Sono diventato troppo duro?

Inviata da unoqualunque · 30 gen 2024 Autorealizzazione e orientamento personale

Buonasera, sono un uomo di 48 anni, giovanile e dinamico, un buon lavoro alle spalle. Sposato da 20 anni, tre figli che vanno tra i 10 e i 18 anni. Lavoro molto e nonostante questo spesso cucino per tutti apranzo, nonstante la mia pausa lavorativa me lo consenta a malapena. Circa 4 anni fa la mia relazione inizia a scricchiolare, almeno questa è la percezione che ho iniziato ad avere. Mia moglie inizia negarsi di fronte alle mie iniziative, iniziative che lei ha sempre preso raramente ( 3/4 volte l'anno ) e i rifiuti si intensificano nel tempo per iniziare a raggiungere un'intensità importante dal febbraio dello scorso anno. Tra prima di febbraio e dopo, in due o tre occasioni, dopo i suoi rifiuti le dico che non la cercherò. Inizio ad avere dubbi sulla sua fedeltà, inizio a notare che non porta più la fede ( dice che le sta stretta e non ha tempo per andare ad allargarla )e al suo posto un solitario che le avevo regalato, inizia a pubblicare post ambigui su ( quello che ci vedo io, sulla reciprocità, sul notare chi è felice di vederti felice e tante altre cose del genere ). Da circa metà luglio dello scorso anno i rifiuti sono totali e le mie frustrazioni iniziano a diventare insopportabili e comincio ad accusare il colpo in modo molto pesante facendomi mille problemi e diecimila domande ogni volta che mi viene in mente di approcciarla. I primi di Ottobre all'ennesimo rifiuto scrivo la parola basta. Dopo una decina di giorni la affronto e le comunico che sto seriamente pensando se voler rimanere ancora con lei o meno, le spiego ciò che mi ha fatto veramente male, i rifiuti insieme alle mancate "buonanotte" ai mancati baci della buonanotte, e a tutta una serie di comportamenti che mi hanno fatto crescere un disagio molto forte. Mi risponde che lei la notte vuole dormire che vorrà sempre dormire la notte, le spiego che con tre figli e il lavoro di entrambi probabilmente inizia ad essere l'unico momento della giornata in cui possiamo stare vicini fisicamente. La mattina seguente il suo account facebook è disattivato ( mi spiegherà dopo averle chiesto il motivo, che non voleva più social in quanto io nei miemi momenti buoi pubblicavo molti stati su whatsapp relativi a canzoni che effettivamente potevano sembrare amibui e che in sostanza lei si preoccupava del pensiero della sua parentela ) Iniziamo la terapia di coppia , dove pare che nessuno vada incontro all'altro fino a quando decido di vedere se il periodo natalizio può essere occasione ci un ravvicinamento sentito. Provo a organizzare una mattina in una spa a cui segue un suo rifiuto, passo delle serate con i figli sul divano ma lei, con la scusa che il film non le piace, non viene mai a stare vicino a me/noi. Litighiamo a causa del fatto inaspettatamente devo andare a lavorare il 23 mattina, momento in cui lei aveva previsto di andare a fare i regali di natale. In segno di distensione le faccio un regalo, non contraccambiato. Tiro le somme, il periodo natalizio è stato un fallimento sotto ogni aspetto, nessun segnale di voler stemperare il clima "ostile". Io mano a mano che è passato il tempo mi sono sentito cambiato, più freddo e distaccato. Qualche giorno fa le comunico che credo che un periodo separati potrebbe farci bene, quantomeno per renderci conto se effettivamente potermmo mancarci, mi incalza e le dico che si, voglio la separazione. Il giorno dopo mi chiede di pensarci e restare insieme per il bene dei figli almeno per qualche mese, le dico che ci penso ma che non deve avere false illusioni. Mi sta spiazzando completamente perchè ora sembra essersi resa conto di cosa sta perdendo e si sta comportando in modo diametralmente opposto, baci, abbracci, ecc. ecc..
Non riesco proprio a capire, ho perso la fiducia perchè ho il terrore di ritornare come prima e di stare a perdere tempo e sono portato ad andare dritto per la mia strada senza farmi intenerire, perchè il mio basta oramai è maturato. Mi viene solo il dubbio se in nome dell'affetto che provo per lei, e non so più se chiamarlo amore, faccia bene a concederle questa ultima opportunità che ripeto non sarei portato a darle.

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