Matrimonio finito
Salve. Sono un marito 45enne, papà di due bimbe di otto e due anni e mezzo. Sul finire del mese di dicembre del 2018 scopro che mia moglie intrattiene rapporti con un collega di entrambi. Reagisco subito male, ma poi tento di parlarle. Dopo un paio di giorni vedendola arrabbiata mi arrabbio a mia volta rappresentandole che chi dovrebbe essere arrabbiato sono io e non lei. Lei per tutta risposta incomincia ad uscire fuori di testa urlando che la voleva fare finita "con questa farsa". Io rimango basito e mi chiedo dove sia la farsa e di cosa stesse parlando. Da quel momento è stato un crescendo di spiacevoli circostanze. Dopo qualche tentennamento iniziale (circa una settimana) ha cominciato da subito a parlare di amore finito, separazione e ad inveire contro di me accusandomi di non aver fatto il padre, non averla capita, non averla fatta sentire una principessa. Mi è caduto il mondo addosso. La realtà dei fatti è che io ho annullato me stesso per far star bene lei e le mie bimbe. Ho cercato di non farle mancare nulla sacrificando il mio tempo ed i miei spazi. Ma per lei non è stato abbastanza. Ancora oggi continua ad intrattenere una storia con questo collega (storia che viene vissuta alla luce del sole) che è un soggetto di dubbia integrità morale (fuma canne e beve), oltre a non avere alcuna responsabilità familiare e lavorativa (44 anni convivente con genitori anziani).
Mi chiedo cosa possa spingere una persona a preferire una vita diametralmente opposta a quella vissuta fino ad un certo momento e se è possibile vivere senza scrupoli e rimorsi per aver distrutto una famiglia che fino al giorno prima della mia scoperta sembrava essere non affetta da problemi così gravi da giustificare un tale cambiamento. Mia moglie non ha mai messo in discussione i suoi sentimenti verso di me prima di allora ed è stata fisicamente con me fino al giorno prima della mia scoperta. Potrebbe essere un periodo di forte confusione? Una crisi esistenziale? Un disturbo di personalità? Mia moglie ha dieci anni in meno a me (esattamente 35) ed è sempre stata una persona molto impaziente e con un carattere scontroso. Ha sempre cercato di avere ragione nelle discussioni fino a farmi sentire talvolta inadeguato. Negli ultimi anni, soprattutto dopo la nascita della mia secondogenita, ho molto soprasseduto sulle sue maniere (più che mai scontrose) al fine di non alimentare tensioni in casa. Tuttavia l'unico risultato che sono riuscito ad ottenere è quello di essere stato tradito ed abbandonato. Chiedo un vostro parere al riguardo. Grazie