Il mio matrimonio è finito?

Inviata da miss tristezza · 26 ago 2015 Terapia di coppia

salve, ho quasi 31 anni e l'anno scorso il 9 luglio dopo 10 anni di fidanzamento, passati lavorando insieme 24/24 insieme facendo crescere la sua attività, tutti ci invidiavano la nostra affinità e il nostro affiatamento di coppia e lavorativo, ho sposato quello credevo l uomo della mia vita di 32 anni .All'inizio tutto bene nonostante le intromissioni di mia suocera(madre padrona) che abita al piano di sotto(da tener presente che la nostra attività si trova al piano terra della nostra abitazione) lui subito ha cercato e chiesto un bambino e a novembre la felicità è arrivata ma il 23 dicembre perdo il bambino .Mio marito dice che in questa situazione voleva starmi vicino ma io l'ho allontanato(ma non era mia intenzione)lui dice che si è sentito solo abbandonato che gli sono crollate le sue certezze e si è sentito colpevole della perdita , e ha iniziato a sentirsi telefonicamente(per una ventina di giorni a gennaio) con una nostra dipendente di 19 anni,a detta sua per sfogarsi e parlare dei nostri problemi e che non sapeva cosa fare finchè non le ha detto ti amo rimangiandoselo il secondo dopo , cosi finisce di chiamarla perchè pentito e sicuro di amare me.
Dall'altra parte mentre io mi stavo riprendendo lui si allontana sempre più, a fine gennaio ricoveriamo il padre malato terminale di cancro; lui sempre più assente io cerco di parlarci ma lui dice che è solo un momento che deve passare(io ci credo perchè già in passato è successo che ha avuto una crisi di vita) purtroppo a inizio febbraio il padre viene a mancare già da questo momento iniziano a farsi più frequenti le litigate perchè io sono una persona insicura e bisognosa di contatto fisico(baci , abbracci, coccole, tenerezze)costante ma lui cercava sempre più spazio da solo.
A fine febbraio scopro della sua sbandata dopo averlo perdonato a fatica andiamo avanti tra alti e bassi, ci rincorrevamo a vicenda , quando c'ero io con la positività non c'era lui e viceversa, e a fasi alterne cerca di farsi perdonare l errore ma la ragazza continua a lavorare con noi e a me questo mi faceva incavolare, ogni scusa era buona per litigare e lavorando insieme era un continuo.
Molte volte dopo la discussione io mi sono fatta le valigie per andare via e lui sempre mi ha detto che fai ? e ogni volta mi è venuto a riprendere dicendo resta non andare...vediamo se si aggiustano, altrimenti insieme scegliamo parlando cosa fare...
tra i su e i giù, tra lo stare bene e lo stare male arriviamo al 13 giugno quando vengo a conoscenza che lui parlava con i nostri collaboratori diecendo di volere il divorzio(notizia poi rivelatosi falsa)da tenere presente che erano dieci giorni che il nostro equilibrio si stava riformando, io vado via di casa(questo fatto lui mi lo rinfaccia in ogni conversazione dicendo che quella era casa nostra che dovevamo stare li a combattere e a litigare insieme, ma giuro io non ce la facevo più avevo bisogno di andare)la mattina dopo mi chiama e io faccio la sostenuta poco dopo lo richiamo pentita, gli chiedo scusa e di tornare a casa e lui mi dice di no che si è rotto qualcosa che vuole il divorzio e l'annullamento.....da qui abbiamo iniziato a dirci e a farci tante ripicche e cattiverie, sono state fraintese tante cose che è impossibile elencarle tutte ci vorrebbe un giorno intero x scriverle diciamo abbiamo fatto errori grossi a vicenda ...per un mese ci siamo rincorsi e cercati a vicenda(io più volte) poi quando il 12 lo chiamo gli dico domani è un mese che stiamo cosi che vuoi fare lui dice che è finita ed io rispondo ok domani mattina vengo a prendere tutte le mie cose pensaci bene puoi fermarmi il giorno dopo a metà trasloco cerca piu volte di fermarmi mi prende da parte 