Autostima, ansia, università

Inviata da Val3 · 12 giu 2018 Ansia

Gentili Esperti, Sono una studentessa di 21 anni iscritta al terzo anno di una facoltá scientifica. Nessun esame degli anni precedenti da dare, media del 28 con cinque esami alla laurea. Da un anno a questa parte, ho perso concentrazione nello studio, un esame che richiede una preparazione di due settimane, ad esempio, per me diventa di oltre un mese. Il primo anno di università, così come al liceo, facevo maratone di studio di anche 9 ore al giorno, ottenendo risultati ottimi e l'ansia, a differenza di adesso, era produttiva. Avevo l'ansia di non riuscire a superare gli ostacoli e così m'impegnavo di più. Adesso, invece, la mia ansia è inficiante, mi blocca, è deleteria, per cui studio pochissime ore al giorno (tre, quattro), perdo il doppio del tempo a preparare gli esami, rinuncio alle uscite (perché mi sento in colpa). Ho sensi di colpa anche verso la mia famiglia, sebbene non mi abbia mai pressata, però so che i miei genitori fanno tanti sacrifici per me e l'università, ed io mi sento una cattiva persona e un fallimento. Sono a 2/3 del percorso eppure mi sembra impossibile finire, irraggiungibile il traguardo, ho paura di non riuscire a superare i prossimi esami che sono molto complessi e richiedono tanto impegno e concentrazione. Che cosa è successo, allora? Credevo che aver perso la voglia di studiare fosse stato correlato ad una relazione sentimentale complessa nella quale ero immersa un anno fa (ero fidanzata, infatti, con un narcisista che mi ha fatto soffrire per oltre un anno) ma, adesso che l'ho lasciato, il problema persiste. Mi aspettano mesi molto impegnativi, non posso permettermi di rallentarmi. Non ho un fidanzato, non faccio sport, appunto per concentrarmi nello studio, per i sensi di colpa che ho nel non sentirmi in gamba. Ho da sempre avuto forti problemi di autostima (mi sentivo incapace anche alle superiori, nonostante mi sia diplomata con 96) che si riversano nella vita universitaria ma anche relazionale (nel mio rapporto con gli uomini: penso di non poter "aspirare" al mio ragazzo ideale perché non sono abbastanza, nonostante desideri davvero avere qualcuno al mio fianco). Tutto questo è frustrante, sta diventando davvero insostenibile. Scusatemi se vi ho scritto, ma non ho nessuno con cui poter parlare senza filtri come adesso.

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Miglior risposta 13 GIU 2018

Carossima, non è l'ansia che la blocca ma i suoi pensieri. Non sente cpme pesano? La nostra mente non è un cimputer, siamo fatti di sentimenti e di emozioni che guidano i nostri pensieri ed i nostri comportamenti. Il peso di tutto questo lavoro fatto fin ora, la paura che ora vada sprecato, il dover tenere duro ancora, il sapere che la strada non finisce qui, le crea preoccupazione e la blocca ora che è più debole perché la speranza di un amore se ne andata. Troppi pensieri, troppo affollamento nella sua mente, troppi sensi di colpa.
Cerchiamo di fare ordine: lei ha il diritto di sbagliare, ha il diritto di fermarsi se è stanca e cercare di ritrovare le energie che le servono, ha il diritto di dire ora mi riposo, dunque non si faccia un problema per questo periodo che a lei sembra perso. Per ciò che riguarda la sua relazione pensa di essere l'unica a non avere ancora una relazione stabile? Le relazioni devono farci sentire bene altrimenti non hanno motivo di essere mantenute. Non è lei che doveva costruirla, le relazioni si costruiscpno insieme e se foniscono è colpa di entrambi mai di uno solo.
Basta con questi pensieri. Si concentri sul qui ed ora, su cio che farà da qui ai prossimi 50 minuti e non pensi ad altro. Il futuro non lo conosce nessuno e nessuno può realmente dire quanto vale o non vale, ognuno di noi è bello per com'è e lei lo è altrettanto. Come può pensare di giudicare se stessa così superficialmente?
Resto a disposizione.
Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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13 GIU 2018

