Separazione e difficoltà della coppia genitoriale

Inviata da Rosa · 27 gen 2023 Terapia familiare

Salve dopo 9 mesi di terapia di coppia che non ci ha portato al lieto fine, ho deciso io di separarmi dal padre di mio figlio. Da quando lui è uscito di casa, ormai passati già 6 mesi, lui si rifiuta di rivolgermi parola: davanti al bambino mi volta le spalle e neanche mi saluta. Alle mie molteplici richieste di seppellire l’ascia di guerra, neanche risponde. L’unica risposta ricevuta dice che il suo silenzio e’ rivolto solo a me e non al mio figlio, per la mia scelta e che devo “ rispettare il suo silenzio per trovare la mia serenità”. Io trovo minacciata solo la serenità di nostro figlio di 9 anni che vede i suoi genitori che non rivolgono parola. Come devo comportarmi con il bambino? Come spiegare che il padre non mi vuole rivolgere parola ?

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Miglior risposta 28 GEN 2023

Spieghi al bambino che è un periodo particolare perché la chiusura di un rapporto importante ha bisogno di molto tempo per trovare una nuova armonia. Spieghi che il papà gli vuole comunque bene e che con un po' di pazienza le cose andranno a posto.
Poi chieda a suo marito di sforzarsi di fare l'adulto.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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30 GEN 2023

Gentile Rosa,
mi sembra di capire che la decisione di separarsi da suo marito e quella probabilmente precedente di interrompere la terapia di coppia sia stata una sua iniziativa non condivisa o approvata dal/dalla terapeuta che vi aveva in carico come coppia.
Pertanto ritengo prematura e inappropriata questa sua decisione anche perchè ovviamente la serenità del vostro bambino non dipende soltanto dal fatto che il suo ormai ex-marito non voglia parlarle bensì dalla perdita complessiva dell'armonia familiare.
D'altra parte con la separazione legale le modalità possibili di frequentazione dei coniugi separati col figlio o coi figli sono regolamentate dalla sentenza giudiziale.
Comunque, se la sua decisione rimarrà irrevocabile, al bambino può spiegare che vi erano grosse incomprensioni tra lei e il papà, che il tentativo di risolverle non è andato a buon fine per cui è rimasta amarezza e rabbia reciproca ma che lui avrà sempre l'attenzione e l'affetto di entrambi singolarmente dato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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30 GEN 2023

Cara Rosa,
i figli imparano tanto dalla relazione che lega i genitori: intimità, fiducia, rispetto. Utilizzano questa relazione come un modello di amore da interiorizzare e riproporre all'esterno. E' molto importante, tuttavia, che entrino in contatto con dei "filtri": ci sono cose, della relazione tra mamma e papà, che sono solo di mamma e papà e in cui lui non ha e non può avere uno spazio. Sono confini importanti su cui lavorare, che contribuiranno all'individuazione del ragazzo nel periodo adolescenziale.
Questo lavoro richiesto ai genitori, diventa più complesso nel caso di una separazione: ci saranno tutta una serie di nuovi vissuti - rancore, rabbia, tristezza - che è fondamentale rimangano all'interno della coppia genitoriale. Se, infatti, non è più possibile parlare di relazione intima di coppia, e quindi di partner, lei e il suo ex-compagno rimarrete per sempre genitori.
Ciò su cui è fondamentale lavorare a questo punto, è lasciare all'esterno della relazione con suo figlio le sue emozioni legate al comportamento del suo ex compagno e lavorare, invece, con lui su un fronte comune sull'educazione e la crescita del bambino.
Riguardo la sua domanda, ovvero come comportarsi con il bambino, mi sento di dirle semplicemente di aguzzare i suoi sensi di mamma e intervenire esclusivamente nel momento in cui non dovesse sentire il suo bambino sereno: se, infatti, il padre riesce a mettere da parte i suoi rancori per lui e con lui - e non per lei e con lei - e contribuire quindi alla crescita serena e sana di vostro figlio, va bene così.
Mi sento di consigliarle, infine, un percorso di supporto psicologico individuale: la terapia di coppia ha sicuramente contribuito a sbloccare una situazione spiacevole, tuttavia non protegge sempre da quelle che sono le emozioni reali che si sperimentano nel mentre di una separazione. Dedicarsi uno spazio dove sentire le sue emozioni in sicurezza, senza il timore che queste possano condizionare il suo bambino, sarebbe molto importante per superare questo periodo di difficoltà.
Spero di esserle stata di aiuto,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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30 GEN 2023

