Salve. Vorrei chiedere a voi un consiglio. da qualche mese soffro d'ansia per lo più stress dovuto al futuro e altri varie problematiche relative al lavoro etc, e da qualche settimana ho iniziato ad avere attacchi di panico (in cassa) lavorando in un negozio, quando si crea la fila mi parte il panico con sudorazione, battito a mille, senso di soffocamento, tremore lungo tutto il corpo ed eccessivo calore, in più ieri era talmente forte che non riuscivo a parlare mi tremava la voce, e un istinto assurdo di voler fuggire da un momento all'atro ma nonostante questo, sono rimasto lì, cercando di respirare con il diaframma (mi sono informato in passato sulla cosa) oggi me ne sono venuti due di fila dal dentista, uno prima di entrare, e il secondo mentre stava lavorando sulla mia bocca, in entrambi i casi non ho reagito, restando nel panico aspettando che passi, calmandomi piano piano (nel profondo spero sia la soluzione) intendo non averne paura ma affrontarla, ma più passano i giorni e più ho ossessioni di vario tipo, " possono venirti tutto il giorno uno dopo l'altro, e sale l'ansia". :Non riuscirai a farcela e sale l'ansia, "e se il prossimo attacco non lo controlli" così all'infinito, mi sembra di impazzire, cioè e come se me li facessi venire da solo. La mia domanda sarebbe, possibile, che solo pensando o concentrandomi sul battito cardiaco mi salga l'ansia fino ad arrivare al panico ? Non mi preoccupa in se cosa faccia nel momento in cui arriva e i suoi effetti sul fisico/mente ma più che altro cadere nel tranello dei circolo vizioso semplicemente pensando. Le ossessioni si possono eliminare ?
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14 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno,
Mi dispiace che lei stia sperimentando una situazione così invalidante e sono lieta che abbia cercato un consulto esperto.
Le sue parole descrivono una sintomatologia che sembrerebbe riconducibile ad un disturbo di panico. Nei disturbi d’ansia le manifestazioni sintomatiche (corporee e concrete) derivano da problematiche emotive (mentali e astratte), diventando il risultato di cambiamenti fisiologici innescati dalla paura, dall’ansia o dallo stress.
Studi scientifici hanno dimostrato che a livello cerebrale, di fronte ad un evento o ad un periodo ritenuto particolarmente difficoltoso, nell’individuo si attivano rapidamente i circuiti neurali deputati alla risposta di attacco-fuga. Tale processo viene innescato da un’area cerebrale molto antica, che ha garantito ai nostri antenati preistorici la sopravvivenza di fronte a minacce di morte. Il meccanismo si è conservato fino ai giorni nostri immutato e purtroppo può essere innescato anche in assenza di pericoli concreti. Questo predispone il corpo a reagire prontamente ad un pericolo (reale o presunto), quindi aumenta il ritmo respiratorio (che causa la sensazione di non riuscire a respirare efficacemente) e il ritmo cardiaco (che causa la tachicardia), perché cerca di far affluire il sangue agli arti in modo da poter correre velocemente o attaccare con forza. Queste modificazioni fisiologiche improvvise vengono automaticamente percepite dal cervello come il campanello di allarme di qualcosa che non va nel corpo, quindi si alimenta ulteriormente l’ansia e la paura di perdere il controllo, impazzire o stare male (nonostante non vi sia alcun pericolo di salute fisica o mentale reale).
L’individuo tende a sviluppare la tendenza a controllare ossessivamente il proprio corpo e ad interpretare qualsiasi lieve cambiamento fisiologico come il precursore di un attacco. La paura di poter sperimentare nuovamente sensazioni fisiche così spiacevoli peggiora quindi a sua volta l’ansia già esistente, dando origine ad un circolo vizioso che si traduce in un vero e proprio disturbo da attacchi di panico. Il fatto che lei sia ossessionato dall’immaginare scenari catastrofici è proprio dovuto a questa “paura della paura”, il circolo vizioso che ha citato. Questo ha origine dai suoi pensieri e dalle sue emozioni negative ed irrazionali ("oggi mi verranno tantissimi attacchi, oggi perderò il controllo") e si manifesta nei suoi comportamenti disfunzionali (l’ossessione di volerli controllare tramite il pensiero). Inoltre, non è un caso che li stia sperimentando maggiormente in situazioni che probabilmente percepisce come “senza via d’uscita” (sia alla cassa sia dal dentista deve stare seduto senza potersi muovere per diversi minuti/ore), come se in realtà non volesse stare lì.
