la nostra storia è ad un bivio
Buongiorno, sono una donna di 45 anni che da un anno e mezzo ha iniziato una bellissima storia d'amore con un uomo sposato (in fase di separazione già da due anni) e con due figli quasi adolescenti. Premetto che ci conoscevamo al tempo del liceo e che ci siamo rincontrati per caso... due chiacchere sulla mia vita e sulla sua, riprendiamo i contatti, ci rivediamo e a poco a poco tra noi scatta qualcosa di magico... tante cose in comune, tanta sofferenza di entrambe e difficoltà passate e anche tanti progetti futuri compatibili e simili. Ci siamo innamorati. Io sono una donna che ha vissuto tante difficoltà durante la crescita, mancanze basilari di amore e protezione dal nucleo genitoriale... ho molte insicurezze, ma sono anche molto forte (vivo da sola da quando avevo 21 anni).. ho anche tanto bisogno di affetto e condivisione, e nel momento che sono parte integrante di una coppia, quindi innamorata del mio compagno, chiedo molto, ma do anche molto. Sono forte e fragile allo stesso tempo! Dopo la prima fase del "tutto stupendo" ovviamente il nostro rapporto si è trasformato, andava bene, ma io ora comincio a non sentirmi più serena per alcuni fattori. Il mio compagno attualmente ha difficoltà ad accordarsi con la ex (che è ancora moglie) sul tempo e i giorni da dedicare ai loro figli, sulla separazione che sembra non riuscire a concretizzarsi!! (prima cosa da accettare da parte mia) Lui purtroppo tende spesso, e lo ha fatto da subito, a non raccontarmi molto delle loro difficoltà di confronto sui figli, in realtà non conosco proprio il loro attuale rapporto.. lui dice che si relazionano molto poco, ma io ho intuito che lei lo contatta non so bene per cosa, per esempio gli chiede di risolvere problematiche che riguardano la casa in cui lei vive e che prima era coniugale, e lui la asseconda molto. Lei non si è riaccompagnata, credo. Io sapevo e so che questa donna ci sarà sempre tra di noi, è la madre dei figli, e so che il mio compagno giustamente vuole arrivare ad avere con lei un rapporto stabile e sereno. (seconda cosa da accettare) Il problema vero è che io non mi sento più serena e sicura in questo limbo, tante cose da mandare giù della sua vita ora e in futuro, in più sicuramente non mi sento inclusa, anche se da estranea, mi piaccia o no e piaccia a lui o no, il loro rapporto di ora e futuro lo dovrò vivere anche io e il non sapere nulla mi tarla da un pò! Spiego che il mio compagno è molto introverso, non si apre per niente... da un pò di tempo ha capito come la penso io su certe questioni di ingerenza della ex, quindi si è chiuso ancor di più e omette di raccontarmi gli eventi che riguardano la sua gestione dei figli con la madre. Abbiamo due caratteri completamente diversi e due modi di affrontare le difficoltà quasi opposte, io sono un bulldozer in attivo, lui è più attendista. Ultimamente spesso ci scontriamo su questa cosa, la mia insicurezza, il fatto di non accettare che lui non mi racconti, non si confidi con me, perchè è più facile... e invece io sto lavorando su di me per accettare questo nuovo nucleo...no, non è per niente facile nemmeno per me... aggiungiamo anche questo? Tra un pò ho paura di rovinare la mia stima su di lui, la mia fiducia purtroppo è già minata. Lui è troppo fragile (almeno a me sembra) io non ho la forza, ne la capacità di abbozzare e comprendere sempre... fare la forte per entrambi intendo... devo fare i conti anche con le mie paure, le mie insicurezze e i miei egoismi! Ultimamente solo scontri e rinfacci. Vorrei tanto riuscire almeno a fare la mia parte in modo da dimezzare la rabbia/paura. Sono io che sto scappando da un rapporto forse troppo impegnativo anche per il futuro? Sono io che vedo mostri pericolosi o la mia difficoltà è comprensibile? A volte mi dico che ho tanti problemi su cui lavorare ancora tutti miei.... lui anche secondo me (tante volte gli ho consigliato un percorso terapeutico per affrontare la separazione)... stare insieme in questo nuovo e difficile progetto forse è stato troppo... non abbiamo saputo valutare, non siamo riusciti ad instaurare una buona comunicazione, ci sono dubbi, insicurezze, paure di entrambi che non ci permettono più di dialogare con amore...ed è un peccato grande, sono molto triste per questo.... Non so che fare e non so come farlo! Grazie infinite a chi mi darà uno spunto di comprensione più lucido e competente. Rossana