Mia figlia mi allontana e rifiuta

Inviata da xenephas · 8 feb 2024 Psicologia infantile

Salve, sono il papà di una bellissima figlia di 19 mesi che nella sua fase di crescita si è sempre dimostrata molto intelligente, perspicace e volitiva, con un carattere ''forte'', che sa quello che vuole.
Premetto che nei primi mesi in cui è nata la mia presenza come padre e come aiuto in casa è stata totale, ero presente nel momento del bagnetto, dei giochini insieme nel fasciatoio, le pettinavo e asciugavo i capellini, mi mettevo accanto a lei mentre dormiva e a volte al suo risveglio mi facevo trovare li, nonostante magari ero al lavoro ecc.
Le ho sempre detto tante parole belle come ''ti amo'' la chiamo sempre amore mio, le dico sempre che papà la ama tanto e le vuole bene, le infondo amore ogni secondo.
Nei mesi successivi ho ricoperto principalmente il ruolo di compagno di giochi: Quante fattorie e storie dello zio Tobia e dei suoi dolci animaletti ho inventato per la mia piccola! che sia con i puzzle, con i pupini di legno o di gomma, come dei libri di stickers o di favole, io per molti mesi sono stato quel papà ricercato a fasi alterne (come è giusto che sia, immagino dato che mia moglie allattando, ha sempre ricoperto più il ruolo di chi si prende cura di lei, quindi ad un certo punto, anche mentre giocavamo cercava la mamma).
Mia moglie e la bambina questo inverno però, hanno avuto il COVID per 12 giorni e dopo una pausa di meno di una settimana hanno preso l'influenza per un sacco di tempo.
Io, per preservare la mia presenza al lavoro e non compromettere il bilancio familiare, ho dormito nel mio studio privato in questo periodo e a fasi alterne, le venivo a trovare con la mascherina portando un regalino quasi giornaliero ad entrambe: sono Regina e Principessa del mio piccolo castello...per mia moglie è stata un esperienza dura star male con la bimba e ricevere qualche attenzione in più la rendeva felice, mentre la bimba, con i regalini che le facevo (giochi nuovi, libri, peluche) aveva più stimioli per le intere giornate passate in casa senza doversi annoiare, dato che la mamma era K.O. .
Fino al momento in cui sto scrivendo, sono stato un papà amorevole e premuroso e lo sarò per sempre, perchè l'amore che mi lega alla mia bimba è immenso!
Volendo fare una piccola autoanalisi, tuttavia, ci sono delle cose che (non avendo avuto fratelli, sono figlio unico, non avendo avuto cugini o amici e non avendo visto crescere nessun neonato/bimbo in vita mia, quindi privo di alcuna esperienza diretta o indiretta), mi hanno trovato completamente privo di competenza sin dalla nascita della mia bimba: Tenerla in braccio, ne avevo terrore nei primi mesi, poi intorno al terzo mese ho preso coraggio e gradualmente ho imparato a tenerla sempre di più, fino a giungere ai 6-7 mesi in cui già avevo acquisito dimestichezza; Addormentarla: L'avrò addormentata si e no 3 volte in questo anno e mezzo, perchè non riuscivo a non farlo goffamente e perchè la bimba fin da subito ha mostrato di volere la mamma ed il seno, quindi mi sono fatto da parte...nonostante fosse un mio grande desiderio quello di cullarla; Farla mangiare: Purtroppo, il lavoro non me lo ha permesso, molte volte non ho avuto la possibilità di farlo ed altre volte però la bimba stessa voleva la imboccassi io; Dormire nel lettone: da quando la bimba è nata mi sono volutamente tolto dal lettone e fatto spazio a lei, per diverse ragioni, le principali perchè soffro di forti acufeni sopratutto di notte e per dormire senza impazzire, metto musica d'ambiente con il telefono e nel lettone non avrei potuto, poi per timore di fare male alla bimba girandomi senza averne consapevolezza o muovendomi nel letto maldestramente senza volerlo. Mia moglie d'altro canto ha sempre rifiutato la culla e la next to me, nonostante le avessi detto che questo rapporto così stretto e così simbiotico potesse non essere funzionale alla bimba che ad oggi è totalmente dipendente dalla mamma che deve essere nella stessa stanza e a volte persino nello stesso metro quadro.
La bambina è molto tendente alla rabbia e fin dal terzo mese si è dimostrata con un carattere forte m quasi autoritario e questo si è manifestato in diverse aree della sua vita: Per un lunghissimo periodo (8-9 mesi) si addormentava SEMPRE piangendo e urlando, non si è mai voluta sedere nel seggiolone e ancora oggi è una lotta continua tra urla e strepiti, non ha mai voluto mettere nessun giubotto per uscire, nessuna scarpa nessun vestitino carino di carnevale o halloween, (per inciso, una gattina e Biancaneve), deve scegliere lei come vestirsi e cosa non mettere e se le si fa indossare qualcosa che non le piace piange e urla disperata. Per ultimo, è una bimba molto timorosa: sopratutto con i giochi nuovi, in particolar modo pupazzi, peluche e giocattoli che emettono suoni o si muovono (ad esempio Minnie che gattona...l'ha sempre terrorizzata), ha sempre avuto il terrore del Google Nest che ho in studio, ma non delle Alexa che abbiamo a casa e se qualuno osa soltanto dire ''hey google'' si terrorizza e piange senza conforto per diversi minuti prima di potersi consolare.
E' una bambina che fin da subito ha deciso di non volere il ciuccio, con determinazione lo ha sempre rifiutato.
