Cosa succede al mio matrimonio?

Inviata da Giusy · 26 set 2019 Terapia di coppia

Buongiorno, scrivo perchè negli ultimi mesi ci sono stati degli accadimenti che hanno stravolto un pò la mia vita. Ho 33 anni, sto insieme a Daniele da 8 anni e mezzo, conviviamo da 7 e da un anno siamo sposati ed abbiamo un bimbo. Ho sempre amato molto mio marito, abbiamo tutto in comune, è il mio migliore amico e confidente, l'unica persona di cui io mi possa fidare ciecamente, mi ama molto e cerca di aiutarmi quanto più possibile, è un uomo fedele e timido. L'unico punto debole della mia storia d'amore è la sessualità, lui è abbastanza inibito, non mi sono mai sentita appagata al 100% ma venendo da anni di storie finite male (dove venivo tradita, non amata, dove ero l'amante inconsapevole) e dove ho sofferto tantissimo, ed avendo difficoltà con le relazioni in generale anche per colpa della mia infanzia ed adolescenza, ho cercato di non dare ascolto a queste mancanze, perchè in fondo mi sono detta, è un uomo meraviglioso, dolce, sensibile, mi ama, non c'è nessun'altro tranne che me, è un papà fantastico, mi rispetta, perchè dovrei fargli notare che a letto c'è qualcosa che non va? Avevo paura di ferirlo, farlo sentire inadeguato, anche perchè lui a differenza mia, prima di me non ha avuto molte esperienze sessuali. Premetto che nell'ultimo anno ci sono stati tanti cambiamenti, ci siamo sposati e quasi in concomitanza ho avuto un bimbo, una bellissima gravidanza che però inaspettatamente mi ha portato ad un parto prematuro, a 31 settimane di gestazione, questo per me è stato destabilizzante e molto doloroso, sognavo un parto in acqua, dolce, in cui avrei potuto abbracciare il mio bimbo e portarlo a casa con me ed invece ho avuto si un parto naturale, ma non ho nemmeno visto mio figlio appena nato, se non dopo 3 ore, mentre era attaccato a mille tubicini e macchine all'interno dell'incubatrice. Dopo tre giorni sono tornata a casa senza di lui e mi sentivo morire, ero vuota, lui non era più dentro di me e nemmeno tra le mie braccia a casa con me. Al quarto giorno poi è arrivata la brutta notizia, mio figlio aveva avuto un' emorragia cerebrale che poteva portare a danni alle gambe ma ovviamente avremmo dovuto aspettare, ci è caduto il mondo addosso, avevo mio marito con me, era agosto e lui era in ferie, ogni giorno eravamo in tin a trovare nostro figlio. Mio marito spesso non piange anche se sta male ed io invece piangevo in continuazione, lui chiedeva a me come stesse nostro figlio, che sensazioni avessi io, e così io mi sono fatta carico di tutto, lo consolavo e mi fingevo ottimista e forte per lui, per tranquillizzarlo visto che lui va in ansia facilmente. In realtà io mi sentivo così fragile, ma non lo davo a vedere. Ad un certo punto lui è dovuto tornare al lavoro ed io continuavo ad andare giornalmente in tin a trovare mio figlio, passavo tutto il giorno lì e tornavo a casa la sera tardi, a volte sono andata via prima, perchè magari mi sentivo giù o non riuscivo ad essere propositiva e non volevo che mio figlio lo sentisse, per cui a malincuore me ne andavo. Ho avuto il terrore che morisse. E' rimasto in tin 46 giorni. Ho avuto indicazioni dai medici sul da farsi per stimolarlo al meglio, e così facevo ogni giorno, in tutti i modi, a volte mi sentivo persa, non abbastanza brava ed avevo paura che i miei sforzi non fossero sufficienti, mi sono annullata completamente, ero solo la mamma di mio figlio, niente di più, mi sono trascurata come donna, fisicamente, ho trascurato mio marito ed il nostro rapporto. Per fortuna ai 6 mesi circa di età di mio figlio, capiamo che non c'è alcun danno cerebrale e che quindi lui è come un qualsiasi altro bimbo, comincio a respirare, e ricomincio pure a lavorare, in un luogo dove da tre anni ogni anno lavoro nei mesi da aprile a luglio. In questo studio ci lavora anche Davide, un uomo di 46 anni che non ho mai preso in considerazione gli anni precedenti, pur avvertendo di piacergli, quest'anno è stato diverso, perchè ho cominciato a non distogliere lo sguardo dal suo, ed il suo sguardo è sempre stato di desiderio nei miei confronti, questo mi ha fatto sentire di nuovo una donna, mi ha fatto sentire desiderabile, nonostante ancora avessi dei kg in più da smaltire dopo la gravidanza. Mi piacciono gli uomini più grandi, anche mio marito ha 7 anni di più, li trovo affascinanti e mi piacciono le attenzioni che mi danno, l'essere galanti, Davide è così, mi dava attenzioni che non avevo più, mi faceva sentire di nuovo bella, faceva apprezzamenti su di me pur non essendo volgare. Così ho cominciato a