Sarebbe utile indagare il periodo che sta vivendo ed identificare eventuali trigger che hanno causato gli attacchi d’ansia e che li mantengono tuttora. Questi inficiano significativamente la qualità della vita, sarebbe quindi meglio essere seguito da un professionista che capisca il motivo di ciò che le sta accadendo e che le fornisca strategie per imparare a gestirli il prima possibile. La terapia cognitivo-comportamentale è l’approccio d’elezione per i disturbi d’ansia, di panico, somatici ed ossessivi, dato che in tempi ragionevoli lavora sui pensieri, le emozioni e i comportamenti che causano i suoi attacchi e fornisce tecniche pratiche spendibili nell’immediato per gestirli (le spiegazioni che le ho scritto sopra derivano proprio da teorie cognitivo-comportamentali scientificamente validate).
Resto a sua disposizione per qualsiasi eventualità e la invito a contattarmi tramite i recapiti che troverà sul mio sito o i miei social in caso necessiti di ulteriori informazioni o voglia intraprendere un percorso insieme.
Le auguro buona giornata,
Dott.ssa Alexa Rao
Psicologa, neuropsicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale specializzanda
Studio di Psicologia - Seregno (Monza Brianza) e online
16 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Eilis,
mi trova d'accordo con i miei colleghi, ha bisogno di uno spazio sicuro dove prendersi cura di sé
Comprendere l'origine dell'ansia, elaborarla e guarire.
Resto a disposizione
Alice Noseda
15 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, la risposta alla sua domanda se è lei stesso ad autoindursi il panico è sì, poiché il soggetto stesso opera una sorta di autosuggestione che anticipa visivamente il sintomo che poi si presenta puntualmente. Quindi la prima cosa è evitare di anticiparlo. I pensieri ossessivi sono i responsabili di questa situazione. Però sono solo ciò che appare. C’è dell’altro e lei lo fa intuire quando parla di timori per il lavoro e per il futuro. Varrebbe la pena indagare questa dimensione con una psicoterapia. Dal panico si può uscire e per questo uscirne si può godere della propria vita.
Dott. Pietro Salemme
15 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Mi dispiace sentire che stai vivendo attacchi di panico e ossessioni legate all'ansia. Sì, è possibile che focalizzarsi sul battito cardiaco o su determinati pensieri possa aumentare l'ansia e scatenare attacchi di panico. L'ansia può creare un circolo vizioso in cui i pensieri ansiosi alimentano l'ansia stessa, portando a un aumento dei sintomi fisici e delle preoccupazioni.
Le ossessioni possono essere parte di un disturbo d'ansia, come il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Nel DOC, le ossessioni sono pensieri intrusivi e ricorrenti che possono generare ansia e il bisogno di eseguire compulsioni o comportamenti ripetitivi per alleviare l'ansia. Se le tue ossessioni diventano intrusive e interferiscono significativamente con la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile consultare uno psicologo specializzato in disturbi d'ansia per una valutazione e un trattamento appropriati.
È importante cercare supporto professionale per affrontare l'ansia e gli attacchi di panico. Uno psicologo esperto nel trattamento dei disturbi d'ansia può lavorare con te per sviluppare strategie di gestione dell'ansia, come la respirazione diaframmatica, la consapevolezza del corpo e le tecniche di rilassamento. Inoltre, potrebbero essere raccomandate la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o altre terapie specifiche per aiutarti a comprendere e gestire le tue ossessioni.
È importante anche prendersi cura del proprio benessere generale. Ciò include l'adottare uno stile di vita sano, come seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolarmente, dormire a sufficienza e ridurre il consumo di sostanze stimolanti come la caffeina. Inoltre, cerca di identificare e gestire lo stress nella tua vita attraverso tecniche di gestione dello stress come la meditazione, lo yoga o la pratica di attività rilassanti.
Ricorda che l'ansia è un problema comune e trattabile. Con il supporto adeguato e l'impegno nel prenderti cura di te stesso, puoi imparare a gestire l'ansia e vivere una vita più equilibrata e soddisfacente. Non esitare a cercare aiuto professionale per affrontare questi sintomi.
15 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima,
le ossessioni si possono trattare attraverso la psicoterapia. Ti consiglierei una psicoterapia di tipo strategico che miri a dissolvere il problema in modo rapido. Anche gli attacchi di panico possono essere trattati nello stesso modo. Comincerei con queste terapie piuttosto che con i farmaci che comunque deve gestire lo psichiatra. Questa figura è un medico specializzato nel somministrare medicamenti per problemi psicologici. Se te la senti, esiste anche la psicoterapia analitica, che è più profonda di quella menzionata, ma dura più tempo. Devi decidere tu che cosa ti interessa.
Colgo l'occasione per assicurarti la mia presenza.
Un abbraccio Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova
14 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Grazie della condivisione. Dalla descrizione fornita si potrebbe pensare a quella che viede definita:"ansia anticipatoria", che precede l'attacco di panico in sè.
