L'ansia è un'alleata: Quando può essere considerata una reazione "normale"?

L'ansia non piace a nessuno e vorremmo evitarla a ogni costo, ma che cosa può succedere se invece comunciamo ad ascoltarla?

23 NOV 2022 · Ultima modifica: 9 DIC 2022 · Tempo di lettura: min.
Ansia normale

L'ansia è del tutto naturale e comune nella vita delle persone. Si tratta in realtà di un sofisticato meccanismo di allarme che il cervello ha sviluppato nel corso dell'evoluzione per avvertirci della presenza di un potenziale pericolo, reale o immaginario. Si differenzia dalla paura quando il pericolo è imminente e concreto.

La reazione di allarme che l'ansia scatena ci permette di identificare le potenziali minacce alla nostra integrità fisica e psicologica, oltre ad aiutarci a fare previsioni sulle azioni che immaginiamo di intraprendere, come in una sorta di simulazione al computer delle strategie.

Perché l'ansia sembra essere il nostro nemico?

Parte del motivo è un fattore culturale: siamo abituati a vedere le emozioni spiacevoli come negative, in quanto ci causano disagio, quindi cerchiamo di allontanarle o di distrarci per non provarle più. Nel caso dell'ansia, il segnale di allarme stesso è diventato una minaccia, da cui vogliamo fuggire a tutti i costi; non è un caso che a volte abbiamo "paura della paura".

Come ogni emozione, l'ansia ha una componente emotiva, psicologica e fisiologica. Quando si prova ansia, il corpo sembra improvvisamente sussultare e agitarsi, preparandosi all'azione: a combattere o a fuggire dal pericolo. Questo fenomeno è chiamato eccitazione e corrisponde a quanto il corpo è attivato da una potenziale minaccia. Un livello di eccitazione ottimale consente all'organismo di utilizzare le proprie risorse per essere reattivo e rapido nel prendere decisioni, oltre a garantire risultati ottimali in termini di prestazioni fisiche e cognitive.

Tuttavia, se l'eccitazione supera il livello tollerabile, gli effetti fisiologici e psicologici dell'ansia possono paralizzare l'azione ed essere percepiti come una minaccia. In questo modo, l'attenzione si sposta dal motivo iniziale che ha scatenato l'ansia alle sensazioni corporee che ne derivano, come nel caso degli attacchi di panico e delle fobie.

Spesso si cerca di eliminare il disagio con un meccanismo estremamente semplice e intuitivo, ma non sempre efficace: l'evitamento. Se evitate la situazione che vi rende ansiosi, in un certo senso eliminate la possibilità di viverla, ma a quale costo? Questa strategia ha un costo in termini di rinuncia ad attività piacevoli come cene ed eventi, ma anche un costo in termini di relazioni perché si possono evitare luoghi e persone.

Normale ansia

Cosa fare in caso di ansia eccessiva?

Quando le preoccupazioni sono una fonte di stress eccessivo, adottate alcuni semplici accorgimenti per riprendere il controllo. Prendetevi un minuto per respirare con calma: respiri lenti e ritmati inducono la risposta parasimpatica del corpo, riportandolo a uno stato di quiete. Quando il cuore tornerà a battere regolarmente, sarete in grado di affrontare i vostri problemi in modo più chiaro.

Le pratiche di meditazione e rilassamento come il training autogeno, la mindfulness e lo yoga, che da anni ricevono attenzione scientifica come metodi efficaci per trattare i disturbi d'ansia e ridurre lo stress, sono molto efficaci a questo proposito.

Collaborare con l'ansia

L'ansia può essere un alleato prezioso: se impariamo a prestarle attenzione e ad ascoltarla, può rivelarci molte informazioni utili su di noi e sul nostro funzionamento. Ci invita all'azione e ci indica che qualcosa non va, che dobbiamo cambiare il nostro approccio al problema. L'ascolto è quindi essenziale per mantenere un buon equilibrio mentale e per il benessere psico-emotivo. 

L'ansia è una reazione del nostro corpo che può aiutarci a superare gli ostacoli e a raggiungere ciò che vogliamo veramente nella vita. Tuttavia, quando si verifica troppo spesso, è necessario rivolgersi a un professionista della salute mentale.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott. Leandro Gentili

Bibliografia

  • Joseph LeDoux (2003). Il cervello emotivo. Alle origini delle emozioni. Dalai Editore
  • Joseph LeDoux (2016). Ansia. Come il cervello ci aiuta a capirla. Cortina Raffaello

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su ansia

PUBBLICITÀ