Un matrimonio annullato 15 giorni prima

Inviata da Giuliana · 30 nov 2015 Terapia di coppia

Come fa un uomo a mollare tutto 15 giorni prima del matrimonio e non fare nulla per tenere unita la famiglia? Io mi ritrovo a 19 anni con due bimbi e lo conosco da 4 anni e mezzo e ora ha trovato sempre solo scuse per non sposarmi, ora che la data era stabilita, lui non ha più voluto e non riesco a capire il perché e sto male! Il suo motivo è stato che non gli ho detto che mio padre ha fatto una domanda per prendere un assegno per il mantenimento dei bimbi. Questi soldi non sono mai arrivati e sarebbero stati per me e non per mio padre. L'unico scopo di mio padre era quello che visto che lui non lavora e non avrebbe mai potuto fare la domanda l'ha fatta mio padre al posto suo ma senza dirgli nulla perché già non lavora e ho pensato che lui sapendo che ci fossero qualche soldi o per i bimbi sarebbe stato ancora più pigro. In questi giorni sono stata a casa sua prima del matrimonio nonostante la mia famiglia mi disse di non andare e di aspettare il matrimonio e c'è stata una discussione in cui lui mi chiese di cambiare la residenza dopo il matrimonio e io gli dissi di no perché avrei perso i soldi che sarebbero arrivati per i bimbi. Gli ho spiegato bene che se andassimo a vivere da soli io cambierei subito la residenza ma siccome lui vive con sua mamma e io con la mia famiglia non la cambierei. Quindi dalle nostre discussioni lui ha deciso di non sposarmi più e i motivi sono stati l'assegno, la residenza e il fatto che non si fida più di me dopo avergli nascosto questa cosa quando io sono sempre stata sincera con lui da sempre, però lui per questa cosa non si fida più e dice che voglio solo coprire mio padre. Che se ci tenevo a lui ci avrei dovuto pensare prima e avrei dovuto staccare le radici dalla mia famiglia. Io ci ho provato a tenere la famiglia nostra unita, gli ho proposto di fare terapia di coppia per farmi capire quali sono i problemi e cosa posso fare e lui mi ha risposto che sono troppo piccola per capire i problemi, dice che lui mi ha spiegato i problemi ma che tanto io non li capisco. E per seconda cosa ho provato a chiedergli allora stacchiamo tutti e due le radici di casa e andiamo a vivere insieme in una casa con i bimbi per un mese e la sua risposta è stata di nuovo di no perché non servirebbe a nulla. E allora gli ho chiesto ma tu ci tieni ancora a me? E lui mi ha risposto di no e così io gli ho detto ma allora non mi ami più davvero? E lui ha detto di no, dice come faccio ad amare una persona che mette in primo luogo la sua famiglia? Quindi ora sto male e non so come affrontare la situazione. Il 9 dicembre ci dovrebbe essere il matrimonio e non è ancora andato a disdirlo ma sono convinta che quando una persona ha qualche problema lo deve affrontare e lui non ne vuole parlare. Mi ha sempre detto che lui mi vuole e che mi voleva sposare, davanti a sua madre diceva che mi voleva davvero tanto che voleva stare con noi invece ora poco prima del matrimonio mi ritrovo da sola con 2 figli e non so neanche come uscirne da tutto questo... Sua mamma è sempre in mezzo che fa la pettegola impicciona... Sono una brava ragazza, sincera e fedele, che nonostante la sofferenza cerco di crescere al meglio i miei bimbi ma la sofferenza è troppa perché sono troppo piccola ancora. Questi 2 figli sono capitati ma non abbiamo mai deciso di abortire e li abbiamo voluti tenere ma alla fine mi sono presa solo io la responsabilità!

