Salve
Da circa un mese, caratterizzato da un periodo di forte ansia e stress, temo di essere diventato gay (sono sempre stato etero).
Non ho mai avuto esperienze sessuali né relazioni e le uniche fantasie e e pratiche di autoerotismo erano dirette a delle donne.
Adesso invece quasi inconsciamente quando passa per caso un uomo (specie se molto attraente) mi viene istintivo guardarlo e lo stress e l'ansia aumentano.
Ho perso anche molta attrazione per le donne e ho il timore di essere un gay latente.
Spesso faccio anche fantasie omosessuali del quale a volte provo a volte disgusto altre volte apatia e a volte ancora quasi piacere.
Ho molta paura di quel che sono (o forse sono sempre stato).
Vorrei solo tornare alla mia vecchia vita.
Preciso che sto seguendo un percorso psicoterapeutico, al momento in fase embrionale e conoscitiva.
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7 LUG 2023
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Buongiorno Marco, è bene precisare in questi casi che obiettivo della terapia è quello di sviluppare la consapevolezza delle proprie caratteristiche di personalità compreso l'orientamento sessuale ed eventualmente risolvere i conflitti tra esse e il sistema di valori, al fine di attenuare l'ansia e ripristinare il benessere.
Nel modo più assoluto la terapia non può avere l'obiettivo di modificare o influenzare l'orientamento sessuale del paziente. A mio modo di vedere il lavoro da fare è quello di esplorare la sua identità sessuale, con particolare riferimento all'orientamento sessuale, cercando di sviluppare consapevolezza che alcuni elementi dell'identità sessuale possono avere un carattere più o meno fluido e non assumo la rigidità di elementi reciprocamente escludenti del tipo "ETERO" o "OMO".
Quando lei fa fantasie sessuale su degli uomini e subentra l'ansia o l'apatia, evidentemente stanno subentrando dei pensieri negativi che le inducono ansia e quest'ultima la porta ad un distacco delle emozioni per evitare di stare male.
Lei afferma di voler tornare alla sua vita precedente, tuttavia, dice anche che non ha mai avuto esperienze e relazioni. Credo, quindi, che sarebbe importante lavorare per lavorare sulla consapevolezza della propria identità al fine di abbracciare la sua nuova vita, nella quale la aspettano anche tante gioie e piacere.
8 LUG 2023
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Gentile Marco,
se ha iniziato a seguire un percorso psicologico, abbia fede che esso possa aiutarla a fare chiarezza su quelle che sono le sue fantasie, la sua identità, e, soprattutto, che l'aiuti a gestire/eliminare l'ansia. Nessun percorso psicologico-psicoterapeutico può, per questioni deontologiche ma anche concrete di fattibilità, promuovere un cambio di orientamento sessuale.
Ma io direi che in questa fase "embrionale" del suo percorso, la priorità dovrebbe essere, come detto, fare un respiro profondo e provare a recuperare la sua "vecchia vita" ma non tanto inteso come una questione di identità, quanto di serenità in mezzo alle altre persone, e quindi sé stesso.
Un passo alla volta.
Poi, Marco, capirà quello che deve capire se lo deve comprendere.
Un grande in bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi
7 LUG 2023
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Salve Marco,
La prima cosa che mi viene da dirle è che se non argina l’ansia circa quello che lei deve o non deve essere, questo la farà stare peggio. Quindi prima di tutto calma e relax! Non so che età lei abbia, ma la sessualità, specie inizialmente e poi in vario modo per tutta la vita, è una funzione più o meno oscillante, solo che poi viene fatta la scelta d’oggetto sessuale che diventa preminente e l’individuo si orienta prevalentemente. Credere che l’identità sessuale sia netta è un’illusione. A livello psichico, ad esempio, l’uomo ha una forte tendenza femminile interna quanto più mostra il suo lato cosciente virile. Non deve preoccuparsi di dover scegliere un orientamento o un altro, ora l’importante è ascoltarsi e stare in contatto con ciò che si sente senza escludere nulla di sè, per ritrovare una propria capacità di ascolto di sè e accogliersi senza il peso del giudizio. Il giudizio come autogiudizio è ingiusto nei confronti della ricchezza e complessità di un soggetto, inibisce e mortifica la bellezza dell’essere sè stessi. La ricerca di sè è primaria nella vita.
Dott.Pietro Salemme
7 LUG 2023
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Gentile Marco,
se lei vive l'ipotesi della omosessualità col timore di uno stigma sociale etero o auto-imposto è ovvio che ansia e stress aumentino ed è anche comprensibile che occasionalmente fantasie omosessuali possano indurre "quasi piacere" come tentativo di auto-cura per neutralizzare l'ansia.
Al di là del percorso psicoterapeutico che ha fatto bene ad intraprendere, ritengo che i suoi dubbi si chiariranno quando potrà sostituire alle fantasie delle reali esperienze sentimentali, relazionali e sessuali.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Marco,
È normale avere dubbi e domande sulla propria sessualità, specialmente durante periodi di stress o ansia. La sessualità è un aspetto complesso dell'identità umana e può essere fluida e cambiare nel corso del tempo.
È importante ricordare che non c'è nulla di sbagliato o di vergognoso nell'essere gay, eterosessuale, bisessuale o qualsiasi altra identità sessuale. Ognuno ha il diritto di esplorare la propria sessualità nel proprio tempo e nel proprio modo.
Sei già sulla strada giusta cercando l'aiuto di un professionista della salute mentale. Un terapeuta o un consulente può fornirti un ambiente sicuro e di supporto per esplorare i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni. Può essere utile discutere le tue preoccupazioni sulla tua sessualità con il tuo terapeuta.
Inoltre, potrebbe essere utile cercare supporto da comunità LGBTQ+ online o locali. Queste comunità possono offrire consigli, supporto e una rete di persone che possono capire quello che stai attraversando.
Ricorda, non c'è fretta nel capire la tua sessualità. È un processo personale e unico per ciascuno di noi. Non c'è nulla di sbagliato nel non essere sicuri o nel cambiare nel tempo. L'importante è essere onesti con se stessi e cercare il supporto di cui si ha bisogno.