mi hanno aiutato a calmare la tempesta. Avevo classificato quell'attacco di panico come il peggiore della mia vita, fino a ieri sera, quando in seguito ad uno stato di agitazione ho deciso di fare un controllo della pressione arteriosa, trovandola abbastanza elevata, con battiti cardiaci elevati. Da li si è scatenata una paura continua che è durata per almeno un'ora abbondante, con momenti in cui sembrava passare e momenti in cui peggiorava drasticamente. In quei momenti ho provato sensazioni terribili, ed ho pensato le cose più brutte che potevano esserci. Notando che il battito non rallentava, sono andato insieme a mia madre al pronto soccorso, dove in seguito ad un elettro cardiogramma è risultata una tachicardia sinusale, i dottori mi hanno tranquillizzato dicendomi che era legata al mio bruttissimo attacco di panico. Adesso, se penso a quei momenti mi sento ancora scosso, al momento attuale anche le cose che fino a ieri mi rendevano allegro, o semplicemente mi creavano interesse hanno perso il loro fascino. Mi sento tornato come agli inizi delle mie crisi, quando ero più giovane e suscettibile. Spero che sia soltanto colpa della paura ancora troppo fresca dentro di me, il fatto di ieri mi ha lasciato molto triste e depresso. Sempre in ospedale mi hanno consigliato di ripetere la visita dal mio psichiatra e di trovare uno psicoterapeuta che mi segua. Vorrei chiedervi gentilmente consiglio su quale terapia potrebbe aiutarmi a risolvere questi problemi, magari iniziando ad attutirli. Aggiungo che in passato ho provato a seguire delle terapie cognitivo-comportamentali, cambiando 3 - 4 psicologi, alcune le ho lasciate per la mancanza di sicurezza e fiducia nel dottore, alcune invece sono state da me abbandonate perché mi sentivo in un momento nel quale non ero deciso realmente a risolvere il problema (ad esempio non svolgevo i compiti, o mi mancava la motivazione nel farli, reputandoli magari inutili). Concludo dicendo che nonostante gli attacchi di panico e la difficoltà nell'uscire di casa (Ancora di più se solo) siano i miei principali problemi, convivo anche con alcune ossessioni/compulsioni, con cui ho imparato a convivere, ma dalle quali so che sarebbe meglio liberarsi. Grazie a tutti per le eventuali risposte.