Tra psicoanalisi e psicoterapia che differenza c'è?

Buonasera Peter, la risposta alla sua domanda è: nessuna. La Psicoanalisi è una delle tante (pur essendo stata la prima strutturata ed organizzata) psicoterapie con un orientamento teorico ed epistemologico proprio. Quando dovrà scegliere il professionista che la aiuterà dovrà decidere tra uno con armamentario psicoanalitico o cognitivo o bioenergetico o sistemico o strategico o umanistico, etc. etc. Non è che esiste la Psicoanalisi e poi altre modalità terapeutiche. Basta che, da solo, si informi sulle caratteristiche di ognuna delle teorie e scelga quella che, comunque da "profano teoretico", le sembri quella più adatta a lei. Ma poi la questione non è finita: in quanto, più della scelta della teoria, ancora più importante è la scelta del professionista. Esso dovrà (dovrebbe) sentirlo come accogliente, accudente, protettivo, etc. L'ambiente clinico (il famoso setting, che comprende anche la relazione terapeutica) dovrebbe essere percepito come privato, che non può essere invaso da intrusioni esterne e "speciale" per lei. Infine, rispetto ai sintomi di cui ha accennato, non importano molto in sè: qualunque teoria ha il proprio modo di affrontare quei specifici sintomi ed utilizzarli come possibilità di conoscenza della sua modalità di funzionamento emotiva e di come si pone ed "entra" nel mondo.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Dunque, Peter, le psicoterapie sono focalizzate sul sintomo. Sul qui e ora.
Vi sono molteplici metodologie. La scelta tra le varie possibilità dipende dal quadro dei disturbi. O almeno dovrebbe essere così.
Dal canto suo la psicoanalisi non si cura del sintomo. Considera il sintomo quale rappresentazione mascherata ( psichica e/o somatica, con tutte le varianti intermedie ) del conflito inconscio. Quando il o i conflitti inconsci sono stati analizzati ( spiegare cosa si intende per analizzati richiede uno spazio maggiore di quanto sia possibile qui ) semplicemente il/i sintomi non hanno più ragione di essere, e scompaiono.
Cordiali saluti. Dr. Marco Tartari, Asti

Caro Peter..
la psicoterapia e' un insieme di tecniche per alleviare o eliminare in modo definitivo le sofferenze emotive, e quindi di riflesso fisiche come le Sue, della persona.
I farmaci alleviano subito le sofferenze, ma in genere, finito l'effetto, ricomincia il problema.
La psicoanalisi e' una delle prime psicoterapie, nata nell'800, un tempo in cui non esisteva il concetto di scienza sperimentale condotta su gruppi di controllo, e basata sulle personali convinzioni di un ristretto numero di persone, tra cui il famoso Freud.
Dagli anni 70 in poi del XX secolo scorso si e' iniziato a studiare sperimentalmente l'efficacia delle tecniche e, anche grazie alle conoscenze sulla mente che nell'800erano sconosciute, sono nate nuove psicoterapie che permettono un netto miglioramento duraturo dei sintomi in tempi estremamente brevi rispetto agli anni ed anni della psicoanalisi.

Gentile Peter,
in seguito seguito alla legge 56 del 1989 si definisce psicoterapeuta un professionista laureato in Psicologia o Medicina e specializzato presso una scuola di psicoterapia riconosciuta dal MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) di durata quadriennale. Lo psicoanalista è uno psicoterapeuta specializzato in una delle tipologie di psicoterapia esistenti, la psicoanalisi può considerarsi un tipo di psicoterapia, ma la psicoterapia non è necessariamente ed esclusivamente psicoanalisi. Rispetto all'efficacia essa dipende necessariamente dalla relazione terapeutica che si instaura tra paziente e terapeuta.
Le problematiche da lei riportate segnalano una difficoltà ad assimilare ed espellere certi elementi. Attraverso lo stomaco ad esempio possiamo esprimere problematiche che non sono state digerite come idee o situazioni rifiutate, ritenute ingiuste e che creano sofferenza o che magari mandano in collera. Allo stesso modo la stitichezza potrebbe rappresentare una tendenza a trattenere l'aggressività. Le origine di tali blocchi sono certamente da ricercare all'interno di un percorso psicoterapico di tipo psicoanalitico (psicoterapia psicoanalitica o psicoanalisi).
Un caro saluto
Dott.ssa Damia Simona Bragalini
Psicologo Psicoterapeuta Gruppoanalista Milano

