Differenze culturali nelle pratiche di allevamento dei figli
Diversi studi hanno messo in risalto le differenze culturali che si possono notare all'interno della relazione genitore-bambino.
Gli effetti della cornice sociale possono essere riscontrati dai genitori con più di un figlio. Ciò che vale ed influenza l’uno ottiene il risultato opposto nell’altro; ciò che riesce bene con l’uno è impossibile con l’altro.
Non vi è dunque omogeneità nell’accudire la prole umana, ma molti sistemi che operano sulla base della situazione sociale, economica, storica e culturale di ciascun caso specifico.
Mc Gurk et al. (1993): mettono in risalto come gli studi sull’attaccamento tradizionali tendano ad operare all’interno di posizioni universalizzanti o che essi corrono il rischio di essere intesi in tal modo.“Monomatria” e “Monontropismo” si possono riscontrare solo nelle società industrializzate dell’Occidente, dove predomina il modello della famiglia nucleare. In altre società il bambino può essere allevato da più persone. (Kikuyu in Kenia, Hausa della Nigeria del Nord) Barnes (1973): l’amore materno sarebbe geneticamente determinato.
La maternità dunque è prima di tutto “naturale” e solo dopo riconosciuta ed istituzionalizzata. La relazione padre-bambino invece non sarebbe automatica, in quanto non esiste alcuna evidenza che l’uomo sia programmato ad amare il figlio che concepisce. Sono determinati processi sociali a fortificare questo legame e a istituzionalizzare la paternità sociale.
Li-Repac (1982); van Ijzendoorn (1990) : differenze riscontrate tra le popolazioni del luogo e quelle immigrate. L’attaccamento sarebbe una strategia del bambino per fronteggiare lo stress causato dal passaggio da una cultura all’altra.
Sagi e coll. (1985): all’interno dei kibbutz israeliani l’attaccamento insicuro è più frequente nei bambini dei dormitori, a cui la madre fornisce minori cure Keromoian e Leiderman (1986): nella società Guiessis le madri forniscono le loro cure fisiche, gli altri responsabili si occupano delle attività sociali e cognitive van Ijzendoorn e Kroonemberg (1988) : studio su otto differenti gruppi etnici.
Gli effetti dei mass-media sulla società occidentale influenzano notevolmente la relazione madre-bambino Fernald e Morikawa (1993): le madri giapponesi e americane interagiscono diversamente con i loro piccoli. Le prime usano maggiormente gli oggetti, le altre le parole
LeVine e coll. (1994) : le madri Gusii del Kenya sono meno affettuose, parlano meno col piccolo, cercano di mantenerlo più calmo rispetto alle madri americane. Il legame di attaccamento è dunque molto debole, anche a causa della necessità materna di dedicarsi al lavoro o ai nuovi nati, passando poco tempo tra una gravidanza e l’altra.
Hyo Soon e Malley-Morrison (2000): i Coreani manifestano un maggiore attaccamento ansioso, hanno poche relazioni intime e maggiori aspettative negative sull’amicizia rispetto agli americani
Magai e coll. (2001) : Gli Euro-Americani manifestano una maggiore sicurezza e migliori rapporti sociali rispetto agli Afro-Americani (maggiore attaccamento evitante)
Montague e coll. (2003) : Euro-Americani ed Afro-Americani: differenze relativamente all’attaccamento adulto e alle prime esperienze di allevamento, attribuibili principalmente alle prime esperienze di socializzazione e alla religione
Allenswoth et al. (2004) : nelle culture dell’Asia Orientale si manifesta un maggiore attaccamento romantico ansioso
Brannen e coll. (2005): studio su studenti Canadesi e Cinesi. Il sentimento di solitudine e il legame di attaccamento sono universali, ma vi sarebbero delle differenze nell’intensità e nell’espressione di tali costrutti in base alla cultura d’appartenenza
L’allattamento al seno è molto importante per lo sviluppo delle facoltà cognitive ed emozionali del bambino, potendolo considerare uno dei fattori predittivi delle relazioni di attaccamento.
Tra i più importanti fattori correlati all’attaccamento bisogna menzionare:
Inizio dell’allattamento
Negli ospedali occidentali il neonato viene separato dalla madre per lunghi periodi poco dopo il parto. Il riflesso di suzione è invece ottimale nei primi 30 minuti dopo la nascita. Questo distacco rischia dunque di annullare l’efficacia e la sua influenza positiva sull’attaccamento
Frequenza
Le madri occidentali allattano molto meno di quelle orientali, che lo fanno ogni qual volta sia necessario al bambino. Queste differenze sarebbero collegate alla credenza delle madri occidentali, secondo cui non allattare sempre e per lungo tempo il piccolo lo renderebbe autonomo
Svezzamento
Solo le madri occidentali svezzano i loro bambini prima dell’età di un anno. Lo svezzamento viene visto come una tappa di sviluppo infantile, dunque è mal visto allattare un bambino al seno nell’età in cui comincia a camminare. Anche l’ambiente familiare o sociale contribuisce a punire questa pratica.
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