Il consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista con il quale poter iniziare un percorso per comprenderne l'origine e riuscire a "creare" degli strumenti adattia lei che possano supportarla in questi momenti.
14 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Eilis,
mi dispiace leggere di questa tua sofferenza.
Gli attacchi di panico sono brutte bestie, ci danno sensazioni estremamente spiacevoli e per questo iniziamo a temerli tantissimo: ed ecco qui il meccanismo del circolo vizioso di cui hai accennato anche tu. Anzi, questo cane che si morde la coda è proprio una delle caratteristiche tipiche di questo problema.
Per fortuna è una situazione che si può affrontare e tenere sotto controllo, ma è importante che tu ti rivolga ad uno psicoterapeuta, il quale probabilmente potrebbe suggerirti una visita da un collega psichiatra per affiancare alla tua terapia personale un supporto farmacologico (ovviamente sono solo ipotesi, i professionisti ai quali ti rivolgerai ti sapranno indirizzare alla perfezione).
E' il passo più importante e concreto che tu possa fare!
Ti auguro buona fortuna e ti mando un caro saluto!
Rimango a tua disposizione, anche online.
⊱ Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, Consulente sessuale e Counselor professionista (Torino e online)
14 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno
Penso che lei dovrebbe fare una terapia per l'ansia e gli attacchi di panico. Per quanto riguarda le ossessioni bisognerebbe capire come sono nate., e quando.
le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologo Psicoterapeuta
Roma
14 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo.
L’ansia e i pensieri derivanti possono essere molto invalidanti e pervasivi al punto da minare l’equilibrio personale e il normale svolgimento delle attività quotidiane.
Non parlerei di “ossessioni” ma di pensieri di origine ansiosa in grado di generare un’ ansia così detta “anticipatoria” riguardo alla possibilità di trovarsi in situazioni attivanti.
Non è possibile, in questa sede, definire e comprendere quali siano le motivazioni profonde in grado di attivare la sua ansia e per quale ragione si è presentata in questa fase della sua vita.
Potrebbe considerare di intraprendere un percorso di sostegno psicologico affidandosi all’intervento supportivo di un professionista.
Un supporto in tal senso può esserle utile per lavorare sulle motivazioni profonde alla base della sua ansia, in modo che lei possa interrompere il circolo vizioso dei pensieri negativi, individuare e potenziare le sue risorse e i suoi punti di forza e possa infine fornirle contenimento ed equilibrio.
Resto a disposizione anche online qualora ne sentisse il bisogno o avesse necessità di qualche chiarimento.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta
14 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Eilis, è stato molto molto bravo a gestire i suoi attacchi di panico, restandoci dentro e aspettando che la curva dell'ansia (e dei suoi sintomi somatici, come la tachicardia, la palpitazione, la sudorazione, ecc.) diminuisse fisiologicamente da sola. Inoltre, ha perfettamente centrato di cosa di nutre il panico, ovvero della sua stessa ansia. Più si concentra su quei sintomi somatici, più tenderà a dirsi che c'è un motivo valido per essere ansiosi e più ricadrà nel circolo vizioso del panico.
Le consiglierei un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale (la cui efficacia nel trattamento dei disturbi d’ansia e, in particolar modo, del disturbo da attacchi di panico è scientificamente dimostrata e ottimale anche nella prevenzione della ricaduta) per lavorare su quelle che lei chiama ossessioni, ovvero quel continuo pensiero di poter avere o stare avendo un attacco di panico, così intrusivo da comparire in qualsiasi momento della giornata.
Resto a sua disposizione per una consulenza online.
dott.ssa Caterina Quarato
psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale i.f.
14 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Eilis,
immagino quanto possa essere faticoso affrontare la vita quotidiana con il suo problema. L'ansia è uno stato di allerta che durante il panico diventa totalizzante. Quello che ha descritto è proprio il circolo vizioso che può verificarsi dopo avere avuto esperienza di un attacco di panico: poichè è molto spaventante e accompagnato dalla sensazione di perdere il controllo, entra in gioco l'ansia che possa ripetersi. Il suo lavoro è proprio anticipare queste situazioni, mettendoci in guardia (anche attraverso pensieri insistenti), ma in questi casi qualcosa si rompe e l'attacco di panico si ripresenta.
Le tecniche di rilassamento possono essere molto utili per gestire questo sintomo, aiutando a controllarlo e rendendolo meno invalidante. Sarebbe però opportuno conoscerne l'origine, come mai si stanno verificando proprio ora e in questa fase della sua vita. Il sintomo è il modo migliore (anche se poco funzionale) che troviamo per gestire un disagio e in realtà, nonostante sembri interferire con la nostra vita, se si presenta, è perchè ha una sua funzione.
Resto a disposizione per dei colloqui di consultazione, anche online, dove approfondire meglio la sua problematica.
Cordialmente,
