Università: Ansia e stanchezza
Salve a tutti! Sono una studentessa al terzo anno di università. Visto dall'esterno il mio percorso universitario è impeccabile, esami tutti passati al primo colpo e candidata a laurearmi in tempo. In realtà, ho spesso sofferto di "crolli" negli anni, come se le "energie mentali" finissero: ciò mi provoca totale apatia verso lo studio, ansia e tristezza generale per la situazione, incapacità di godermi anche i momenti che di norma mi piacciono. Ho giá affrontato il problema con una psicologa, che mi ha insegnato a non valutarmi in base a "quanto sono efficiente" ma in base a quello che sono io, e di conseguenza capire quando mi avvicino al limite e fermarmi, prendere un respiro e dare tempo a me stessa.
Questa cosa accadde a fine primo anno, e ora, dopo due anni, sento dinuovo quella stanchezza...ma peggio.
Il covid non mi ha permesso di portare avanti la mia politica di dovere-piacere (mi concedervo viaggi o cose positive post sforzi stressanti) e sono stata bloccata in un altra regione per tutti i mesi della quarantena. Ho deciso di investire quel tempo costretta in casa per studiare e dare tanti esami, e così è stato. Così facendo ho "aggiunto" ulteriore fatica a quella passata, e in periodo covid di "gioie-premio" vere non te ne potevi concedere. Poi è arrivata la sessione estiva. In cui ho dovuto cominciare a lavorare sull esame che più mi sta causando tutto questo malessere: una mole di lavoro che normalmente è affidata a un team di 5 persone, ma lo devi fare solo. E come se non bastasse, il prof gode nel farti sentire male e offendere gratuitamente tutti, soprattutto il tuo lavoro. Mi stressa particolarmente l'idea di dovermi sottoporre a questa gogna gratuita dopo tutta questa fatica. Avevo pensato di rinviarlo, ma oltre che rovinarmi i piani per la laurea, la sola idea che questa angoscia perduri fino a dicembre mi fa impazzire, quindi mi sto sforzando per riuscire a lavorare.
Questa situazione non mi sta facendo bene, e lo sento: sono apatica,quando studio e penso a dover dare gli esami mi sento male e devo fare lunghe pause prima di ricominciare, l'idea della magistrale (che mi entusiasmava tantissimo) ora mi lascia indifferente, non riesco realmente a concentrarmi e agli esami non rendo più come prima (l'ultimo esame che ho dato è stato il primo in 3 anni che abbia bocciato, ero davvero stanca in quel momento e sono andata in panico totale).
Non so cosa fare, vorrei davvero poter procrastinare e rilassarmi, cercare di riprendermi, ma è tutto "incasellato" per potermi laureare a febbraio, e dopo tutta questa sofferenza psicologica, rinunciare per me sarebbe ancora peggio. Allo stesso tempo, così facendo convivo costantemente con l'angoscia che mi logora poco a poco.
Non so con che approccio affrontare il periodo, ho paura di sbagliare e provocarmi un altro crollo mentale, e così vicina alla laurea non me lo posso permettere...
Esistono tecniche per poter vivere periodi stressanti senza accusarne troppo la negatività ? Secondo voi sto sbagliando approccio?
Scusate per la lunghezza e grazie in anticipo per le risposte