Vale davvero la candela?

Gentile,
da quello che scrive mi sembra lei stia vivendo un conflitto primordiale, come quello che si trova a vivere il cucciolo di uomo affacciandosi alla vita e che attraversa il saggio anziano prima di apprestarsi ad un nuovo ciclo di esistenza. Il bivio tra desiderio soggettivo e aspettativa sociale, tra essere e dover-essere.
A volte le esperienze che viviamo, quando contornate da emozioni intense, ci chiamano ad integrare le due strade, a scoprirne una terza se necessario, nella quale trovare un nuovo equilibrio. Mi riferisco alla possibilita' di accogliere ciò che desideriamo per noi e le aspettative di soddisfazione che potremmo riscoprire nei ruoli che siamo chiamati a rivestire.
In questa ottica, il periodo che sta vivendo può essere un’opportunità per trovare un suo nuovo equilibrio personale, se lo desidera con l'accompagnamento di un professionista che possa partecipare come testimone alla scoperta del suo personale viaggio.

Augurio di buoni pensieri,
Dott. Giancarlo Gramaglia

Gentile Jambi,
da come ha esordito nella sua mail traspare che la sua ansia più grande è quella di diventare padre, ruolo che per qualche motivo la spaventa e che non si sente ancora pronto ad affrontare.
E' quindi possibile che questa ansia sia stata inconsapevolmente trasferita su qualche compito o situazione del suo lavoro che ora le sembra di difficile gestione ma che non è il vero centro del problema.
Ad ogni modo, qualunque sia la vera causa del suo disagio è necessario lavorarci in un percorso di psicoterapia che la esorto ad intraprendere per risolverla.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buonasera ho letto con attenzione la sua mail e sarà certamente utile per Lei rivolgersi ad un Professionista. L’ansia con tutte le sue implicazioni può rendere invalidante qualsiasi attività, pensiero o emozione provata. Probabilmente il suo malessere interno, per comprenderlo deve essere affrontato secondo i suoi modi e tempi. E’ positivo che riesca a trovare calma con la sua compagna, ma questo non sembra essere sufficiente. Ha visto e compreso che non riesce a farcela da solo., non perda tempo, chieda aiuto ed esca da questo periodo negativo. Con la terapia e l’aiuto di uno psicologo vedrà che ce la farà. Sperando di essere stata utile, resto a sua disposizione.
Cordialmente.
Dr.ssa Maria S.I. Meledandri

Buonasera Jambi, l'ansia è un disturbo che può metterci in forte difficoltà, ha fatto molto bene a provare a chiedere aiuto. Possono esserci eventi o situazioni apparentemente poco significative in grado di scatenare sintomi anche gravi, perché in qualche modo attivano sofferenze o emozioni che appartengono al nostro passato, al nostro vissuto, e che fino a quel momento eravamo riusciti a gestire. Anche se lei in questo momento si trova comprensibilmente in una situazione di forte difficoltà, quello che le sta succedendo può essere l'occasione di affrontare e risolvere qualcosa che finora era stato in qualche modo "messo da parte" ma che comunque a lungo termine avrebbe influito negativamente sul suo benessere psicofisico. I "sintomi", per quanto spiacevoli possano essere, non sono da considerarsi come nostri nemici, ma semplicemente come indicatori di qualcosa che deve ancora essere risolto o affrontato. Non esiti a contattare uno psicoterapeuta per comprendere le cause del suo disagio, sono certa che, esplorandone le origini, riuscirà anche a trovare le risorse per superarlo. Sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, anche online. Un cordiale saluto. Claudia Cenni
.

Buongiorno,
Poter chiedere aiuto non è un segno di debolezza ma una risorsa... Uno psicologo è un professionista che molto spesso segue delle linee guida condivise e basa il suo intervento su fondamenti teorici ben costruiti è validati. Sembrerebbe che tu abbia vissuto un evento "traumatico" o in qualche modo invalidante ed una psicoterapia potrebbe aiutarti a dare a quanto accaduto un nuovo significato e a farti superare questa sensazione di impotenza e di sfiducia rispetto alla situazione che vivi individuando insieme a te nuovi scopi e nuove risorse.

