Ciao sono una ragazza di 24 anni. Appena finito il liceo mi iscrissi ad ingegneria lasciandola però dopo due anni in quanto non la vivevo per niente bene, così dopo due anni di ingegneria faccio la rinuncia e mi iscrivo ad economia, la situazione è migliorata ma non di molto, ora sono al terzo anno e ho comunque parecchi esami indietro e sono perennemente preoccupata di non farcela, di non riuscire a superare mai degli esami, mi sembra che tutti vadano avanti, tutti mi superano e io a 24 anni sono ferma, bloccata sempre allo stesso punto. Tutto ciò mi fa sentire inferiore agli altri, una fallita e mi fa pensare che probabilmente farò schifo anche quando inizierò la mia carriera lavorativa. Vorrei solo non sentirmi già una 'vecchia' e non sentire la pressione di dovermi laureare il più presto possibile.
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29 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 42 persone
Buongiorno Giovanna,
Posso comprendere quanto per lei sia difficile gestire le fatiche che sta affrontando in questo periodo della sua vita e sono lieta che abbia cercato un consulto con professionisti esperti.
Innanzitutto, mi preme legittimare le sue sensazioni di paura, tristezza e vergogna che emergono dalla sua richiesta e aiutarla a normalizzarle. Infatti, nonostante sia giovanissima, molti suoi coetanei condividono le sue stesse preoccupazioni. Ciò è spesso dovuto ai canoni che la società moderna ci impone e con cui, purtroppo, sistematicamente ci confrontiamo. Può verificarlo molto semplicemente scorrendo la maggior parte dei profili social, nei quali troverà post che documentano successi a livello sociale, scolastico e lavorativo. Per conformarsi agli altri, le persone tendono a mostrare le parti migliori di sé, nascondendo fragilità ed insicurezze. La retorica mutuata da tali atteggiamenti si concretizza nel bisogno dei giovani di rispettare determinati standard, che potrebbero però non adattarsi alle proprie volontà e capacità. Ognuno possiede risorse e fragilità uniche ed irripetibili, pertanto sarà altrettanto unica ed irripetibile la storia di vita di ciascuno. Confrontarsi con gli altri sulle tappe raggiunte e i tempi impiegati per farlo non solo si traduce a livello pratico in aspettative irrealistiche che comportano necessariamente ansia, insoddisfazione e frustrazione, ma è illogico anche livello teorico, poiché appiattisce l’esperienza (individuale) per incastrarla obbligatoriamente in categorie predeterminate (generali). Inoltre, conformarsi alle tempistiche universalmente riconosciute non è garanzia di felicità, proprio perché dipende dalle priorità che la persona dà a ciascun aspetto della sua vita.
Il fatto di aver cambiato corso di studi denota una buona consapevolezza dei suoi interessi ed un elevato coraggio nel perseguirli. Spero si sia congratulata con se stessa nell’avere avuto la forza di compiere una scelta così importante, pur accettando tutte le conseguenze che ciò avrebbe comportato. Le suggerirei di chiedersi se avrebbe preferito concludere la laurea in ingegneria in tempo (senza che le piacesse la materia e quindi immaginando un futuro lavorativo insoddisfacente) oppure ottenere la laurea in economia un po’ più tardi (essendone invece appassionata e dunque ipotizzando una carriera brillante).
In caso ritenga di voler approfondire tali tematiche in un percorso più strutturato, la terapia cognitivo-comportamentale potrebbe esserle utile, dato che in tempi ragionevoli lavora sui pensieri, le emozioni e i comportamenti che causano le sue difficoltà emotive e fornisce strategie pratiche utili e spendibili nella vita quotidiana nell’immediatezza.
Resto a sua disposizione per qualsiasi eventualità e la invito a contattarmi tramite i recapiti che troverà sul mio sito digitando il mio nome online in caso necessiti di ulteriori informazioni.
Le auguro buona giornata,
Dott.ssa Alexa Rao
Psicologa, neuropsicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale specializzanda
Studio di Psicologia - Seregno (Monza Brianza) e online
1 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giovanna,
Mi dispiace per la sua situazione, purtroppo ci troviamo sempre di più difronte a giovani donne e uomini alle prese con questo senso di inadeguatezza, continuo confronto e giudizio sociale.
Il mio suggerimento è quello di richiedere lei il supporto di un professionista, in maniera tale da poter trovare delle strategie utili per fronteggiare la situazione universitaria ed in parallelo rafforzare l'autostima e percezione della sua unicità.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica in studio oppure online, accedendo con un click ai miei recapiti.
Un saluto.
Dott.ssa Marta Difino.
29 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Giovanna,
Sembra che lei sia entrata in un circolo vizioso. Tale circolo di idee sembra essere di tipo svalutativo e opprimerebbe con pensieri competitivi che occupano il suo campo di coscienza. Se lei ha scelto economia lo avrà pur fatto sulla base di un suo desiderio. Quindi la libertà di scelta soggettiva conta più del confronto con gli altri. Quei pensieri infatti le assorbono energie vitali che potrebbe convogliare verso lo studio, secondo il suo ritmo e godendosi il suo tempo. Se non c’è questo spazio di libertà, allora si lotta dentro sè stessi, aumentando il livello di disistima e abbattendosi invano. Bisogna guardare a ciò che di buono si è raggiunto e tralasciare obiettivi come aspetti performativi che pressano e allontanano dal gusto di fare ciò che si sceglie.
