Salve, ho un dubbio amletico che mi assale.
Panorama: io cinque anni in meno di lei (io sopra di poco ai 40). Io con una precedente storia di 22 anni (!!!!), lei con una storia sentimentale molto tormentata e due figli da due padri diversi (uno fuori casa, l'altro adolescente in casa). Lei frequentatrice assidua di psicologi causa problemi antichi e difficoltà di relazione con famigliari. Io molto restio alla pratica. Ognuno di noi con la propria casa, anche perché io non volevo creare turbolenze nella vita del figlio, proprio nella fase adolescenziale. Detto ciò, non mi addentro oltre per privacy e per non tediare troppo. Comunque, iniziamo il rapporto 4 anni fa...il primo anno lei aveva una psicologa, il nostro rapporto con qualche inciampo andava bene ma lei aveva problemi con i famigliari più stretti e con se stessa. Poi cambia la terapeuta per uno psicologo pare specialista in coppie (ma secondo me, di più in figli). Comunque, da li, piano piano cominciano i problemi: tutto quello che faccio è "giusto e normale", tutto quello che non faccio è un problema esistenziale. E parlo di cose tipo whatsapp pomeridiano, verbalizzazione affettiva, e robe cosi...insomma, per ogni cavolata era un vietnam... Ora, subodorando qualcosa, diversi mesi fa mi sono recato da questo "psicologo" per farmi conoscere, perché magari le tinte con cui mi aveva dipinto la mia compagna (ora ex) erano un po troppo fosche e lui, non conoscendomi, poteva remarmi contro...Comunque, 50 minuti di chiacchere sul più e sul meno, su come io vedo la vita ed i rapporti interpersonali e poi via, tanti auguri. Dopo 4 mesi, il crollo definitivo. Quello che più mi ha impressionato e che lei stessa, durante uno scambio di messaggi (perché cosi si è staccata) mi ha detto che PROPRIO LUI aveva (da tempo) detto che lei doveva chiudere con me.
Quindi, e per concludere, è cosi bizzarra l'idea che, per qualche motivo (contro transfert mal gestito, incapacità, malafede per non perdere il cliente ed i 60 o 120 euro settimanali IN NEROOOO!!!!) io cercassi di fare il mio massimo (con tutti gli errori del caso) mentre lui, tutte le settimane, le infilava l'idea che fossi io la causa di tutti i suoi problemi interpersonali e con se stessa ?
Perchè è veramente incredibile ciò che è successo....
Aspetto vostre interpretazioni.
Grazie
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12 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile lettore,
lei è proprio sicuro che il suo rapporto con quella signora andava a gonfie vele ed è finito solo perchè lo psicologo l'ha convinta che era la cosa giusta da fare? Scusi che interesse aveva lo psicologo per fare questa cosa? Se mai poteva avere interesse a proporre una terapia di coppia, cosa che non ha fatto.
E perchè poi lei è andato da questo psicologo per "farsi conoscere" invece di chiedere dei consigli su come fare per migliorare il rapporto con la signora se era questo che voleva? E chi le assicura che la signora abbia detto la verità nel voler chiudere la storia con lei e non sia stato piuttosto, questo, un modo per evitare battibecchi e polemiche?
Forse lei, accanendosi contro questo collega ha sfogato solo la sua rabbia conseguente alla frustrazione di essere stato lasciato.
Un cordiale saluto.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
14 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Innanzitutto ringrazio coloro che hanno risposto.
Confermo che la mia ex compagna ha affermato (per iscritto): "ti sta su che XXXXX (nome psicologo) abbia detto basta con te", che secondo me significa "imporre" la separazione (manco consiglia, qualcosa di più, vista la nota sudditanza psichica tra paziente e terapeuta). L'idea suggerita dal dott. Fiore che la mia ex abbia inventato l'episodio solo per tagliare il discorso, mi pare un attimo "arzigogolata...", Era un po psicotica, ma cosi saremmo al parossistico.