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Miglior risposta 1 DIC 2015

Gentile Sabrina,
in questo suo secondo post, lei dà qualche informazione in più che conferma i miei timori che questo suo compagno è una persona ancora immatura e poco responsabile dal momento che non lavora e vive ancora con sua madre.
Per la verità anche lei ha dimostrato scarsa maturità dal momento che cronologicamente si dovrebbe cercare prima una stabilità lavorativa ed economica, poi decidere il matrimonio e poi mettere al mondo qualche figlio. Invece lei ha fatto l'esatto contrario o comunque ha accettato di fare queste cose al contrario.
E' presumibile che per poter andare avanti, lui ha bisogno di sua madre e lei ha bisogno di suo padre e, al momento, non ci sono i presupposti per costruire una vostra famiglia nucleare anche se fosse rispettata la data del matrimonio.
Personalmente mi chiedo anche cosa cambierebbe celebrando questo benedetto matrimonio dal momento che la situazione è quella che è.
Pertanto, il mio consiglio è di non angosciarsi per il possibile mancato matrimonio e rimanere a casa di suo padre sperando che almeno riesca ad ottenere quell'assegno di mantenimento per i nipoti in attesa che il suo compagno si responsabilizzi e si cerchi un lavoro per poter innanzitutto almeno mantenere i suoi figli.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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1 DIC 2015

Carissima
quello che tu racconti è una realtà sia pratica che emotiva molto dura per una giovane donna come te. Si empatizza e si comprende molto bene il tuo dolore soprattutto come mamma desiderosa di assicurare un minimo di benessere ai figli (che ha accettato e voluto), e anche il dolore di donna che sta perdendo un uomo che ama.
Mah..santo cielo, come ho fatto a scrivere "uomo"? Infatti cara, l'abbiamo già detto in precedenza, lui non è ancora un uomo, ma un ragazzo... un bambino forse.
Poi ci sono le famiglie! le rispettive famiglie che qui (ed è comprensibile essendo voi molto giovani) giocano un ruolo importante.
Tuttavia dobbiamo, per correttezza, dire che le cose di nascosto non andrebbero fatte in una situazione del genere, ed è anche ovvio che lui si senta svalutato e delegittimato, oltre che raggirato dal fatto di veder fare cose di nascosto da lui.
Non deve essere facile nemmeno per questo ragazzo trovarsi in una situazione del genere e con la responsabilità di due figli, credo che abbia bisogno (anche per crescere) di sentirsi stimato e di poter credere di essere una persona che vale.
Forse il matrimonio non andrebbe annullato quanto posticipato a nuova data.
Credo abbiate molto bisogno di continuare a confrontarvi e a capire bene la situazione. Io penso che lui ti ami ma, in questo momento, la confusione è tanta e non si trovano accordi.
Ma datevi del tempo!!!
Sono convinta che per i bambini, seppure l'assegno sia importante, sia importante anche che voi due troviate una nuova dimensione per comprendervi.
La comprensione deve essere in primo piano.
Poi cosa seguirà? Il matrimonio? L'assegno? Ma cosa sono, in definitiva queste cose senza una profonda comprensione e rispetto delle reciproche difficoltà?
Credo che, in questa storia la comprensione e il volenteroso amore di due giovani coraggiosi, che hanno accettato di avere due figli, deve essere quello che risalti su tutto.
Ti confesso che mi appare, dal tuo racconto, molto grigio e nebbioso, il mondo dei grandi che mi sembra "macchinare" pe rtante cose, anche giuste ma che non pensi affatto a valorizzare la vostra scelta e il vostro amore.
Io mediterei molto e ripeto, la cosa che davvero farei e sentirei importante è recuperare la luce di questa relazione, con o senza matrimonio e, in barba ai genitori di entrambe ma con due cuccioli stupendi che, non dimentichiamo, sono frutto del vostro amore!
In fondo, nella vostra giovinezza mi sembrate due persone coraggiose.
Vi dite mai di esserlo? Di esserlo stati? Di voler esserlo ancora?
Puliti e coraggiosi.
Mah... io vedo solo questo.
Auguri
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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1 DIC 2015