prendermi di nuovo cura di me, mi vestivo meglio, mi truccavo, ho cominciato a perdere il peso in più, insomma a tornare come prima, e lo facevo per me ma anche per lui, per piacergli ancora di più. Un giorno mentre eravamo da soli mi ha baciata e da lì abbiamo continuato a farlo quando potevamo, mi ha fatto provare delle emozioni che non ricordavo più, quelle del corteggiamento, dell'innamoramento, quando lo vedevo mi faceva venire il batticuore, non vedevo l'ora di poterlo vedere, e devo dire che, nonostante pensassi il contrario, non mi sono sentita in colpa o divorata dal senso di colpa, anche perchè poi abbiamo fatto sesso due volte, e devo dirlo, per me è stato il sesso migliore della mia vita. Lui è sposato ed ha due figli ed anch'io ho la mia famiglia, non credo di essere innamorata di lui, anche perchè non lo conosco così tanto, e anzi su certe cose abbiamo visioni di vita completamente diverse, inoltre la nostra relazione è senza sbocchi, io credo ancora di amare mio marito e non voglio vivere senza di lui, ma Davide mi corteggia e mi fa sentire viva, gli ho detto che per me non è solo sesso perchè sono coinvolta emotivamente e lui mi ha risposto che per lui è lo stesso, vorrei chiudere ma forse non lo voglio fino in fondo perchè comunque lo penso e mi manca, e mi piace quando mi scrive. Quello che è accaduto con Davide, mi ha fatto pensare molto al mio rapporto con mio marito, per cui gli ho parlato a cuore aperto dicendogli che ci sono delle cose su cui lavorare, sulla nostra sessualità in primis perchè voglio sentirmi appagata con mio marito, ma anche perchè ho avuto il dubbio di non amarlo più, forse per delle frasi dette da lui che mi hanno ferita (seppur so che sono frasi dettate dalla stanchezza), il sesso con mio marito è migliorato, tra l'altro abbiamo ricominciato a fare l'amore proprio quando Davide ha cominciato a corteggiarmi, alla fine da questo punto di vista forse è stato terapeutico perchè facevo l'amore con mio marito nonostante mi sentissi con Davide, e persino quando io e Davide lo abbiamo fatto, tornando a casa, ho fatto l'amore anche con mio marito, perchè lo desideravo. Quello che mi destabilizza è il non sapere con certezza cosa provo per mio marito, lo guardo e mi piace, gli voglio bene e credo pure di amarlo, però non mi fa lo stesso effetto di Davide, anche se all'inizio invece era così...forse devo accettare solamente che certe sensazioni si provano all'inizio di una relazione e poi svaniscono, però mi fanno stare così bene che faccio fatica a non volerle più provare. Tra l'altro ho scoperto una parte di me che non avrei mai pensato di avere, fino a qualche mese fa ho sempre pensato che non avrei mai tradito (ed era sempre stato così), anzi ho sempre pensato che chi tradisce è una brutta persona e non va perdonato e vuol dire necessariamente che non ama, ma ora non so più cosa penso, mi sono sentita una brutta persona ma non in colpa, alla fine forse non è tutto nero o bianco come ho sempre pensato. Tra l'altro sto vivendo un periodo in cui sono irrequieta, spesso triste, mi sento sola, con poco aiuto e tante cose da fare e che non riesco a fare del tutto, la mia vita lavorativa è frustrante perché non mi da modo di avere un minimo di stabilità economica e poter far uscire il mio potenziale, mi stufo presto delle cose, a casa mi annoio anche se sto con mio figlio che adoro, vorrei uscire per stare insieme alle persone perché a casa mi deprimo, inoltre ho solo due vere amiche ed abitano lontane, e non avere nessuo vicino mi fa male e mi fa sentire ancora più sola.

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Miglior risposta 28 SET 2019

Gentile Giusy,
lei ha fatto un lungo e dettagliato resoconto di una recente fase della sua vita in cui ha raccontato le sue preoccupazioni per suo figlio, la sua frustrazione per la vita sessuale inappagante con suo marito Daniele e la sua gratificazione sessuale con il suo collega Davide nonchè il tentativo di giustificarsi per il tradimento perpetrato ai danni del primo senza sentirsi apparentemente in colpa.
Ma in tutto questo qual'è la sua domanda?
Vuole forse dagli psicologi delle conferme alla giustificazione del suo comportamento?
In realtà il malessere che lei esprime nell'ultima parte della sua mail dimostra che sa di avere sbagliato ed è in crisi sul da farsi.
Il suggerimento è di avvalersi di un percorso di psicoterapia per trovare il modo di riparare questo errore e ritrovare benessere e tranquillità personale e familiare .
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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