4-5 volte ma io orgogliosa dico di no viene a casa dei miei mi porota dal sacerdote che ci ha sposato, ritorna a casa dei miei la sera dice e fa tutto quello che io da un mese aspettavo da lui ma io sempre orgogliosa dico no su consiglio di mio padre decidiamo di vederci dopo qualche giorno x farmi passare la rabbia.lui viene dopo qualche giorno e mi dice di non voler più rimediare(sembra un capriccio , te l ho detto una volta e mo basta). io lo cerco x parlarci ma non sente cosi lo lascio stare. quando gli arriva la lettera del mio avvocato mi chiama mi dice che io non so aspettare(vero) che devo sempre complicare tutto(perchè voleva procedere con il comune) che se si potava sistemare qualcosa adesso non si può.non ci sentiamo per un pò viene il suo compleanno il 15 agosto io gli mando sms x auguri lui mi risp , il giorno dopo gli mando un messaggio in cui gli scrivo quanto stavo soffrendo e che non volevo quella situazione che mi mancava e volevo sistemare.
il 19 mi chiama lui stiamo circa 3 ore a telefono all'inizio a parlare del piu e del meno mi dice che gli ero mancato che mi voleva bene che stava soffrendo pure lui ...che ormai eravamo ad un punto di non ritorno si era complicato tutto anche con le famiglie ,poi mi idce che ci sono alcune cose che nonostante mi voglia bene non riesce a mandare giù allora io mi apro cerco ancora una volta di parlaci di fargli capire che la nostra separazione è un errore che è tutto fumo che di sostanza non c è nulla che porti ad un divorzio ma lui non cede il giorno dopo lo chiamo perchè stavo male, prima della telefonata del giorno prima mi ero quasi rialzata e invece in quel momento ero ricaduta nel buio ci parlo ancora una volta ma nulla allora gli dico mi ami si o no? tace gli dico rispondi con sincerità non mi farai male e lui non lo so se ti amo, poi dico mi vuoi nella tua vita? e lui per ora voglio stare solo si rimangia tutto quello detto nella telefonata del giorno prima, poi mi dice non mi fare la domanda di scegliere tra te e mia madre...dice che non vuole nessuno a fianco che se dovesse un domani trovare un altra parlerà chiaro dall'inizio che non vuole nessun legame a questo punti gli dico visto che non mi ami e non mi vuoi per il mio bene sparisci e cancellami perchè ogni volta che torni x andare via mi uccidi chiama solo se vuoi ricominciare o provare a sistemare e lui mi chiede scusa ha sbagliato a chiamarmi il giorno prima.
dopo 3-4 giorni lo chiamo io ero in crisi tottale avevo discusso con tutta la mia famiglia provo a chiamarlo 2-3 volte e non risp dopo un ora mi manda un sms: non ti rispondevo perchè pensavo fosse chiaro che è finita fra di noi spero possa smettere di soffrire e farti una vita. lo richiamo almeno altre 30 volte e lui niente gli scrivo anche che ho bisogno di parlare con lui e il motivo ma non mi ha cercata.Ogni giorno mi leggo quel suo ultimo messaggio e sono sicura che non sono parole sue , lui non scrive e non parla cosi...non hai non risposto alle mie telefonte e poi ogni volta, in questi quasi tre mesi ,che gli chiedevo di dirmelo in faccia non l ha mai detto quando gli chiedevo di incontrarmi per chiarircinell ultimo mese non ha mai voluto, io credo non riesca a dirlo da vicino e lo mi domando perchè non sa dirmelo guardandomi in faccia?è davvero tutto finito? non devo più sperare? cosa devo fare? cosa devo dirgli?può finire cosi per una incomprensione sfociata in una litigata?lui è orgogliosissimo lo so e io sono debole lui lo so è stato male come me ma riesce ad andare avanti, come la valutate questa situazione?
dimenticavo lui è anche ferito perchè nello stesso giorno che sono andata via di casa l ho lasciato da solo anche nel lavoro ed ha passato un mese con l acqua alla gola....si può sistemare tutto? me lo devo dimenticare?

