Single senza scampo o single per scelta?

Perché dovresti divertirti a essere single? Scopri perché essere single per scelta e come questo può avvantaggiarti.

3 MAR 2015 · Ultima modifica: 2 SET 2022 · Tempo di lettura: min.
Single per scelta

Single senza scampo o single per scelta? No, la questione non può essere ridotta a queste, che sono certamente due realtà a cui appartengono molti uomini e donne, ma che non possono essere considerate le uniche alternative.

  • Si è single dopo la fine di un matrimonio o di una lunga convivenza o relazione.
  • Si è single perché si sceglie questo status, che riflette anche uno dei tanti ruoli sociali della vita "moderna".
  • Si è single perché non si è riusciti a realizzare il proprio desiderio di avere una famiglia o anche solo di condividere una coppia.
  • Uno è solo per reazione. Reazione alle esperienze di "altri" importanti (genitori, parenti, amici intimi). Reazione come scelta ideologica (come il destino in incognito, l'ideologia è spesso foriera di solitudine e di scelte "chiuse").

Perché si dovrebbe essere single per scelta?

C'è chi ha l'idea emotiva di soffrire per il proprio status, gravato da un senso di impotenza e di rimpianto, e chi non vuole rinunciare al proprio status sociale, riconoscendo in esso la propria indipendenza e affermazione personale. Il concetto di autonomia e indipendenza, associato alla solitudine, può significare sia conquista che rinuncia. In realtà, i principi alla base di questo discorso sono applicabili sia alle persone single che a quelle che vivono con un partner.

Il filo conduttore è, inizialmente, il rapporto che scegliamo di avere con noi stessi in relazione, poi, alle pulsioni culturali di cui ciascuno è portatore e vittima. In questo senso, gli allarmanti pregiudizi che ancora muovono molti uomini e donne privano l'individuo della vera libertà. Quell'autonomia di pensiero libero che può aiutare a trovare la dimensione che si vuole dare alla propria vita.

Single per scelta

Ancora oggi, la singletudine è più spesso attribuita alle donne. In generale, agli uomini non piace essere considerati completamente single. Passando per ex marito o scapolo, ma assolutamente non single. Vittorio, in terapia, dice: "Niente più relazioni fisse, ora solo donne che non mi chiedono obblighi o ruoli definiti. Voglio essere libera di stare con chi voglio, ma senza legami". Le donne non lo fanno. La donna esprime la sua condizione in modo più trasparente, se non altro aggiungendo quella piccola sfumatura di inevitabilità o scelta o sfortuna di non avere un uomo. Le donne cercano di ironizzare sulla propria situazione sentimentale per non nasconderla del tutto.

Le idee preconcette, inoltre, portano sia gli uomini che le donne a giustificazioni, se ci si pensa, che sarebbero del tutto inutili se non ci fosse questa "traduzione" sociale dello status di "in coppia" o "single". Nella mentalità maschile di oggi, ad esempio, l'attribuzione del termine "single" a una donna porta solo a supposizioni sospette: o è incapace di trovare marito o è una femminista accanita. Le donne sono zitelle, gli uomini sono scapoli. Per le donne, il significato della terminologia è negativo, rifiutante e ineludibile. Per gli uomini lo scenario è diverso: essere single significa semplicemente essere qualcuno che non ha ancora deciso di avere una donna single; qualcuno che, astutamente, non si lascia intrappolare dai legami.

Se riuscissimo ad abbandonare i pregiudizi, non sarebbe difficile rendersi conto che il ruolo di single è una nuova opzione, valida come tutte le altre. È importante uscire da schemi obsoleti in cui l'omologazione è una garanzia e la diversità ne risente. Essere incasellati in ruoli preconcetti e quindi scontati non lascia spazio all'individuo e alla ricerca di ciò che è esigenza ed espressione del sé personale.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott.ssa Stefania Martina

Consulta i nostri migliori professionisti specializzati in autorealizzazione e orientamento personale

Bibliografia

  • Golombok S, Zadeh S, Imrie S, Smith V, Freeman T. Single mothers by choice: Mother-child relationships and children's psychological adjustment. J Fam Psychol. 2016 Jun;30(4):409-18. doi: 10.1037/fam0000188. Epub 2016 Feb 11. PMID: 26866836; PMCID: PMC4886836.
  • Singles’ Reasons for Being Single: Empirical Evidence From an Evolutionary Perspective. Frontiers in Psychology. https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2020.00746/full

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

Commenti 1
  • manuela bertocci

    Buonasera, io sono sola ormai da 4 anni, non mi piace molto la parola "single" mi definisco "sola" per quanto riguarda la mia solitudine (che in certi momenti ha un peso enorme ) si deve tornare indietro di 16 anni.....accade che mio marito muore in un incidente su lavoro, sono una così detta " vedova bianca" rimango sola a 45 anni con 2 figli senza genitori......mi rimbocco le maniche e mi trovo un lavoro perché facendo la casalinga ho dovuto tornare a lavorare per mantenere la mia famiglia, dopo 4 anni e mezzo dal lutto incontro una persona e mi innamoro nuovamente.....mi sentivo la persona più fortunata sulla faccia della terra, lui un uomo mai stato sposato senza figli.....piccolo neo abita con mamma, per 4 anni e mezzo la storia procede, io convinta di avere trovato il compagno con cui passare il resto delle nostre vite, passano gli anni ne abbiamo 55 ed io chiedo alla persona che condivide la vita con me di passare ad uno step successivo, in pratica gli dico che la nostra relazione deve avere un futuro......vi lascio immaginare......il professato suo amore svanisce in una bolla e mi dice Addio......sono stata male per un anno e mezzo e sono dovuta tornare dalla psicologa, incontro un altro uomo questo ahimè sposato......non mi faccio illusioni e la nostra relazione come è ovvio che sia finisce dopo 3 anni di sofferenze, ed adesso sono sola da 4 anni ho paura di affrontare gli uomini ho paura di non piacere più a nessuno, ho solo 62 anni e una grande ferita nel cuore e nell'anima, grazie per l'ascolto

ultimi articoli su autorealizzazione e orientamento personale

PUBBLICITÀ