Poche righe sopra ho citato il fatto del COVID, perchè è proprio dalla fine delle loro influenze che al mio ritorno a casa la bambina ha cambiato atteggiamento nei miei confronti completamente e purtroppo nonostante mi stia sforzando tantissimo le cose non fanno che peggiorare... .
Cercherò di essere conciso:
- Quando arrivo non mi viene piu incontro, non mi saluta, niente bacini, IO NON ESISTO, anche se mi metto ad un metro da lei e la saluto lei non mi degna di uno sguardo.
- Non vuole essere toccata da me, mi toglie energicamente ogni volta che tento di abbracciarla o di farle una carezza di darle un bacio o qualsiasi forma di affetto.
- La nonna è come se avesse preso il mio posto: da premettere che mia madre è una persona MOLTO autorevole e la bimba stravede per lei, nonostante per mia madre stare con la bimba è più un dovere che un piacere.
- La bimba non è mai stata un tipo caratterialmente affettuosa, ne gioiosa: è seria, riflessiva, non incline alle coccole se non con sua madre, anche se non più di tanto, solo da pochi mesi finalmente ha tirato fuori segni di pura gioia e felicità durante il gioco e si sta aprendo dal punto di vista emotivo, anche se molto lentamente.
- Adesso siamo arrivati al punto che con me non vuole neanche più giocare, non vuole venire in braccio, non vuole che io partecipi ai giochi che fa con la mamma e quando vado via al lavoro non gliene può fregar di meno.
Dopo 19 mesi di rifiuti e altalenanti momenti di ''''''affetto'''''' da parte sua, sono molto frustrato, triste, quasi demotivato....non so più che pesci prendere, perchè dal mio canto posso giurare di aver fatto del mio meglio in questi mesi, nonostante i miei limiti caratteriali/esperienziali e mi sento un cattivo genitore, un padre che ha fatto mancare tutto alla propria figlia e un genitore sbagliato.
A convalida di questa tesi, mia madre, psicologa abbastanza riconosciuta, sostiene che se la bimba è così fredda, così nervosa e sempre sul punto di piangere e/o esplodere in crisi di rabbia e soprattutto al fatto che è molto diffidente in particolar modo nei confronti degli uomini, dei maschi, sia da attribuire alla mia non presenza e a tute le mie mancanze sopracitate e non, nonostante, sottolinea, che caratterialmente, si vede una certa inclinazione naturale della bimba ad essere già così di suo e che io non faccio altro che peggiorare ed amplificare questi suoi lati caratteriali.
C'è da dire, forse, a mia parziale discolpa, che mio padre è stato un padre assente nella mia infanzia. Lavorava tantissimo e non ha mai giocato con me in nessun modo, nemmeno in adolescenza con la palla o con le costruzioni, con i videogiochi....mai a nulla...è stato assente nonostante fosse in casa. Per questo motivo, probabilmente mi ritrovo oggi come oggi senza un modello valido..non so.
Mia madre invece è sempre stata molto dolce con me, iperprotettiva, fin troppo, amorevole, comprensiva, gentile....tutto questo fino a quando avevo circa 12 anni: Poi si è trasformata gradualmente in mamma tiranno che non ascoltava le mie esigenze e che sempre con piu frequenza si lasciava andare a levatacce e a crisi di nervi. Dico solo che da quando ho chiesto la mano a mia moglie, si è inserita attivamente nell'organizzazione matrimoniale, decidendo lei, fiori, location, tipologia di cerimonia, auto, bouquet, bomboniere, modalità di ricevimento e non so perchè, ci ha lasciato decidere piu o meno in autonomia il menù. Mi ha sempre negato qualsiasi esperienza che mi potasse lontano da lei a vivere e pur di tenermi con se mi ha mozzato le ali piu volte nella vita non facendomi spiccare il volo lavorativamente.
Da qualche anno a questa parte è irriconoscibile: Nevrotica, folle nelle sue esternazioni, incontrollata e incontrollabile.
(Nei suoi momenti di ira più esasperata mi è anche arrivata a dire ''vorrei che non fossi mai nato e che non mi fossi mai sposata'').
Io dal mio canto, resto sempre con un profilo basso...mantenendo un apparente calma e non alzo praticamente mai la voce, nemmeno durante questi momenti di follia genitoriale e di violenza psicologica gratuita).
Viviamo con loro a casa, nel piano di sotto e vorrei andare via: ho trovato una casa a poco prezzo che sarei felice di ristrutturare con le mie mani e renderlo un luogo di rinascita e di inizio per la MIA famiglia e da quando gliel'ho detto non fa altro che disprezzare quell'immobile e dipingermi scenari in cui le cose, se vado via di casa (ho 40 anni eh), potrebbero andare male e alla fine di tutto dice, con viso di chi non ha colpe: ''io per te lo dico, non credere!''.
Sta di fatto che mi ha rovinato tutti i momenti più belli della mia vita: Fidanzamento, Matrimonio, Genitorialità e Indipendenza.

Spero di aver fornito un quadro completo ai fini di un analisi quanto più dettagliata e precisa possibile.
Tutto ciò che mi interessa è la mia piccina, lei non deve e non può pagare per tutto questo e non voglio che abbia un padre che, come lo dipinge la sua stesa madre, è pieno di lacune paterne e chissà cos'altro. Mi sento sbagliato in tutto...nonostante dentro me io abbia la ferma consapevolezza di quanto io valga e di quanto io abbia fatto.
Vi prego di darmi aiuto, conforto...mi sento davvero molto molto triste e sconfortato per tutto questo.

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