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Miglior risposta 26 AGO 2015

Cara Signora,
la vostra relazione, da quel momento triste in cui si è interrotta la gravidanza, è diventata un'altalena di ricerca di stare insieme e bisogno di allontanare l'altro. In questo vi siete alternati, in alcuni momenti quasi con orgoglio.

Questa altalena è durata abbastanza a lungo per stremare entrambi. Essere rifiutati e poi cercati è faticoso, rifiutare e cercare lo è altrettanto.
Questi riavvicinamenti e allontanamenti sono tante piccole perdite che suscitano emozioni simili a quelle del lutto: rabbia, tristezza, senso di colpa, confusione...

Non possiamo prevedere cosa accadrà in futuro alla vostra relazione, ma le suggerisco un percorso di sostegno psicologico.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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27 OTT 2021

Buongiorno.
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È illusorio credere che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat, serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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17 SET 2015

Salve, purtoppo mio marito non vuole prorio tentare una riconciliazione, lo ha anche detto all avvocato! Io vorrei mio marito, non riesco ad accettare la situazione ,anche perché non capisco come possa finure tutto cosi da un giorno all altro, fino ad un mese fa mi cercava invece ora sembra abbia voltato pagina...si è fossilizzato solo su questitimi mesi senza vedere il complesso....io purtoppo non posso far altro che dargli la separazione che desidera anche se sto male e non passa !cosa posso fare x farlo ripensare, Cosa posso fare x andare avanti e non avere più quel dolore al cuore che mi lascia senza fiato

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17 SET 2015

Salve , nonostante vari tentativi telefonici non siamo riusciti a venirne fuori! Sono 3 mesi che non ci vediamo e lui non.vuole fare alcun tentativo con me!dice che provabilmente non mi ama più vuole separazione e annullamento! Io ho il cuore a pezzi e non riesco a supeeare la cosa sto malissimo ,vorrei mio marito ma lui.non.mi vuole più

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16 SET 2015

Gentile lettrice,
sembrerebbe che sia stato il trauma dell'aborto a destabilizzare il rapporto che, per come lei dice, ha retto bene per 10 anni. Da questo momento in poi si è innescata una reazione a catena di dispetti e ripicche praticati a turno che sembra persistere tuttora e che non ha certo portato giovamento nè aiutato nessuno dei due a capire se è il caso di chiudere definitivamente o provare a ricominciare.
Al momento attuale sembra essere lei a rincorrere lui finchè non accadrà poi il contrario.
Credo che invece di sfiancarvi in questa altalena asfissiante, la cosa più saggia sia di decidervi per un percorso di psicoterapia di coppia per essere aiutati a prendere quella decisione ( chiudere o riprovare su basi diverse ) che finora da soli non siete riusciti a prendere.
Cordiali saluti
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno)..

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Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 AGO 2015

Buonasera,
mi sembra che lei riconosca che non ci sono gravi motivi alla base delle incomprensioni con suo marito.
Le consiglierei anzitutto di evitare ogni interferenza da parte di qualsivoglia membro delle due famiglie di origine e di seguito consultare uno psicoterapeuta che possa riannodare i fili di una corretta comunicazione.
Possono essere sufficienti poche sedute mirate di psicoterapia della Gestalt.
Le segnalo anche un articolo sul matrimonio che può trovare sul mio sito professionale.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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26 AGO 2015

Gentile signora,
la vostra situazione pare piuttosto complicata. Sembra che in diversi frangenti sia evidente l'intenzione di rimanere vicini e uniti, ma poi in altri momenti prevale la rabbia con alcuni sentimenti vendicativi dettati dall'orgoglio. Anche i rispettivi rapporti con le famiglie d'origine sembrano complicare un po' le cose. Spesso nelle coppie in crisi è un bene avere un periodo di separazione. E' utile soprattutto per lasciare "sedimentare" alcuni sentimenti di rabbia travolgenti che rischiano di far degenerare il rapporto in litigi inutili. L'indicazione è quella di provare a prendere un po' di distanza dalle emozioni e chiarire dentro di sé i sentimenti che prova per poi provare ad esprimerli con una certa sincerità e onestà. E' possibile che questo approccio aiuti la coppia a fare più chiarezza. Buona fortuna.

Dott. Mazzoleni Damiano Psicologo a Lecco

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