Derealizzazione o crisi esistenziale?
Potreste spiegarmi la differenza tra derealizzazione e disagio esistenziale? Premetto che sono in psicoanalisi da un anno quasi e dopo aver affrontato in maniera eccellente un problema affettivo e il controllo dei miei impulsi rispettivamente a quest'ultimo, come la gelosia, la morbosità, il bisogno di annullarmi nell'altro, è sorto un nuovo disagio. È probabile che dovendo esaminare la mia intera vita per capire come uscire da questo problema di natura affettiva io abbia elasticizzato troppo la mia mente a tal punto che da quando non ho più legami affettivi morbosi, quest'ultima ha continuato a lavorare, ad analizzare, fino a rendere ossessivi certi pensieri. Era da troppi anni che non avevo la mente libera, che non ero più io, ma ero un tutt'uno con qualcun'altro. Per cui ora non è più concentrata su determinate persone ed è libera di vagare da un pensiero profondo fino ad arrivare a quello più assurdo. Quando ti rendi conto di non avere più dei riferimenti stabili, perdi la meta e anche la mente ha perso una meta. Sento tanto vuoto e smarrimento. E a volte trovo difficoltà a spiegare questo alla psicologa! Per questo mi rivolgo qui. Vedo il mondo in maniera strana, ho dei sentimenti, ho delle motivazioni, degli obiettivi, ho ancora delle persone su cui contare, ma dentro di me mi chiedo se tutto ciò abbia un senso. Parlo con gli amici, con la mia famiglia e mi chiedo, pur riuscendo a sorridere e a cercare di rimanere concentrato sul mio lavoro e sulle mie attività, continuo ad interrogarmi sul senso di tutto questo, come se siamo tutti dei pupazzi che fanno cose in automatico ma privi di significato. A volte penso che questa realtà sia frutto della mia immaginazione. Ho paura che ciò possa contaminare il mio rapporto con la psicologa a cui tengo parecchio, perché è molto attenta e rincuorante solo che poi finita la seduta penso: perché mai questa persona dovrebbe spendere del tempo per me? analizzarmi? per riuscire a star bene? E che senso ha star bene? La paura che l'altro mi parli in automatico ma in realtà io non esisto nella mente di questa persona, come se fosse un robot, c'è una mancanza troppo troppo profonda di fiducia nei rapporti umani quasi da mettere in dubbio la loro esistenza. Devo interrogarmi su tutto. Spesso tutto ciò sfocia in panico e ansia. Ciò che vorrei capire è questa differenza tra derealizzazione e crisi esistenziale! La derealizzazione ha anche una sfaccettatura esistenzialista, ma ha tanti altri particolari che io non ho...io non ho vista annebbiata o roba simile, corpo leggero etc etc. Tutte le sensazioni fisiche della derealizzazione al momento sono assenti, sono prevalentemente sensazioni psicologiche. Mi frega anche il fatto che leggo troppo su internet. Spero di ricevere una vostra risposta!