Aiuto!!!mia figlia vuole lasciare l'università e non so come aiutarla!

Inviata da Patrizia · 25 gen 2016 Orientamento professionale

Buongiorno,
Mia figlia, iscritta da tre mesi alla facoltà di architettura, mi ha detto di non farcela più.
La vedo angosciata, preoccupata e in ansia.
Sinceramente, poiché non ha affrontato nemmeno una sessione d'esami, non riesco a capire come poterla aiutare e da dove provenga tutta questa angoscia.
Mi ha detto che non le piace la facoltà e che "non si sente pronta di testa".
Cosa devo fare? Assecondare questa rinuncia o provare a convincerla ad affrontare almeno un esame?
Grazie
Cordialmente
Patrizia

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Miglior risposta 26 GEN 2016

Gentile Patrizia,
occorrerebbe innanzitutto comprendere se la scelta di sua figlia riguardo a questa facoltà di architettura sia stata una scelta ponderata e fatta con convinzione oppure no.
La frase citata che "non si sente pronta di testa" potrebbe voler dire che sta attraversando un periodo problematico (magari una pena d'amore) che non si sente di confidarle e che le impedisce di concentrarsi nello studio.
Altra ipotesi potrebbe essere che nel passaggio dal liceo all'Università si sia sentita isolata e disorientata oppure potrebbero esserci tante altre ragioni che non conosciamo.
La cosa più saggia è persuadere sua figlia a consultare uno psicoterapeuta per chiarire a se stessa quali sono le sue reali difficoltà ed avere un aiuto per superarle.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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27 GEN 2016

Buongiorno Patrizia,
mi spiace sentire tutta questa agitazione, ma la comprendo. Purtroppo un consiglio che posso darle è cercare di avere un dialogo con sua figlia e magari trovare un terapeuta che possa aiutarla. A volte in questi momenti di blocco è importantissimo essere affiancati da professionisti competenti. L'ansia può non derivare solo dal dare gli esami, ma anche dalla paura di fallire, dalla paura di deludere gli altri o se stessi.
Un caro saluto e nel caso mi scriva pure.

dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se

Anonimo-125892 Psicologo a Milano

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25 GEN 2016

Cara Signora
innanzitutto cerchi di mantenersi calma per poter continuare un sereno dialogo con sua figlia e per evitare di trasmetterle ulteriore ansia .
Bisogna riflettere con calma, soprattutto se la ragazza dice che l'università le piace ma che non è pronta...pronta per cosa?
Non è pronta per lo studio (magari deve ancora inquadrare il giusto metodo di studio); non è pronta per gli esami? E' troppo ansiosa in generale? E' stanca? Cos'ha veramente e quali sono le sue paure?
Vediamo che c'è molto da comprendere e forse sua figlia, pur avendo un buon dialogo con lei, non si trova nella situazione di poterle confidare tutto, così come lei non è detto che possa aiutarla nel modo migliore.
Quindi occorre consultare un esperto, uno psicoterapeuta che, insieme a sua figlia, possa comprendere appieno la situazione ed aiutarla nel modo migliore.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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25 GEN 2016

Buongiorno gentile Patrizia,
entrare all'università comporta una vera e propria rivoluzione riguardo la presa di responsabilità personale che è meno evidente al liceo in quanto lì c'è come una delega interiore degli studenti che vengono spronati e controllati dai professori a produrre. All'università spetta allo studente responsabilizzarsi su questo. Può dipendere da questo il problema di sua figlia e la invito a parlarne diffusamente con lei per vedere se aiutarla a creare un programma personale sui tempi dello studio in funzione degli esami da dare. In ogni caso, dei colloqui di orientamento con uno psicologo in presenza potrebbero dare chiarezza alla giovane.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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