Cara Rosa,

è innanzitutto necessario che il suo ex marito capisca che viene prima la salute psicologica di vostro figlio della vostra. Questo perchè lo avete messo al mondo e lui non può niente delle vostre difficoltà. Provate a dirvi proprio queste cose quando vi vedete, ovviamente non di fronte a lui. Se il suo ex non demorde, provi a scrivergli una lettera dove lo porta a ragionare su queste tematiche.
Anteponga sempre l'equilibrio del piccolo, e suo padre alla fine probabilmente capirà. Se non avete un riscontro, provate a frequentare la terapia di coppia anche solamente per chiarire questo punto.
Avete del lavoro da fare. Quando non ci si ama più le cose sono comunque difficili.
Fatemi cortesemente sapere cosa avete scelto di fare.
Colgo l'occasione per augurarvi un buon 2023.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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30 GEN 2023

Cara Rosa,
i figli imparano tanto dalla relazione che lega i genitori: intimità, fiducia, rispetto. Utilizzano questa relazione come un modello di amore da interiorizzare e riproporre all'esterno. E' molto importante, tuttavia, che entrino in contatto con dei "filtri": ci sono cose, della relazione tra mamma e papà, che sono solo di mamma e papà e in cui lui non ha e non può avere uno spazio. Sono confini importanti su cui lavorare, che contribuiranno all'individuazione del ragazzo nel periodo adolescenziale.
Questo lavoro richiesto ai genitori, diventa più complesso nel caso di una separazione: ci saranno tutta una serie di nuovi vissuti - rancore, rabbia, tristezza - che è fondamentale rimangano all'interno della coppia genitoriale. Se, infatti, non è più possibile parlare di relazione intima di coppia, e quindi di partner, lei e il suo ex-compagno rimarrete per sempre genitori.
Ciò su cui è fondamentale lavorare a questo punto, è lasciare all'esterno della relazione con suo figlio le sue emozioni legate al comportamento del suo ex compagno e lavorare, invece, con lui su un fronte comune sull'educazione e la crescita del bambino.
Riguardo la sua domanda, ovvero come comportarsi con il bambino, mi sento di dirle semplicemente di aguzzare i suoi sensi di mamma e intervenire esclusivamente nel momento in cui non dovesse sentire il suo bambino sereno: se, infatti, il padre riesce a mettere da parte i suoi rancori per lui e con lui - e non per lei e con lei - e contribuire quindi alla crescita serena e sana di vostro figlio, va bene così.
Mi sento di consigliarle, infine, un percorso di supporto psicologico individuale: la terapia di coppia ha sicuramente contribuito a sbloccare una situazione spiacevole, tuttavia non protegge sempre da quelle che sono le emozioni reali che si sperimentano nel mentre di una separazione. Dedicarsi uno spazio dove sentire le sue emozioni in sicurezza, senza il timore che queste possano condizionare il suo bambino, sarebbe molto importante per superare questo periodo di difficoltà.
Spero di esserle stata di aiuto,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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30 GEN 2023

Cara Rosa,
i figli imparano tanto dalla relazione che lega i genitori: intimità, fiducia, rispetto. Utilizzano questa relazione come un modello di amore da interiorizzare e riproporre all'esterno. E' molto importante, tuttavia, che entrino in contatto con dei "filtri": ci sono cose, della relazione tra mamma e papà, che sono solo di mamma e papà e in cui lui non ha e non può avere uno spazio. Sono confini importanti su cui lavorare, che contribuiranno all'individuazione del ragazzo nel periodo adolescenziale.
Questo lavoro richiesto ai genitori, diventa più complesso nel caso di una separazione: ci saranno tutta una serie di nuovi vissuti - rancore, rabbia, tristezza - che è fondamentale rimangano all'interno della coppia genitoriale. Se, infatti, non è più possibile parlare di relazione intima di coppia, e quindi di partner, lei e il suo ex-compagno rimarrete per sempre genitori.
Ciò su cui è fondamentale lavorare a questo punto, è lasciare all'esterno della relazione con suo figlio le sue emozioni legate al comportamento del suo ex compagno e lavorare, invece, con lui su un fronte comune sull'educazione e la crescita del bambino.
Riguardo la sua domanda, ovvero come comportarsi con il bambino, mi sento di dirle semplicemente di aguzzare i suoi sensi di mamma e intervenire esclusivamente nel momento in cui non dovesse sentire il suo bambino sereno: se, infatti, il padre riesce a mettere da parte i suoi rancori per lui e con lui - e non per lei e con lei - e contribuire quindi alla crescita serena e sana di vostro figlio, va bene così.
Mi sento di consigliarle, infine, un percorso di supporto psicologico individuale: la terapia di coppia ha sicuramente contribuito a sbloccare una situazione spiacevole, tuttavia non protegge sempre da quelle che sono le emozioni reali che si sperimentano nel mentre di una separazione. Dedicarsi uno spazio dove sentire le sue emozioni in sicurezza, senza il timore che queste possano condizionare il suo bambino, sarebbe molto importante per superare questo periodo di difficoltà.
Spero di esserle stata di aiuto,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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29 GEN 2023

Buonasera Rosa,
le separazioni sono sempre difficili soprattutto per i figli.
adesso tutto è cambiato compreso il rapporto tra lei ed il suo ex marito.
parli apertamente con suo figlio e attenda che anche il suo ex faccia il suo percorso personale
per arrivare a ciò a cui lei è arrivata prima.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico

Dott Giuseppe D'Amico Psicologo a Palermo

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28 GEN 2023

Buonasera signora
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Per analizzare, meglio la situazione
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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28 GEN 2023

Buon pomeriggio. È importante che il padre sia sereno col bambino e che il bambino sia sereno col padre, quando è con lui. Concordo con il mostrargli che siete in buoni rapporti e con la tua volontà di renderli tali. Se il piccolo dovesse chiedere perché il papà non ti parla, puoi spiegargli che non è colpa sua, né tua, ma che, forse, vive un periodo un po' triste, come può capitare a chiunque. Rendere il rapporto tra i genitori più sereno è, comunque, fondamentale per il benessere psicofisico di un bambino, che deve sentirsi amato da entrambi e che deve guardare alla separazione come ad un evento che ha reso più serena la vita dei genitori, che continuano ad essere amici e che non smetteranno mai di essere lì per lui. Spero di esserti stata utile. Un abbraccio.

Giuliana Gaeta Psicologo a Roma

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28 GEN 2023

Gentile Rosa,
un bambino di 9 anni è bene in grado di comprendere che i suoi genitori hanno litigato, e credo che dopo nove mesi di terapia di coppia gli abbiate già comunicato questo anche in virtù del suo allontanamento da casa da diversi mesi. L'aspetto meravigliosi dei bambini dell'età di suo figlio è che sono molto percettivi, comprendono molto bene le sensazioni , e sono anche in grado di dar voce a queste sensazioni ponendo domande a volte spiazzanti per gli adulti che non se le aspettano. Il suggerimento è quello di non mentire, ma di dare le spiegazioni in base a quanto in questo momento sia in grado di comprendere, e al suo crescere, aumentare il livello di dettaglio delle informazioni, anche all'evolversi della vostra situazione di separazione.
Se sentisse la necessità di un supporto diretto, non esiti a chiedere una consulenza ad un terapeuta per farsi sostenere e consigliare al meglio nella specificità della sua situazione.
Resto a sua disposizione per qualsiasi domanda o curiosità. Cordialmente, le auguro buona giornata
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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28 GEN 2023

Gentile Rosa,
Suo figlio ha manifestato emozioni spiacevoli verso il comportamento del padre o lei desidera spiegarglielo per paura che lui possa costruirsi un'opinione sbagliata della situazione?
E' importante in primis comprendere questa differenza per poter capire come spiegare a suo figlio la situazione ed, ovviamente, è bene distinguere le differenze tra coppia coniugale e coppia genitoriale. Chiaramente una coppia coniugale può avere un destino non necessariamente eterno, mentre una coppia genitoriale è, in qualche modo, per sempre.
Le suggerisco di affrontare i suoi dubbi con un professionista, per chiarirli, ma soprattutto per trovare insieme delle strategie utili ad affrontare questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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28 GEN 2023

Buongiorno Rosa,
L’aspetto più complicato, dopo una separazione, è riuscire a comprendere che la coppia coniugale è diversa dalla coppia genitoriale: voi entrambi rimarrete, seppur non più in coppia, sempre genitori di vostro figlio. Ed è importante che anche il bambino riesca a comprendere che voi come genitori ci sarete sempre.
Comprendo la sua preoccupazione per la serenità di vostro figlio, mi chiedo però, come mai ritiene importante comunicare e spiegare al bambino che voi genitori, al momento, non vi parlate? Se il rapporto padre-figlio non viene intaccato.

Dott.ssa Francesca Belli Psicologo a Milano

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28 GEN 2023

Rosa,
cara sento di volerti restituire una profonda vicinanza rispetto alla difficile situazione emotiva che stai affrontando. Comprendo bene che questa tensione si estende non solo alla donna che prende atto di una frattura nel proprio percorso esistenziale, ma anche alla rilettura nel ruolo di moglie e necessariamente di madre. Il comportamento reattivo del tuo ex marito veicola il fatto che chiaramente non ha elaborato e mentalizzato la fine della vostra relazione ma, come ben intuisci anche tu questo rancore non deve essere iniettato al piccolo che necessita di avere chiavi di lettura della situazione.
Credo che confrontarti e consigliarti con uno specialista sia una scelta saggia; nella dimensione intima e autentica della relazione terapeutica potrai prenderti cura di questa ferita personale, attivando le risorse che Rosa come donna e mamma ha in sè.
Io resto quì, a te disponibile anche online.
Ti abbraccio forte.
Dott.ssa G. Clarissa

Dott.ssa Clarissa Guercioni Psicologo a San Benedetto del Tronto

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