Cara Val3, fai un'analisi abbastanza puntuale di ciò che ti fa soffrire e questo è già un buon punto di partenza. Da come ti racconti sembra che le tue difficoltà siano iniziate in concomitanza con la relazione difficile che hai avuto: nonostante sia finita, ciò non vuol dire che non ha lasciato dentro di te delle ferite ancora aperte. Detto questo, ti descrivi come insicura e "mai abbastanza" anche in altri ambiti della tua vita oltre lo studio e, magari, il periodo di stress che hai vissuto lo scorso anno non ha fatto altro che acuire delle difficoltà legate all'autostima che erano già presenti. La buona notizia è che puoi iniziare a prenderti cura di te stessa iniziando un lavoro psicologico. Potrai imparare a conoscerti meglio ed ascoltarti, a dare voce alle tue ferite e a provare a medicarle...Sei entrata in un circolo vizioso dove il timore di fallire e di deludere i tuoi ti porta a rendere meno e, per "punizione", tendi ad isolarti e rimuginare sul tuo fallimento non facendo altro che aumentare il tuo senso di fallimento e frustrazione ecc. ecc. Puoi lavorare per interrompere questa catena, se solo lo vuoi e sei disposta a metterti in discussione.
Un grosso in bocca al lupo per la tua vita, Dott.ssa Daniela Cannistrà.

Daniela Cannistrà Psicologo a Seregno

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13 GIU 2018

Buongiorno Val3,
un leggero livello d'ansia ha funto per un po' di tempo come stimolazione al raggiungimento di obiettivi.
Ora, probabilmente, la chiusura di una relazione poco gratificante ha fatto riemergere la tua scarsa autostima portando difficoltà sia nello studio che in altri ambiti della tua vita.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarti ad elaborare vissuti pregressi individuando strategie di coping per il presente
I miei migliori auguri
Dott.ssa Braga Vanda

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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13 GIU 2018

Gentile Vale,
avere ideali irraggiungibili ci costringe a metterci alla prova in modi che non sempre sono utili ai fini o relazionali o scolastici. Le consiglio di iniziare un percorso di terapia che potrebbe permetterle di ridimensionare il suo senso di inadeguatezza attraverso una analisi di realtà rispetto le sue competenze e obiettivi. Inoltre un supporto psicologico la aiuterebbe a condividere i suoi sensi di colpa.
Rimango a sua disposizione,
Dott.re Lorenzetto Claudio
Psicologo psicoterapeuta

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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13 GIU 2018

Occorre cogliere le componenti e costruire dove necessario la tua autostima e da un gradiente differente al tuo senso di colpa. Questo ti permetterà di diventare la persona che senti di voler essere che ora é un po bloccata da esperienze di vita e trasformazioni nella tua persona che sono andate in una direzione non utile per il tuo stare bene e la tua crescita. Sono a disposizione per eventuali informazioni. Buona giornata

Dott. Davide Milanese Psicologo a Tortona

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13 GIU 2018

Buongiorno Val3,

Da quello che descrive sembra essersi osservata molto e aver riflettuto a lungo sui cambiamenti di quest'ultimo anno.
Riesce a ricordare quando ha iniziato a sentirsi meno concentrata? Se ci sono stati cambiamenti importanti nelle settimane precedenti? Cosa intende quando dice che ha avuto sempre una bassa autostima?

Dalle sue riflessioni, si potrebbero approfondire alcuni aspetti utili a comprendere meglio cosa ha innescato o peggiorato questa insicurezza e senso di inadeguatezza.
Certamente la relazione problematica cui ha accennato potrebbe aver lasciato qualche traccia sulla sua autostima e averla resa temporaneamente più vulnerabile di quello che vorrebbe.

La invito a rivolgersi a qualcuno per una consulenza, anche breve, che la aiuti ad inquadrare meglio il problema.
Qui a Bologna c'è un servizio gratuito dedicato agli studenti, potrebbe cercare un servizio dedicato anche nella sua città o rivolgersi ad un privato.

Spero di averle risposto,
Buona giornata.

Camilla Marzocchi
Bologna BO

Dott.ssa Camilla Marzocchi Psicologo a Bologna

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