Carissima Sabrina,

La sua lettera è piena di sofferenza e dolore da parte sua, e pertanto voglio essere rispettosa nel dirle che è estremamente comprensibile che per lei, giovanissima donna, madre ancor più giovane, sia un dolore immenso questa di essere stata lasciata dal suo compagno e per di più poco prima del matrimonio. Però nel suo racconto molti particolari colpiscono, non ultimo il fatto, che non ci dice l'età del padre dei suoi figli, e pertanto non sappiamo se di tratti di un giovanissimo -come lei- uomo o magari di un ragazzo, già più maturo. In ogni caso, aldilà di alcune dettagli mancanti, appare chiara la confusione delle vostre scelte relazionali, figli capitati (lei ha scritto), famiglie che si mettono in mezzo senza comunicarsi le intenzioni vere, un matrimonio che sembra "messo su" per i figli e per "sistemare le cose", più che desiderato realmente con un dialogo fra di voi, una collocazione familiare incomprensibile ; dove vivete ad oggi, aldilà delle residenze, dove vivono i figli, chi li mantiene che lui non lavora, lei lavora, etc ???? E su tutte una grossa domanda che vorrei farle; il suo compagno/padre dei suoi figli, è stato protagonista di queste scelte o me ha subite? E lei? insieme, aldilà della relazione e dell'aver fatto questi due bimbi, avete pensato e deciso altro "davvero"?? Una terapia di coppia ha un senso, quando si sente nel profondo di appartenere ad una coppia e di voler salvare qualcosa di esso prima che si deteriori del tutto, nel suo compagno e nella sua testa c'è questo tutto da salvare?? Secondo lei? Perché da come ci ha detto queste persona non la ama più, non crede più in lei, e non tiene a tutto questo, quindi credo che non sia importante il matrimonio saltato (anche se sicuramente lo è per lei) ma tutto un progetto di vita saltato; che forse però, era come era solo nella sua di idea, e non in quella del suo compagno (o ex compagno, anche questo non mi è chiaro dalle sue parole).

Tanta confusione insomma, su tutto; e pare un'unica certezza, in mezzo ci sono due bimbi che vanno protetti, il più possibile, da tutto che accade fra voi. Si faccia aiutare, lei, da un terapeuta, a costruire se stessa, che alla sua giovane età due bimbi sono un bell'impegno a tempo pieno, e si concentri su di loro e su di se. Non credo sia importante il matrimonio, che ormai ora, è saltato.

Sperando di averla fatta sentire meno sola, saluti,

Dott.ssa Elena Bellia
Psicologa & Psicoterapeuta

Dott.ssa Elena Bellia Psicologo a Albenga

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30 NOV 2015

La cosa più strana ed assurda, cara, non è che lui ti abbia mollata, ma che tu non capisca il perché. E finisci per star male. Ma sei tu in qualche modo a farti del male, quasi mossa da un istinto masochistico, cioè teso a ferirti, facendoti sentire vittima. Prova a chiederti, se puoi, cosa ti ha portato a lasciarti andare così presto (non avevi che appena 15 anni) ad una relazione così importante, finalizzandola addirittura con la maternità. Probabilmente c’era qualcosa in te che aveva bisogno di esprimersi, o forse meglio di “sfogarsi”. Qualcosa a che fare con la rabbia. Penso infatti che lui sia letteralmente “scappato” da te non perché non ti ama più (penso non ti abbia mai amata sin dall’inizio), né per paura della situazione, ma perché aveva paura di te. Lo sappiamo bene che le cose si fanno in due, ma forse avresti dovuto ascoltarlo un pochino di più nel lungo tempo in cui ci avete provato a costruire qualcosa insieme. Magari se lo avessi ascoltato avresti capito che forse lui non voleva quello che volevi tu. Probabilmente non lo ha mai voluto. Ma aveva paura di deluderti, o di vederti soffrire e per questo trovava mille scuse. Si è scoperto prigioniero di una vita che non è la sua, ma la tua. E forse tu hai pensato che piacendo a te, quella vita, sarebbe automaticamente piaciuta a lui. Ma assai spesso, tesoro, le cose non sono così scontate come appaiono. E quando lo capisci è oramai troppo tardi. In bocca al lupo per la tua crescita, e per il tuo futuro. Saprai essere una buona mamma ad una condizione però: che proverai ad ascoltare la bambina che è in te, senza decidere per lei. Fino ad ora non lo hai fatto mai. Per questo, chissà, ti è accaduto quello che hai raccontato.
Felice favola Sabrina

Anonimo-154454 Psicologo a Barletta

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