Gentile Peter
cerco di rispondere alla sua domanda che è semplice e,nello stesso tempo, difficile da rispondere.
Allora con il termine "Psicoterapia" si intende la cura della psiche; quindi si definisce come “psicoterapia una cura, fondata sulla parola e sull rapporto tra paziente e terapeuta.
Il termine “psico” è l’oggetto della terapia, il termine “terapia” la cura esercitata dal terapeuta, il termine “terapeuta”, colui che esercita la professione del curante, cioè di colui che è “al servizio”, “servitore del paziente”, nella ricerca del suo benessere psichico. Sullivan H. (1954) la descrive come “uno scambio verbale tra due individui in cui uno dei due è indicato come un esperto (terapeuta) e l’altro (paziente) come una persona in cerca d’ aiuto”; entrambi lavorano assieme per identificare i problemi caratteristici della vita del paziente con la speranza di ottenere un miglioramento e/o una modifica del disequilibrio psicologico" (la spegazione è tratta dal sito della Società psicoanalitica italiana).
Detto questo dobbiamo anche dire che esistono molte psicoterapie ciascuna con una sua teoria di base per spiegare come funziona la mente.
La psicoanalisi è una forma di psicoterapia che si basa su concetti specifici (ad esempio, la psicoanalisi ritiene che la mente dell’essere umano abbia anche un livello inconscio) e da questa teoria derivano uno o più metodi d’intervento (l’analisi sul lettino, la psicoterapia psicoanalitica faccia a faccia una volta a settimana), tutti con l’obiettivo generale di accrescere il benessere attraverso lo sblocco dei problemi.
Ogni psicoterapia funziona e adempie a specifici aspetti nella crescita della persona.
Bisogna però anche considerare che i diversi approcci terapeutici hanno un impatto più o meno positivo rispetto a determinate problematiche.
Inoltre possono prevedere maggior numero di incontri rispetto al tipo di orientamento psicoterapico prescelto.
Quini non possiamo parlare di una psicoterapia più o meno efficace di un'altra, in quanto l'efficacia dipenderà dal tipo di problema presentato dal paziente e dalla scelta del tipo di orientamento più idoneo a curarlo.
Un altro fattore importantissimo ai fini del buon esito della cura è la motivazione del paziente e il fatto che si riesca ad instaurare un rapporto col terapeuta di affidamento e di fiducia; tale rapporto collaborativo è chiamato "alleanza terapeutica".
Inoltre questa "alleanza terapeutica" è della massima importanza forse ancora di più del tipo di orientamento psicoterapico scelto.
Possiamo dire che se non si realizza l' "alleanza terapeutica" non si realizza la terapia.
Dopo questa breve e molto sintetica spiegazione teorica (occorre dire che, per rispondere alla sua domanda in modo esauriente, caro Peter, bisognerebbe scrivere un libro intero), pensando al suo disturbo di cui ci parla, essendo di carattere psicosomatico, un primo approccio al problema potrebbe avvenire tramite una forma di psicoterapia autogena con apprendimento di tecniche di rilassamento ed in particolare Training Autogen di J H. Shultz, anche integrato
con un approccio analitico.
Purtroppo il problema di cui ci parla si trascina da lungo tempo e quindi anche il percorso psicoterapico non è detto che possa essere brevissimo.
Comunque sia, con l'utilizzo di una buona tecnica di distensione, alcuni risultati potrebbero vedersi anche in tempi brevi.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
Ps. il mio specifico orientamento riguarda la Psicoterapia Autogena e Psicoterapie a breve termine.

Buongiorno Peter,

Diversi sono gli approcci psicoterapeutici presenti oggi nel panorama complesso e variegato della psicoterapi : tra le psicoterapie è presente anche la psicoanalisi.

