Dire ai miei che lascio l'università

Inviata da Ale · 2 feb 2024 Terapia familiare

Salve a tutti.
Sono iscritta al secondo anno di medicina. Ho messo il massimo impegno per entrare a medicina al primo tentativo, dopo che l'anno prima avevo provato a fare un'altra facoltà ma non mi sono trovata bene.
Ho dato tutti gli esami del primo anno eccetto 1. Ho preso il massimo dei voti ad un esame in cui il 50% o anche più delle persone viene bocciata e il resto prende max 25. Insomma il mio percorso universitario apparentemente stava andando bene. Ho avuto un crollo psicologico già l'anno scorso dopo la prima sessione, dovuto al fatto che avevo chiuso la mia precedente relazione e che vivevo come un'ansia continua il percorso universitario ma poi dopo un paio di mesi mi sono ripresa e ho dato poi due mesi nei mesi successivi. A dicembre ho avuto un nuovo crollo dovuto ad alcune parole del mio ragazzo che, in seguito alla mia scelta di rimandare quell'ultimo esame del primo anno, mi ha detto che così non avrei finito l'università o l'avrei finita in 12 anni. Da lì è iniziata una crisi di coppia durata praticamente due mesi e da poco ci siamo riappacificati credo definitivamente. Mi sono sentita molto ferita, soprattutto perché la scelta di rimandare l'esame era dovuta a molti fattori ovvero il fatto che ero stata impegnata con vari progetti universitari, mia madre ha avuto problemi di salute, ho dedicato molto tempo alla mia nuova relazione. Inoltre dico per completezza che ho problemi di salute mentale da 3 anni ma non ho mai seguito una terapia farmacologica continua, perché non mi fidavo del terapeuta e oltretutto non mi veniva mai formulata una diagnosi. Solo appunto da dicembre mi sono decisa di cercare un nuovo psichiatra e pare che ne ho trovato uno valido che perlomeno mi ha formulato delle diagnosi chiare: doc, disturbo depressivo ricorrente e disturbo da discontrollo degli impulsi (soffro di dermatofagia grave). Inoltre io sono una persona che pensa davvero troppo, pessimista, negativa. Il motivo per cui ho iniziato medicina era per diventare psichiatra e aiutare persone che si trovassero in situazioni simili alla mia. Inoltre ho già fatto due percorsi terapeutici uno di indirizzo psicoanalitico e uno di terapia breve strategica. Al momento non sto seguendo un percorso psicologico perché non voglio pesare sui miei e se vorrò farlo in futuro vorrei pagarmelo da sola e farlo durare il tempo necessario, senza però sentirmi in colpa di pesare sui miei. Il motivo per cui sinceramente ho pensato di lasciare l'università è che mi vivo male e sempre con ansia il percorso, non ho fatto amicizie vere, ogni volta che studio mi distruggo le mani fino a sanguinare, sono sempre di cattivo umore o isterica prima di un esame e inoltre anche la mia iniziale voglia di fare la psichiatra un po' è venuta meno considerando la marea di "professionisti" senza professionalità alcuna che ho incontrato e in generale il sistema psichiatrico che non funziona in Italia. Il mio ragazzo mi dice che con le mie idee, la mia storia personale, con l'impegno che riverso nello studio potrei aiutare tante persone e diventare anche la migliore psichiatra d'Italia. Io anche ci credevo a queste parole. Ad oggi però sto cercando di uscire un po' dagli schemi imposti per cui è necessario fare per forza l'università per sentirsi realizzati e ho deciso di non voler continuare almeno per ora. Rimando la rinuncia agli studi a settembre, tanto non ho da pagare tasse per questo anno. Sono stata le scorse settimane a pensare cosa altro potrei fare come mestiere e tra varie idee che ho avuto quella che più mi entusiasma è quella di fare l'agente immobiliare e/o interior designer. Diciamo questa è una cosa "frivola" (anche se frivola non è ma indispensabile per quasi chiunque che cerca casa) che però mi è sempre piaciuta. Mi piacciono le case e l'interior design. Lo trovo un lavoro più gioioso di fare la psichiatra. Ho detto che è una cosa frivola perchè oggettivamente fare il medico e farlo bene è un mestiere in cui sicuramente c'è una causa più nobile ma dopotutto ogni mestiere ha una propria utilità.
Faccio ancora un po' fatica a lasciare andare il percorso in cui avevo creduto tanto, ero già pronta a fare la specializzazione a Trieste, volevo lavorare solamente nel sistema sanitario pubblico. Insomma avevo le idee molto chiare. Si può dire che fossi un'idealista? Volevo diventare il nuovo Franco Basaglia probabilmente.
Quando uno ha programmato tutto questo ma poi si rende conto di viversela male è difficile lasciare andare anche se credo che sia la cosa giusta da fare.
Ancora non ho detto nulla ai miei e temo la loro reazione. So che per come sono fatti non mi obbligherebbero a continuare ma comunque penso che mi direbbero di pensarci bene, considerando tutto l'impegno che ho dimostrato finora e poi penso rimarrebbero inizialmente dispiaciuti e spiazzati perché sembrava che le volte andassero bene.
La mia idea per ora è quella di fare il corso per diventare agente immobiliare e poi vorrei fare più avanti un corso privato di 4 mesi di interior design che mi pagherei da sola. Ho anche visto che esistono dei corsi accademici triennali di interior design ma sono solamente privati e il costo è molto elevato. Ho pensato che sarebbe bello unire il ruolo di agente immobiliare con quello di interior designer e magari più avanti aprire un agenzia mia.
Le uniche università pubbliche che ci sono di interior design sono a Firenze e Milano ma sinceramente non me la sento di andare e oltretutto visto come mi sono vissuta questo percorso, anche se magari il percorso di interior design è meno stressante di studiare medicina e più pratico con laboratori, ho ansia che possa andare male e non vorrei rilasciare un percorso. Inoltre sento l'esigenza di andare a lavorare sia per garantirmi una buona salute mentale, pagandomi da sola le sedute, e poi mi piacerebbe iniziare a risparmiare e comprarmi una casa tra qualche anno col mio ragazzo, che studia medicina e non vorrei sinceramente fare un mutuo ma preferirei comprarla all'asta o comunque senza mutuo se riesco.
Vorrei qualche suggerimento se possibile su come affrontare in modo saggio questa scelta e il parlare con i miei. Vi ringrazio molto.

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