Sono disponibile per terapie anche online.
Dr.ssa Livia Costa

Caro Jambi,

con la presente ti ringrazio di avere avuto il coraggio di esporti a chiedere aiuto. Credo che tu ne abbia bisogno. Ammetterlo, non diminuisce il tuo valore di persona, anzi di rende più umano e ti mette nella condizione di cambiare per tuo bene e di quello dei tuoi familiari. Cerco così di fornirti una breve chiave di lettura della tua situazione affinchè tu possa avanzare delle ipotesi per la risoluzione del tuo problema. Mi colpisce il fatto che forse non colleghi del tutto il tuo stato umorale a al fatto di avere un figlio per la prima volta. Forse le responsabilità nel fare questo passo sono per te importanti, e ti stressano molto. Fossi in te, cercherei di lavorare su questa ipotesi e mi confiderei maggiormente con la tua compagna. Io rimango a tua disposizione per un eventuale e ulteriore confronto.
Un caro abbraccio
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Buongiorno Jambi, grazie per aver condiviso questa situazione che crea tanta sofferenza in te.
Intanto vorrei cominciare il discorso dicendo che è normale per tutti, chi prima o chi dopo, attraversare momenti di stallo nella carriera lavorativa e in altri ambiti della vita di ognuno di noi. Capisco benissimo la sensazione che riporti di estrema confusione e di perdita di energie.
La paura di chiedere aiuto forse l'hai già un po' esorcizzata se hai sentito il bisogno di scrivere quello che ti accade e un percorso psicoterapuetico potrebbe aiutarti a rimettere a posto i tasselli della tua vita che forse adesso si sono discostati da quello che era il tuo assetto iniziale. Potresti arrivare a scoprire elementi diversi che non avevi ancora preso in considerazione che possono essere stati causa di questo disagio che si riversa in ambito lavorativo. Strategie che possano esserti di aiuto nella gestione dell'ansia di cui parli possono essere il primo passo verso una conoscenza di te e di un cambiamento che ti impegni ad intraprendere per te stesso, per la tua compagna e per prepararti al meglio per la nuova vita che sta per arrivare.

Rimango a disposizione
Dott.ssa Sabrina Buracchi

Gentile Jambi,
Probabilmente sta attribuendo un significato più profondo a quello che da sempre è stato il suo lavoro.
Capisco bene quanto per lei possa risultare difficile richiedere aiuto, dato che la sua famiglia le ha sempre mostrato come debolezza l'eventuale richiesta dell'aiuto di uno psicologo, ma in questo momento capire i significati che sta attribuendo a questo momento della sua vita può essere davvero importante per trovare delle strategie utili per gestire la sua ansia.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno jambi,
da quello che ho capito dalle sue parole, la sua vita è ricca di soddisfazioni, con un neo nella sfera lavorativa nella quale rileva preoccupazioni in determinate mansioni, e tale “neo” si ripercuote nelle altre sfere?
Comprendo quando parla di alcuni pregiudizi verso la professione dello psicologo, …ci auguriamo che tali pregiudizi possano dissiparsi in ogni contesto, in quanto è importante per l’individuo avere uno spazio professionale dove elaborare e confrontarsi nell’ambito in cui non ci si sente soddisfatti senza sentirsi giudicati. Come nel suo caso, dove non troverebbe risposte su cosa o come fare, ma una costruzione personale delle sue risorse e strategie d’intervento che l’aiutino a superare questo periodo di difficoltà.
Mi contatti se ne vuole parlare, anche online.
Le auguro buone cose.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi

Buongiorno Jambi, anch'io sono nata in un contesto dove lo psicologo era considerato come un personaggio dei film del terrore ed in parte è merito anche di questa convinzione inculcatami che mi sono realizzata come psicologa. Lo/a psicologo/a ci dice a volte cose che non vorremmo sentire, viene a conoscenza della nostra parte di vita più intima, quella che ci fa soffrire e l'essere umano spesso ha paura dei cambiamenti, preferiamo rimanere attaccati a meccanismi disfunzionali per non impegnarci, per paura di soffrire ulteriormente; il cambiamento richiede impegno e consapevolezza. Per poterle dare un consiglio bisognerebbe capire la sequenza dei fatti e soprattutto collocare l'insorgenza dei suoi problemi sul lavoro con il periodo in cui ha saputo che diventerà padre. Succede di avere problemi in una determinata area e poi si scopre che la causa risiede altrove. Diventare padre o madre è una grande responsabilità ed anche la persona più sicura di sè può inconsapevolmente provare ansia e vedere le cose in modo diverso. Se volesse provare a sfatare il mito dello stregone mi contatti pure senza esitare.
Dott.ssa Brusadelli Marina