Diversi sono gli approcci teorici di riferimento: ci sono psicoterapeuti
sistemici relazionali; cognitivi comportamentali; quelli appartenenti alla scuola della gestalt; psicodinamici tra cui si differenzia la psicoanalisi freudiana, lacaniana, adleriana etc. per adulti e adolescenti etc etc

Come vede il panorama è complesso: io ho una formazione psicodinamica lacanaiana, ma uso nella mia pratica clinica struementi relazionali sistemici e sono formata in EMDR.

Le ultime ricerche sostengono che nella pratica clinica non esistono differenze sostanziali tra i diversi approcci; è l'incontro con il signolo psicoterapeuta che fa la differenza.
Molti psicoterapeuti (dei diversi approcci sopra descritti) si stanno formando e specializzando in una nuova tecnica di psicoterapia EMDR (desensibilizzazione e rielaborazione dei traumi tramite il movimento oculare) che risulta particolarmente efficace nel superamento di disagi di ordine psicologico che hanno una origine stressante.
Le chiedo.
Cosa è accaduto 23 anni, all'insorgenza di questi malesseri fisici?
ha vissuto qualche evento critico e destabilizzante?

A partire dall'individuazione di un evento stressante, è possibile, attraverso l'EMDR, affrontare e superare il disagio psico fisico che Lei denuncia in questa lettera.

Provi a informarsi sul sito nazionale dell'associazione e individui uno psicoterapeuta specializzato in EMDR della zona dove abita.

In bocca al lupo!

Dott.ssa Cristina Fumi
psicologa-psicoterapeuta
Milano

Gentile Peter,
psicoterapia è un termine generico che indica diversi tipi di terapia, svolti da uno psicologo o medico, che hanno anche un diploma post laurea conseguito presso una scuola di specializzazione.
Le terapie possono essere di diversi tipi che si rifanno a fondamenti teorici assai differenti: psicoanalitico, cognitivo-comportamentale, psicodrammatico, bioenergetico, neuropsicologico ecc
Dunque la psicoanalisi è uno tra i rami della psicoterapia. Anche all'interno della psicoanalisi vi sono molti rami diversi, che si ispirano, partendo dal padre della psicoanalisi, Freud, ad allievi o studiosi successivi (spesso suoi allievi) che hanno interpretato o continuato il suo lavoro: Jung, Klein, Winnicott, Lacan ecc
Orientarsi in un'eventuale scelta non è facile.
La psicoanalisi ha comunque elementi in comune: il sintomo non è solo da eliminare ma dice qualcosa del soggetto, utilizza la parola come mezzo terapeutico, utilizza i sogni, i lapsus, gli atti mancati ecc
La psicoanalisi lacaniana, nello specifica, prende in considerazione la parola del soggetto in quanto parlante, poiché è attraverso la parola che il passato ed eventuali prospettive future si veicolano. Questo tenendo conto del soggetto e del punto centrale del sintomo, anch'esso assolutamente soggettivo e unico nel suo modo di presentarsi.
Se il suo problema è la somatizzazione potrebbe rivolgersi ad un analista lacaniano. La psicoanalisi lacaniana si interessa ai sintomi del corpo poiché, se si manifesta nel corpo, qualcosa non passa attraverso la parola...

Per ulteriori chiarimenti sono a disposizione.

Un caro saluto
Dott.ssa Fornari Daniela

Gentile Peter,
La differenza è puramente terminologica, nel senso che la psicoanalisi è anch'essa una psicoterapia, cambia l'orientamento teorico e pratico ma son tutte psiterapie. La scelta dell'indirizzo è dettata dalle esigenze dell'utente, in base anche alla necessità di una durata più o meno breve dell'intervento. Nel suo caso le chiedo: cosa l'ha portato a darsi questa diagnosi ( somatizzare)? Ha fatto degli accertamenti medici prima, in modo da eliminare tutte le possibili cause organiche? Se no proceda prima in questo senso, poi qualora necessiti di una psicoterapia si rivolga a un professionista che la indirizzi a un percorso quanto più possibile vicino alle sue esigenze. Con l'augurio di esserle stata d'aiuto le lascio un caro saluto e qualora avesse bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Di Rosa Raffaella
Psicologa clinica e dell'età evolutiva, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale a Villaricca (Napoli).