Lasciare l'università a 5 esami dalla laurea?

Inviata da Cdm · 15 set 2020

Sono ormai arrivata alle porte della conclusione del 3 anno fuori corso. È stato un percorso lungo e travagliato e il rapporto con l'università è sempre stato complicato. La scelta dell'università, in particolare della facoltà che frequento non è stata dettata da me, ma dai miei, ho sempre desiderato fare un altro percorso a livello accademico ma per mia madre la facoltà che volevo frequentare era inutile e troppo lontana, e poi pensava che sarei andata bene e che fosse nelle mie corde la facoltà che lei aveva scelto. Mi sono lasciata influenzare e già dal primo anno ho avuto problemi perché avevo capito che quella facoltà non faceva per me, sostenendo un solo esame in tutto l'anno. Poi gli esami si sono iniziati ad accumulare, poi ho iniziato a stare male e ad avere attacchi di panico per ogni esame o a studiare, impegnarmi e segnare le date degli appelli per poi non presentarmi per paura di non farcela poiché, nonostante continuavo a dirmi che questa non è la facoltà per me volevo comunque essere brava ed eccellere per dimostrare ai miei che ce l'avevo fatta. Ogni anno, ciclicamente, cercavo in tutti i modi di dire a mia madre che volevo lasciare: scherzando, parlando seriamente, piangendo ma lei se n'è sempre uscita dicendo che oramai ero arrivata alla fine e sarebbe stato un peccato non continuare. Poi sono seguiti 2 anni in cui non ho dato nemmeno un esame e mentivo ai miei. Poi mi sono ripresa, in 10 mesi ho dato 7 dei 12 esami che mi erano rimasti. Ed ora eccomi qui, a 5 esami dalla laurea e tesi a metà di nuovo in crisi poiché ieri sono stata bocciata e sono stata anche sgridata dal professore davanti a tutti, mi sono sentita un fallimento perché avevo studiato, mi ero impegnata, ero anche arrivata a trovare un obiettivo a cui mirare con questa laurea ma ora ogni aspettativa mi si è di nuovo distrutta. Non so che fare, tutti mi dicono di mollare e vorrei tanto perché questo percorso è simile ad una relazione tossica per me, ci sto male, sono depressa e demotivata ma, d'altra parte, non voglio essere un fallimento più di quanto già non sia e mi mancano pochi esami ormai, ho quasi battuto i miei demoni e posso dimostrare a me stessa di avercela fatta. Ma ho deluso me stessa, ho deluso i miei, ho deluso le aspettative e gli obiettivi cui puntavo ma sono arrivata al limite della sopportazione. Non ho vissuto la vita universitaria come andrebbe vissuta. Ma ci sono sempre ma ovunque e non so quale scelta sarebbe la più giusta e la più ponderata. Non riesco a visualizzare cosa penserei se lasciassi: sarebbe una liberazione o mi porterei questo peso dietro per tutta la vita?

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Miglior risposta 15 SET 2020

Cara Cdm,
Ho letto con attenzione tutto ciò che hai scritto e sei stata chiarissima. È evidente che in questi anni hai vissuto un conflitto che talvolta hai somatizzato ed è esploso in attacchi di panico tipici in questi casi. Tuttavia hai dimostrato di aver avuto tutte le risorse interiori per ben affrontare situazioni difficili che hai descritto fino ad arrivare in dirittura d'arrivo alla laurea che seppur "scelta" da tua madre stai portando a termine.
Ti consiglio vivamente di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per percorrere l'ultimo tratto di questa strada intrapresa che non preclude in seguito di inseguire un altro sogno, il tuo per poi decidere con serenità cosa sarà meglio per la tua vita. Ritengo personalmente che mai nulla nella vita è tempo sprecato, ma tutto è esperienza che ci forma sia emotivamente che cognitiva ente e ti accorgerai, se vorrai seguire un percorso psicoterapeutico, quanto sia stato utile ciò che hai vissuto e come puoi sfruttare il tempo passato per affrontare al meglio il presente.
A presto
Dott.ssa Daniela Calabrese psicoterapeuta Roma e online

Studio Psicologia Calabrese Psicologo a Roma

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15 SET 2020

Buonasera, la scelta più ponderata sarebbe quella di portare a conclusione il percorso di studi universitario.
Interrompere a cinque esami dalla laurea non avrebbe molto senso.
Ma se questa spinta ad interrompere, non conseguendo la laurea, costituisse (anche) un attacco a sua madre?
Questo e molti altri aspetti andrebbero valutati all'interno di un percorso di supporto psicologico
Dott. Masucci A.

Dott. Armando Masucci Psicologo a Avellino

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