Buongiorno, sarebbe importante conoscere quale lavoro svolge e quali sono le mansioni che le mettono così tanta ansia e quali circostanze sono ad esse associate. Da quello che scrive sembrerebbe che ci sia un'ansia specifica collegata alla mansione, alle persone e ai luoghi ad essa collegati che induce un bisogno di fuga ed evitamento. Ciò può essere collegato ad un evento traumatico avvenuto in quelle circostanze o a qualche tipo di associazione di significato esistenziale che ha recentemente processato a livello inconsapevole.
Sarebbe opportuno esplorare tutta questa parte del suo lavoro e le connessioni con la sua vita, affinché possa ridimensionare l'ansia che ingenera e/o prendere decisioni consapevoli rispetto alla sua attività lavorativa.
Fare il padre e lavorare è importante, ma prima di tutto è fondamentale il benessere fisico e psicologico. Nel momento in cui c'è una forte sofferenza è importante prestare ad essa attenzione curandosi e all'occorrenza concedendosi il diritto di non dover per forza fare ciò che fa tanto soffrire. La forza di volontà nella vita è importante, ma essa non deve spingere a sopportare situazioni troppo gravose. Le fa onore che il suo senso di responsabilità e l'amore per la sua famiglia la spinga a gettare il cuore al di là dell'ostacolo, tuttavia se questo dovesse portarla a logorare troppo le sue energie psichiche e fisiche, potrebbe determinare conseguenze negative per lei e per la sua famiglia.
La invito pertanto a prendere contatto con un/a psicologo/a, tenendo presente che un/a bravo/a professionista accompagna il paziente nell'esplorazione delle dimensioni inconsapevoli, senza indurre a prendere decisioni che il paziente non ritiene congeniali per sé. Il lavoro che dovrà svolgere è solo quello di diventare consapevole di cos'è che la fa soffrire e quali resistenze pone al mettere al primo posto il suo benessere. Le decisioni pratiche che scaturiranno da questa consapevolezza, competono solo a lei e ai suoi cari.

Caro,

Capisco che stia attraversando un periodo molto difficile. L'ansia legata al lavoro può essere molto stressante e può avere un impatto significativo sulla salute mentale e fisica.

Innanzitutto, potrebbe essere utile cercare di identificare quali aspetti specifici del suo lavoro stanno causando l'ansia. Potrebbe essere un determinato compito, un collega o un ambiente di lavoro stressante. Una volta identificata la causa, potrebbe essere più facile trovare una soluzione.

Inoltre, ci sono diverse tecniche di rilassamento che potrebbero aiutarla a gestire l'ansia. Tecniche come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda possono aiutare a ridurre l'ansia. Queste tecniche possono essere praticate durante le pause o prima di iniziare la giornata lavorativa.

L'esercizio fisico può anche essere un grande aiuto. L'attività fisica può aiutare a ridurre l'ansia e lo stress. Anche una breve passeggiata durante la pausa pranzo può fare la differenza.

Parlare dei propri sentimenti con una persona di fiducia può essere molto utile. Questa persona potrebbe essere un amico, un familiare o un professionista della salute mentale. Condividere i propri sentimenti e preoccupazioni può aiutare a sentirsi meno soli e più compresi.

Se l'ansia continua a essere un problema, potrebbe essere utile cercare l'aiuto di un professionista della salute mentale. Un terapeuta o uno psicologo può fornire strumenti e tecniche per gestire l'ansia. Non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto. L'ansia è un problema comune e ci sono molte risorse disponibili per aiutare a gestirla.

Infine, è importante cercare di bilanciare il lavoro e la vita privata. Assicurarsi di avere del tempo per rilassarsi e godersi le attività che ama può aiutare a ridurre l'ansia legata al lavoro.

Ricordi che non è solo in questa situazione. Non esiti a cercare l'aiuto di cui ha bisogno.

Con tutto il mio supporto Piccioni Matteo

Gentile jambi, sento la sua confusione ma soprattutto uno spaesamento rispetto a ciò che ha costruito sinora e che in questo momento, con la prospettiva di un grande cambiamento, sembra perdere i confini della confort zone nel desiderio, forse, di andare oltre confine. Da una parte mi sentirei di darle un feedback di normalità in ciò che sta vivendo e dall'altra di cogliere l'occasione di una consulenza, anche unica, per 'chiarirsi' con se stesso, con i suoi bisogni e con quelle che sono, oggi, le sue priorità. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Buongiorno,

sarebbe molto importante approfondire le sue relazioni significative alla luce dei contesti di appartenenza in cui è inserito.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice