Non so come continuare ad andare avanti
Buonasera. Ho iniziato ad avere problemi di ansia all'inizio della mia adolescenza, è stato come un qualcosa sbucato fuori dal nulla, anche se col senno di poi ho realizzato che il contesto famigliare non è stato dei migliori. Nei primi momenti era soltanto un provare del disagio in certe situazioni come ad esempio ritrovarmi in spazi chiusi ed affollati, tipo a scuola. Però con il passare del tempo il disagio aumentava fino al punto da iniziarmi a sentire male fisicamente, mi sentivo oppressa e mi mancava l'aria, delle volte mi sentivo un peso sul petto. Ho iniziato a smettere di frequentare posti chiusi come il cinema, il teatro ecc. Dopo un po' ho cominciato ad evitare anche i luoghi affollati ma all'aperto. Ho perso molte amicizie perché non capivano il mio disagio, cercavano con insistenza a portarmi in questi posti e la loro insistenza mi faceva stare ancora più male. Telefonate o messaggi insistenti hanno iniziato a mettermi disagio. La mia scuola mi indirizzò verso degli psicologi, ma mi sono sentita dire che il mio problema fosse un'estrema timidezza, non mi sono mai sentita presa sul serio così dopo qualche incontro smettevo di andarci. Qualcuno in famiglia faceva dei commenti al riguardo tipo "è uscita pazza", "ma allora sei scema che vai dallo psicologo" ecc. So che non dovrei considerarli ma mi hanno fatta stare male quelle parole, mi hanno fatta sentire come qualcosa di anormale. Sono riuscita a diplomarmi in un indirizzo che avevo iniziato ad odiare e finalmente mi sono sentita un po' più leggera. Volevo il mio riscatto, volevo tornare ad essere quella di prima. Quella che voleva fare tante cose nella vita, che aveva tanti sogni, tanta voglia di vivere il mondo. Eppure così non è stato, continuo a sentirmi a disagio. Ormai sono 7 anni che sto così e non so nemmeno quale sia il mio problema. Non ho più sogni o aspirazioni. Non ho più voglia di niente, è già troppo se la mattina trovo la voglia e la forza di alzarmi dal letto. Certi giorni non mi va di mangiare e mi limito a sgranocchiare qualche biscotto. Ogni volta che devo uscire mi sento male solo al pensiero, quando sto fuori mi sento osservata, giudicata, mi sento mancare l'aria. Evito in qualsiasi modo luoghi affollati. Cerco sempre di uscire in orari dove so che non ci sia troppa gente in giro. Nell'ultimo periodo ho ricominciato ad avere problemi a dormire la notte, come alle superiori. Mi sento divorata dai miei pensieri e sono sempre sul punto di scoppiare a piangere se inizio a pensare alla mia vita. Credevo che col diploma sarei riuscita a chiudere quel capitolo della mia vita ma forse sono stata troppo ingenua. L'anno dopo ho provato a fare qualche lavoretto, ma dopo un po' mi hanno sempre rimandata a casa. "E' evidente che non sei adatta per lavorare a contatto con i clienti". Mi sono poi iscritta all'Università dei miei sogni e ne sono felicissima. Non ho fatto amicizia con nessuno e in realtà non mi va nemmeno di farmi nuove amicizie, se dovesse capitare ben venga ma non sono lì per quello. La facoltà mi piace un sacco, i corsi sono bellissimi. Però in questa prima sessione sono riuscita a dare solo un esame, sono felicissima del voto nonostante la mia consapevolezza di aver fatto schifo, l'ansia mi ha mandata in tilt durante l'esame. Però questa sessione è stata un fallimento. Non riuscivo a studiare. Mi mettevo sui libri e mentre leggevo le parole avevo in testa mille pensieri, "tanto non lo passo", "ma quanto sono stupida", "oh no non sto capendo niente". Non mi ricordo mai nulla ma non credevo questa cosa potesse accadere anche nello studio. Purtroppo poche persone mi hanno supportata in famiglia riguardo l'università e le ho pure deluse. Non voglio lasciare l'università ma forse sarebbe meglio per tutti se lo facessi. Sto pensando di ritornare da uno psicologo, così ne ho parlato con un parente, mi sono sentita dire che non ne ho bisogno, ci sono rimasta male. Non so più che fare. Sono stanca, vorrei solo essere come tutti gli altri. Mi sento un fallimento, una fallita. Non ne posso più di tutto questo. Mi sento spaesata e lasciata indietro da tutti. Non so che devo fare della mia vita. Mi scuso se ho scritto troppo.