Dott. Pietro Salemme
29 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Giovanna, la paura di non farcela e di non essere all'altezza è un vissuto molto comune ed è quello che ci fa sentire bloccati e non ci permette di progredire come desidereremmo. Può essere che ciò che stai cercando di fare, per muoverti da questa situazione, in realtà è proprio quello che ti sta bloccando e ti fa vivere il senso di fallimento. Nella maggior parte dei casi la difficoltà nell'affrontare e superare gli esami non è legata al disimpegno ma a stili di studio poco efficaci e al "panico da esame" che ci fa sentire paralizzati sia quando dobbiamo studiare sia quando dobbiamo affrontare l'esame stesso. Questo, a lungo andare, trasmette, come sta accadendo a te, la percezione di non essere capace e, di conseguenza, di sentirsi in una posizione di inferiorità rispetto agli altri. Accade così che il proprio giudice interiore ti etichetta come incapace e questo può essere un ostacolo al mettere in atto tutte le potenzialità che sicuramente hai dentro di te per affrontare il tuo percorso di studi. Cosi si crea un circolo vizioso dal quale sembra difficoltoso uscire nonostante ci si impegni al massimo. L'aiuto di uno professionista ti permette, in breve tempo, di trovare le strategie più funzionali per superare questo momento di blocco e vedrai che anche la percezione che hai della "te futura" cambierà una volta risolta questa difficoltà.
Resto a disposizione.
29 GIU 2023
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Gentile Giovanna,
poichè anche cambiando facoltà universitaria il rendimento non è molto migliorato, sembra evidente che il problema non è tanto esterno cioè relativo al tipo di studi quanto interno e quindi relativo alla motivazione e all'autostima.
Per tale motivo è consigliabile un percorso di psicoterapia (preferibilmente cognitivo-comportamentale) che le permetta di acquisire più fiducia in se stessa e affrontare con più convinzione e determinazione il restante iter accademico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
29 GIU 2023
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Ciao Cara Giovanna, la paura di non farcela fa parte del genere umano, la paura di non essere all’altezza, di fallire purtroppo viene generata anche dalla nostra società’ che è pronta a chiederci sempre di più. Ognuno di noi ha i propri tempi ed è giusto rispettarli, non è una gara a chi arriva per primo e un momento della tua vita che è giusto che tu ti goda al meglio e soprattutto con la serenità che meriti. Cerca di utilizzare la tua ansia da prestazione come punto di forza per superare gli ostacoli e arrivare alla felicità.
29 GIU 2023
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Buongiorno Cara
Penso che ti sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta per uscire dall'ansia che presenti , e dalla poca autostima
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
29 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Giovanna,
Mi sembra di capire che l'ansia sta invadendo la sua vita superando anche le barriere dello spazio e del tempo, infatti ha già "profetizzato" che il "fallimento" sarà una costante della sua vita anche nella sua carriera lavorativa.
Il mio suggerimento è quello di lavorare nel presente, pilastro fondamentale per costruire il futuro che desidera, e le suggerisco di farlo con il supporto di un professionista, con il quale potrà trovare delle strategie utili a gestire la sua ansia.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
29 GIU 2023
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Ciao, capisco che ti senti frustrata e preoccupata riguardo al tuo percorso accademico e al tuo futuro professionale. È comune provare ansia e insicurezza durante gli studi universitari, specialmente quando sembra che gli altri stiano progredendo più rapidamente. È importante ricordare che ogni persona ha il proprio percorso e che ognuno affronta sfide e ostacoli in modi diversi. La sensazione di essere bloccata o di non progredire può essere frustrante, ma è fondamentale ricordare che non sei una fallita. Ogni persona ha il suo ritmo di apprendimento e il tuo percorso accademico può richiedere più tempo rispetto ad altri. Non lasciare che queste sfide definiscano la tua autostima o il tuo valore come individuo. È utile cercare un sostegno professionale per aiutarti ad affrontare queste preoccupazioni e ad acquisire strategie per gestire lo stress e l'ansia. Considera di consultare uno psicologo, che può lavorare con te per esplorare le tue emozioni, affrontare le paure riguardo al futuro e sviluppare una maggiore fiducia in te stessa.
La terapia individuale può fornirti uno spazio sicuro per esplorare i tuoi pensieri e le tue emozioni, nonché per sviluppare strategie per affrontare i blocchi e superare gli ostacoli che incontri nel tuo percorso accademico. Lo psicologo può aiutarti a identificare i tuoi punti di forza, a sviluppare una mentalità positiva e a impostare obiettivi realistici per il tuo futuro. Ricorda che è importante concentrarti sul tuo percorso individuale, senza confrontarti costantemente con gli altri. Ognuno ha i propri tempi e le proprie sfide. Prenditi il tempo necessario per apprendere e crescere nel tuo percorso accademico, senza farti influenzare dalle aspettative esterne. Ricorda che la tua laurea non definisce il tuo valore come persona o il tuo successo nella vita.
Ti incoraggio a cercare il supporto di uno psicologo e a lavorare su te stessa per sviluppare una visione più positiva di te stessa e del tuo percorso. La terapia individuale può essere un valido strumento per affrontare queste preoccupazioni e trovare modi per raggiungere il tuo pieno potenziale.
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