Xchè mia figlia è così nervosa?

Inviata da SILVIA · 7 lug 2023 Psicologia infantile

Salve sono la mamma di una bimba di tre anni e mezzo... molto sveglia e intelligente....parla e canta tutto il giorno e ha iniziato a parlare moooolto presto...ha iniziato il nido all'età di otto mesi e quest'anno ha fatto il primo anno di materna dive si è inserita abbastanza bene..e una bimba un bel po' diffidente se non conosce bene le persone e fa un po' fatica a giocare tranquilla con i suoi coetanei....(preferisce le bimbe un po' più grandi) .... quest'anno a differenza dello scorso anno quando andiamo al parco riesce a giocare senza la mia presenza mentre l'anno scorso era praticamente appiccicata a me e sembrava avesse paura dei bimbi.....sa essere molto dolce ed è molto educata ma spesso e volentieri ha momenti di rabbia,gesti di stizza sia con gli altri che con noi genitori ( che siamo una famiglia molto affiatata e molto serena) quando gioca deve sempre decidere lei e si offende molto facilmente.....non saluta nessuno nel momento in cui andiamo via da amici o dal parco......è figlia unica e a volte è un po' viziata ma non dal punto di vista educativo xchè io personalmente sono una mamma che quando dico no è no....le spiego il motivo e le parlo continuamente rendendola partecipe di tutto...il papà è un po' più "morbido"anche se ultimamente visto il comportamento della bimba,si è irrigidito un po' anche lui xchè la piccola non ascolta proprio ciò che le viene detto... è molto testarda e caparbia.anche quando siamo a casa se deve chiedere qualcosa lo chiede spesso con arroganza e spesso e volentieri grida.Tutto ciò a me mortifica molto xchè cerco di educarla nel migliore dei modi ma forse sto sbagliando qualcosa.

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Miglior risposta 11 LUG 2023

Cara Silvia, grazie per questa condivisione che mette in risalto diverse dinamiche importanti della prima infanzia.
Andiamo per ordine: nel suo racconto evidenzia alcune caratteristiche della sua bimba che trova 'positive' e condivisibili, quali ad esempio la sua intelligenza e la capacità di relazionarsi; poi elenca una serie di comportamenti che, invece, valuta come 'negativi' e sbagliati.
Facciamo quindi e innanzitutto un passo indietro, perché la cosa più importante da fare per riuscire a dare una spiegazione a molte delle manifestazioni dei bambini, è quella di capire come 'funzionano' da un punto di vista cognitivo ed emotivo.
All'età di tre anni troviamo un momento fondamentale in cui la personalità comincia ad avere una sua forma ma - al contempo - non c'è ancora una maturità del cervello che può in qualche modo sostenere questo sforzo quotidiano, volto anche al raggiungimento di un'autonomia personale; gli scatti di rabbia che descrive, il voler fare a modo proprio e così via, altro non sono che un goffo tentativo di manifestare il proprio pensiero: per tale ragione, non dobbiamo mai stupirci del fatto che i nostri figli possano avere le proprie idee ma, anzi, dovremmo preoccuparci del contrario! al contempo è importante - anche con l'esempio - far capire che se l'intenzione è corretta, il comportamento che lo accompagna - qualora sia violento o inappropriato - invece non lo è. Ed è qui che, come genitori, dobbiamo con pazienza e fermezza, mostrare la giusta via per esprimere opinioni ed emozioni: mi creda, sarà un lavoro che servirà molto anche a voi, come adulti.
Ricordiamo anche che i bambini non hanno alcun interesse nel renderci la vita difficile: cercano solo di crescere e quando reagiscono in modo 'estremo' si tratta solo di aiutarli e sostenerli, capendone bisogni e difficoltà.
La scienza ci insegna, grazie alle numerose ricerche internazionali degli ultimi 50 anni, che premi e punizioni non solo non hanno alcun valore educativo (non s'interiorizza, infatti, la regola, ma si agisce solo in funzione di qualcosa in cambio o della paura di una privazione) ma altresì, nel tempo, non fanno altro che generare inadeguatezza e assoluta incapacità nel distinguere tra giusto e sbagliato.
Che fare, allora? vi invito alla pazienza e alla fermezza: spiegare sempre i no ma anche i si, accogliere le emozioni - anche quelle di rabbia - non per contenerne l'essenza ma solo l'eventuale risvolto comportamentale aggressivo. Ci saranno tante fasi che la bimba attraverserà, con periodi più 'rilassati' e altri più intensi: è normale e non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi.
Ultimo non ultimo, Silvia: i vizi sono solo di noi adulti, noi che sappiamo distingue tra il necessario e il superfluo, i bimbi, invece, hanno solo bisogni o disagi che sovente sanno poco distinguere ed esprimere con la pacatezza (impossibile) che noi erroneamente ci attendiamo. Perciò, non si senta mortificata perché la realtà è che sua figlia sta solo facendo un gran lavoro e, sono certa, lo sta facendo anche lei.
In caso di necessità poche sedute di counseling familiare possono essere molto utili.

