Sono depressa ma voglio continuare l'università

Innanzitutto valuterei il reale desiderio nella scelta degli studi, se di reale interesse. Poi valuterei un percorso di psicoterapia da affiancare a quello farmacologico.

Buongiorno Gioia,

innanzitutto vorrei complimentarmi per la tenacia e la forza che dimostra nel voler andare avanti e cercare nuove strade per superare la grande fatica della depressione e soddisfare bisogni e desideri!
Come ha suggerito la collega, in caso non lo stia già facendo, potrebbe giovare di un sostegno psicologico e psicoterapeutico in affiancamento al trattamento farmacologico; probabilmente i farmaci tengono a bada i sintomi, ma se il problema persiste da molto anni magari ci sono degli schemi, delle ripetizioni dentro cui è "incastrata" e che non le permettono di usufruire della stabilità, anche lieve, che i farmaci le danno.
Inoltre le chiedo se ha valutato con lo specialista che l'ha in cura di modificare la terapia farmacologica: non tutti rispondiamo allo stesso modo alle diverse molecole possibili per la cura degli stati depressivi, magari potrebbe giovare di un tipo di principio attivo differente!

Un caro saluto e un grande in bocca al lupo

dott.ssa Sara Kastl

Salve Gioia, penso sia giunto il momento di prendersi cura di lei... da troppi anni si volta dall'altra parte senza guardare la sua sofferenza.
Gioia ha bisogno di prendersi cura di lei curare la sue ferite e iniziare a vivere...
Pensi a questo e... se vorrebbe questo, inizi un percorso di psicoterapia che la aiuti a prendere consapevolezza di cosa non ha " funzionato" e come "aggiustare" il tiro.
Un caro saluto.
Dott.ssa Antonella Minutella.

Cara Gioia,
Deve essere frustrante non riuscire a proseguire con il tuo percorso di studi.
Sia la depressione che i farmaci che prendono possono agire sulle aree cerebrali depurate alla memorizzazione e al recupero delle informazioni. Ti consiglio di rivedere la terapia farmacologica (se secondo lo psichiatra si può fare), curare molto l’alimentazione, praticate attività fisica e affiancare il tutto a una buona psicoterapia
Un saluto
Cristina Dordolo