sono yasmina e ho bisogno di capire cosa sta succedendo alla mia relazione

Innanzitutto buongiorno, io ho 20 anni e sono fidanzata con questo ragazzo di 23anni da quasi 4 anni. Ci siamo conosciuti per caso grazie ai social ma quando lo conobbi, non avrei mai pensato che tra noi ci sarebbe mai stato qualcosa di serio dato che lui non è (fisicamente) il tipo di persona che mi piace. Stranamente però avevo una strana sensazione, che lui in qualche modo era legato a me. Abbiamo intrapreso questa relazione avvenuta per caso e piano piano conoscendoci, abbiamo cambiato e migliorato l'un l'altra i caratteri e gli atteggiamenti che ferivano il partner. Nel 2021 dopo quasi 2 anni che si stava insieme lui aveva deciso (con amarezza e dispiacere) di chiudere la relazione perché si sentiva bloccato e perso e sentiva che la relazione che stavamo vivendo era forse diventata abitudinale. Io persa e innamorata follemente ho cercato di parlare delle motivazioni chiedendo se era innamorato di me. La risposta è sempre stata 'non lo so' oppure 'non riesco a dire si ma nemmeno a dire no'. Fu cosi che gli dissi di pensare bene perché è inutile perdersi se forse il sentimento ancora potrebbe esserci ma solo la routine che ci ha un po' spenti. Sessualmente sia molto attivi, c'è intesa e passione. Purtroppo tra la famiglia, il lavoro mio e suo e il mio studio spesso il tempo viene a mancare. Questo però non toglie il fatto che ci vediamo, anzi almeno un'oretta al giorno ci vediamo però senza far nulla di speciale un caffè al bar o una camminata. Adesso la situazione si ripresenta ma in maniera differente. Sento che da parte sua non c'è il desiderio di finire tutto ma anzi di preservarlo. Le sue parole sono 'non riesco ad andare avanti così perché non mi sento contento nella mia vita e con te, ma allo stesso tempo non capisco se questa cosa che mi lascia attaccato a te sia amore o solo abitudine. Ho dubbi sul nostro futuro, perché non voglio arrivare a trascinarti con me per altro tempo e poi finirla in modo brutto quando siamo ad un passo dal creare una famiglia o peggio capirlo da sposati. Io questo te lo dico non perché è finita o voglio lasciarti ma perché io non riesco più a trovare soluzioni. Devi farlo tu perché io sono finito e vuoto: mi sento una candela che ormai è arrivata sciolta alla base della corda.' A quel punto io gli ho chiesto se è meglio finirla e lui ha risposto che non lo sa. Io sono stata sincera con lui e gli ho detto che nonostante il mio enorme amore per lui, ho bisogno prima che lui mi dia certezze che per me è l'amore per me. Io ho bisogno di dare tutta me stessa a una relazione dove so che la persona al mio fianco mi ama anche solo un po' per poter mandare avanti questa barca. Altrimenti mi troverò a portare il peso di una relazione dove quella che ama sono io e mi trascino dietro un fantoccio. So che non vuole lasciarmi perché ci tiene. Dopo il primo dilemma fu lui dopo due mesi a tornare con me, in cui ormai avevo perso le speranze. Lui stesso disse che una persona meglio di me non la troverà mai e io credo in questo perché l'ho visto e me lo ha dimostrato. A questo punto però non capisco più neanche io cosa fare. Vale la pena lottare? A me la cosa che mi uccide è questo periodo di blocco di burnout in cui l'ansia mi logora fino alla morte. Ho un nodo alla gola che mi porta a vomitare tutto ciò che mangio. Sono seriamente impaurita a ciò che potrebbe accadere alla mia situazione fisica e mentale. Non ho nessuno con cui parlare: vengo da una cultura musulmana e conservatrice e queste cose non ne posso parlare in famiglia mentre le amiche sono tutte single non sanno come supportarmi. Sento di morire dentro., Sono molto religiosa e prego tutti i giorni che le cose migliorino con lui, ma dall'altra ho serio bisogno di un aiuto psicologico perché penso di dover impazzire se mai dovesse terminare questa storia. Per il semplice fatto che per me non sono scuse valide. Spesso mi dice che non saprebbe come fare senza di me e che sono il suo fulcro, tant'é che mille cose che so io non le sa nessuno. Si fida solo di me. Ho paura di perdere la persona buona e amorevole che ho accanto per un dubbio sorto dalla noia. La nostra cultura (anche lui ne fa parte) ci impedisce di fare molte cose e questo sento spesso che ci blocca. Io non ho un padre sono orfana da ormai 5 anni, ho solo una madre che spesso e volentieri non comprende quello che dico. Ho provato a parlarle della mia relazione e sin da subito ho notato un lieve disaccordo. Non ha mai detto di no alla mia relazione ma sento che non lo vuole perché veniamo da due mondi diversi. Ho ansia per quello che potrà accadere. Non so se sto vivendo una relazione tossica senza saperlo. L'intesa tra me e lui c'è, i bei momenti pure ma anche quelli brutti come tutti. Non ci sono mai state litigate storiche ma solo discussioni per poter capire l'errore e non ripeterlo più. Non sto molto bene economicamente e il fatto che non possa parlare in famiglia di questo non mi lascia modo neanche di chiedere di andare dallo psicologo. Ho paura che questo forte legame con lui io lo abbia frainteso sostituendolo con quello che avevo con mio padre. Lui era il mio migliore amico e tutt'ora ho i dubbi che non abbia elaborato la sua morte. Non so più cosa fare ho disperato bisogno di aiuto per far in modo di gestire questa ansia che mi logora. Spero di essermi spiegata al meglio possibile...