Un caro saluto,
Caterina F.

Anonimo-191510 Psicologo a Cesena

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10 LUG 2023

Buongiorno Silvia,
Grazie per aver riportato qui la sua situazione e la sua storia.
Partendo dal fatto che, per quanto possano essere seguiti ed educati, i bambini spesso si comportano come lei descrive la sua bimba. Tenuto conto di questo, mi domanderei, però, la funzione che questi comportamenti abbiano per voi. Come reagite voi genitori? Che significato date? Rappresentano motivo di differenza o di uguaglianza con suo marito? Che funzione hanno per vostra figlia? A cosa potrebbero servire?
Spesso il comportamento "problema" è la manifestazione di altre dinamiche.
Mi chiederei come mai lei si senta mortificata se sua figlia si comporta come non dovrebbe; come mai il fatto che la bimba possa urlare, le faccia dubitare del suo operato. Alle volte pensiamo che imparare a saltare la corda implicherà il fatto che non ci si inciamperà più; come se un errore potesse mettere in discussione tutto. Allo stesso modo, inciampare può far dubitare di non aver imparato sufficientemente bene. Non è così, alle volte nonostante la nostra capacità, finiamo per inciamparsi, senza che questo annulli tutto.
Non mi focalizzerei su ciò che potrebbe o no aver sbagliato a livello di insegnamenti educativi, quanto più sul contesto in cui avvengono. Come mai sua figlia è arrogante e lei si mortifica? Come mai, nonostante il suo mortificarsi, la bimba sente l'esigenza di comportarsi così? Tra una mamma che ci tiene molto all'educazione ed un papà "più morbido", che spazio si crea per la vostra bambina?

Le consiglierei, se ha piacere e sente il bisogno, di pensare ad una terapia familiare, in cui tutti voi possiate essere soggetti attivi di questa situazione e apporre i giusti contributi.

Dottoressa Francesca Bottazzi
Psicologa - Sistemico Relazionale

Dott.ssa Francesca Bottazzi Psicologo a Taggia

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9 LUG 2023

Salve Silvia,
Sembra che la bambina socializzi e sia in grado di giocare con i suoi pari e a distanza dalla figura di accudimento. Anche il gioco con i più grandi è naturale che avvenga in quanto la bambina è attratta dalle competenze dei più grandi. Ma anche il gioco coi pari è fondamentale. Quindi questi tre parametri sono di per sè rasserenanti perché indicano un buon sviluppo di competenze.
Sembra però che la bambina sia molto al centro della vostra vita emotiva. Naturalmente è un bene che sia così, ma mi riferisco ad un “troppo” che potrebbe metterla sul trono di “regina” della casa. Per esempio quando urla forte, rispondendole e spiegandole, come già lei fa, sarebbe possibile provare ad usare un tono moderato di voce senza arrabbiarsi e senza cedere alle sue richieste esagerate. Converrebbe smorzare e iniziare a interrompere questo circuito in cui lei si arrabbia e voi vi mortificate. Non fare da specchio a questo modo di essere quando si presenta, ovvero reagire al suo stato, ma depotenziarlo rispondendo nel merito e sul perché, ma poi andando avanti, mantenendo il “no”, un “no” che non sia di comando ma di limite. Il limite aiuta a costituire il contenimento psichico e tranquillizza, attenuando la pretesa di controllo sulla realtà.
Il limite è interiorizzato quanto più è scevro di caratteristiche reattive ed emotive di chi lo pone. Per questo si può dare limite senza rabbia o tristezza, ma con misura e assennatezza.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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8 LUG 2023

Gentile Silvia,
anche io ritengo che ,tutto sommato, in considerazione del normale egocentrismo infantile, il comportamento della piccola è abbastanza frequente e non tale da allarmare.
E' importante che entrambi voi genitori siate concordi sulle regole da applicare e sulle abitudini da facilitare premiando le condotte positive e condannando quelle negative.
Può anche accadere che certi comportamenti biasimevoli siano appresi nelle interazioni con altri bambini a scuola e in tal caso andranno fatti gli opportuni interventi correttivi.
In caso di necessità può essere utile consultare uno/a psicologo/a dell'infanzia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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8 LUG 2023

La sua bambina è in questo momento plasmabile, perciò se trova davanti due genitori coerenti probabilmente riuscirà ad avere con il tempo anche un comportamento più adeguato al contesto.

