I 7 tipi di ansia: come identificarli?

L'ansia, nel senso comune del termine, è qualcosa che pensiamo di conoscere e che viene utilizzata per giustificare universalmente tutto. In realtà, esistono diversi tipi di ansia. Scoprite quali sono.

10 MAR 2023 · Tempo di lettura: min.
I 7 tipi di ansia: come identificarli?

L'ansia si riferisce alla preoccupazione per qualcosa, probabilmente in futuro, che mette in allarme l'intero organismo. Questa preoccupazione è normale. Infatti, è funzionale essere vigili quando una situazione lo richiede (ad esempio, prima di un esame o di una prova) perché permette di essere preparati, di reagire e di non deprimersi. L'ansia può quindi essere vista come una curva normale, la cui parte superiore rappresenta l'equilibrio ottimale tra funzionamento e livello di attivazione. La parte destra della curva, invece, rappresenta l'estremo della curva in cui "essere ansiosi" causa un forte disturbo nel funzionamento dell'individuo.

I diversi tipi di ansia

Vediamo brevemente i principali riferimenti psicopatologici identificati dal DSM-5:

  1. Disturbo d'ansia da separazione: Si tratta di un disturbo che colpisce principalmente i bambini con la manifestazione di base di un'ansia eccessiva per la separazione da casa o dalle persone vicine (genitori o caregiver). Quest'ansia va oltre quanto previsto per il livello di sviluppo del soggetto.
  2. Mutismo selettivo: i pazienti affetti da mutismo selettivo (di solito bambini) non sono in grado di esprimersi e comunicare verbalmente in situazioni che normalmente comportano un'interazione sociale (ad esempio, scuola, amici, sport). Questo fenomeno si verifica sia con gli adulti che con i coetanei e non è dovuto a un disturbo del linguaggio, poiché quando si sentono al sicuro (ad esempio a casa) parlano tranquillamente. Può essere espresso attraverso i gesti, presentando una prossemica imbarazzante. Nota: non si tratta di timidezza.
  3. Fobia specifica: è la forma patologica più conosciuta: si tratta di una paura intensa, persistente e duratura di uno stimolo specifico (oggetto, animale, luogo, situazione, ecc.). Questa paura innesca una reazione e meccanismi (ad esempio, l'evitamento) sproporzionati rispetto alla minaccia rappresentata dallo stimolo. Quindi, ce n'è per tutti i gusti: belonefobia (aghi); aracnofobia (ragni); ompalofobia (ombelico), ecc.Tipi di ansia
  4. Fobia sociale: è uno stato di forte disagio e di eccessiva paura che un individuo prova nelle situazioni sociali. Va oltre il normale imbarazzo. La paura è generalizzata e può essere legata a un senso di imbarazzo nell'interazione dovuto al giudizio degli altri, a fattori come l'eccessiva sudorazione o l'arrossamento, o a prestazioni cognitive (ad esempio, parlare in pubblico) (Hoffman, 2004).
  5. Disturbo di panico: nel disturbo di panico si verificano attacchi di panico ricorrenti che possono essere contestualizzati o inaspettati senza un'apparente causa scatenante.
  6. Agorafobia: si riscontra spesso insieme all'attacco di panico. Si tratta di una paura eccessiva di situazioni da cui è difficile fuggire in caso di panico o di sintomi invalidanti (ad esempio, trasporti pubblici, folla, spazi chiusi o aperti).
  7. Disturbo d'ansia generalizzato (GAD): si tratta di uno stato cronico di grave preoccupazione e tensione diretta in tutte le direzioni (ad esempio, salute, denaro, famiglia o lavoro). Le persone affette da GAD non riescono a mitigare le loro preoccupazioni, anche se spesso si rendono conto che gran parte della loro ansia è ingiustificata. Possono essere incapaci di rilassarsi e spesso hanno difficoltà ad addormentarsi o a dormire. Le preoccupazioni sono accompagnate da sintomi fisici (ad esempio tremori, contrazioni, tensione muscolare, mal di testa, irritabilità, sudorazione, vampate di calore, vertigini o mancanza di respiro).

Il disturbo d'ansia è un problema serio. Provoca un notevole disagio e porta a una significativa riduzione della qualità della vita. Non si manifesta quasi mai in modo isolato, ma spesso si accompagna a un altro tipo di disturbo. Per questo motivo, e anche perché il suo esordio è spesso tutt'altro che improvviso, è consigliabile rivolgersi a un professionista ai primi sintomi o dopo eventi particolarmente sconvolgenti.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott. Gianmarco Mellini

Bibliografia

  • Lo psicologo è una figura sanitaria di riferimento, non è uno sciamano, non ne abbiate pauraBibliografiaHofmann, S. G. (2004).
  • Cognitive mediation of treatment change in social phobia. Journal of consulting and clinical psychology, 72(3), 392.American Psychiatric Association. (2013).
  • Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). https://doi.org/10.1176/appi.books.9780890425596

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su ansia

PUBBLICITÀ