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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8 LUG 2023

Gentile Silvia, dalla mia esperienza il comportamento di sua figlia rientra nella norma della fase evolutiva che la interessa. Diventa sicuramente faticoso gestire un/dei comportamenti che non si comprendono e come neo-genitori vi posso suggerire un confronto con le educatrici della scuola d'infanzia, con altri genitori e, nel caso la vostra preoccupazione rimanesse, con un professionista dell'età evolutiva. Sono a vostra disposizione nel caso anche on line. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa.

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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8 LUG 2023

Buongiorno signora
Sua figlia sta esprimendo un disagio . Che cosa è successo a casa? la bimba vede cartoni animati sul cellulare? o video giochi? Ci sono problemi in famiglia?
Perché questi potrebbero renderla nervosa.
Gli insegni ad andare in bicicletta con le ruote, a settembre gli faccia fare uno sport come il nuoto e poi a 4-5 anni se gli piace danza.
A voi genitori consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per farvi aiutare.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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8 LUG 2023

Buongiorno Silvia,

Capisco le sue preoccupazioni e il suo desiderio di fare del suo meglio per la sua bambina. È normale che i genitori si preoccupino per il comportamento dei loro figli e si chiedano se stanno facendo la cosa giusta.

Prima di tutto, è importante ricordare che la sua bambina ha solo tre anni e mezzo. A questa età, i bambini stanno ancora imparando a gestire le loro emozioni e a interagire con gli altri. È normale che ci siano momenti di frustrazione, rabbia e resistenza. Questo fa parte del processo di crescita e apprendimento.

Inoltre, ogni bambino è unico e ha il suo ritmo di sviluppo. Alcuni bambini possono essere più riservati o diffidenti nei confronti degli estranei, mentre altri possono essere più aperti e socievoli. Questo non significa necessariamente che ci sia qualcosa di sbagliato.

Per quanto riguarda il comportamento della sua bambina, ci sono diverse strategie che potrebbe provare. Ad esempio, potrebbe cercare di insegnarle a esprimere le sue emozioni in modo più appropriato. Quando si arrabbia o si comporta in modo arrogante, potrebbe spiegarle che capisce che è arrabbiata o frustrata, ma che ci sono modi migliori per esprimere queste emozioni. Potrebbe anche cercare di incoraggiarla a usare le parole per esprimere i suoi sentimenti, invece di urlare o fare gesti di stizza.

Inoltre, potrebbe essere utile stabilire delle routine e delle regole chiare. I bambini di questa età hanno bisogno di struttura e prevedibilità. Potrebbe stabilire delle regole chiare su cosa è accettabile e cosa no, e cercare di essere coerente nell'applicazione di queste regole.

Infine, è importante ricordare che non è da sola in questo. Se si sente sopraffatta o incerta, potrebbe cercare il supporto di un professionista, come un pediatra o un consulente per l'infanzia. Questi professionisti possono fornire consigli e strategie specifiche per la sua situazione.

Ricordi, è una brava madre che si preoccupa molto per la sua bambina. Non si scoraggi se ci sono momenti difficili. È normale avere alti e bassi. Continui a fare del suo meglio e a cercare supporto quando ne ha bisogno.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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8 LUG 2023

Buongiorno Silvia,
le reazioni che descrive possono tranquillamente rientrare in quelle di una bambina di 3 anni e mezzo.
Spesso sono dovute al bisogno di testare i limiti, o di sfogare qualche emozione che in altri contesti (es. scuola) devono contenere maggiormente.

L'importante è essere accoglienti ma fermi allo stesso tempo. Verbalizzare le emozioni e le situazioni, farle capire che come genitori "ci siete" anche in quei momenti, che le volete bene, che siete disponibili per abbracciarla o giocare con lei non appena si sarà calmata.

Cercate di essere in linea e affiatati tra voi genitori rispetto ai "no". Pochi "no" (concordate quelli davvero importanti per voi) ma su quelli siate intransigenti.

Resto a disposizione.
Un caro saluto

Dott.ssa Chiara Canali Psicologo a Cesena

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