A mio parere, visto che tra la mia ex è una bellissima donna (più matura di me, ma molto affascinante) e che ha sempre subito la figura della madre ed idealizzato quella del padre, credo che lei abbia subito un transfert di tipo paterno, e lui non abbia sapute resistere a questa posizione di "salvatore" e di "protezione". Non penso di peggio (che pure succede molto di frequente), ma temo sia accaduta una cosa del genere.
Mi domando poi come possa uno psicologo serio determinare ciò senza avere voluto, ad ogni costo, conoscere l'altra parte in causa.
Non mi è mai stato detto che tale psicologo volesse affrontare un "percorso di coppia", anzi l'unica volta che IO (su stimolo della mia EX, in verità) ho deciso di andare, egli ha imposto di vederci singolarmente, proprio 4 mesi prima della rottura totale.
Confermo inoltre che NON FA FATTURA, il ché dovrebbe dare un segno dell'etica sociale del soggetto in questione, almeno io credo.
Detto questo, proprio per rispondere al dott. Fiore, non è che tutto andasse a gonfie vele...se lei andava cosi di frequente dallo psicologo, qualche problema evidentemente lo aveva ed io, con tutta sicurezza (assoluta), ho compiuto diversi errori comportamentali. Ma vorrei pure vedere che cosi non fosse...siamo innanzitutto umani.
Vedete dottori, quello che davvero non vorrei è che tutto fosse stato disintegrato solo per l'incapacità (nel caso migliore) di una persona che ha preso in mano qualcosa di più grande di lui e che, nonostante questo, non si è ritirato (sai com'è, 120 euro alla settimana IN NERO, non è che fanno schifo specie quando è da pochi anni che si è aperto uno studio....)
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Grazie per la tua valutazione!
13 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Anonimo
non che non voglia crederle ma l'idea che uno psicologo consigli una mossa piuttosto che un'altra mi sembra alquanto strano. Credo sia più probabile che la sua ex abbia travisato una domanda del tipo: "Ha mai pensato di lasciare il suo compagno?", che ha il solo scopo di sondare le fantasie del paziente sulla separazione.
Spesso alcuni pazienti si aggrappano alle parole degli psicologi e le usano a loro piacimento per de-responsabilizzarsi ed evitare l'angoscia del "definirsi" come persone innanzitutto dinanzi a se stessi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Stefania D'Antuono
13 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Anonimo,
mi auguro di cuore che lo psicologo non abbia commesso il grande errore di suggerire o dire alla sua ex compagna di concludere il vostro rapporto, perchè questo per l'appunto sarebbe una grave irregolarità deontologica.
Ipotizzando per un attimo che l'abbia fatto, mi domando comunque quanto la sua ex investisse nel vostro rapporto, in quanto è molto triste pensare che si decida in base ai consigli di terze persone.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Annalisa Caretti
13 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Un chiarimento rispetto la mia risposta che, il metodo t9 o simile, ha cambiato alcune parole:
1) per fare o non fare intendevo che il collega abbia detto oppure no di lasciare Anonimo
2) più avanti volevo intendere che la partner si è fatta, forse, troppo influenzare dal collega e non la parola che esce fuori
3) nelle ultime righe intendevo parole magiche e non quello che è uscito fuori al loro posto.
Per il resto, la mia risposta mi sembra abbastanza capibile, in tutti i sensi.
Dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta Costruttivista Postrazionalista-Roma.
13 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Anonimo, capisco che i colleghi (anche io sono un terapeuta psicologo) debbano e siano costretti dal codice deontologico, a difendere i colleghi. Anche io dovrei fare così, ma conosco la mia categoria e, come in ogni lavoro, ci solo le mele marce. Tuttavia, non conoscendo cosa dica la campana del collega direttamente, non mi esprimo né che l'abbia fatto (ci sono colleghi inesperti, diciamo, che lo fanno, è inutile essere ipocriti) né che non l'abbia fatto. Dico solo che, a mio parere, avete sbagliato sicuramente voi due per motivi diversi: Anonimo si è fatto condizionare dai riportino della partner e quest'ultima si è fatta (probabilmente, anche per la sua grande esperienza con gli psicologi) inglese are, almeno emotivamente, dal collega. Il collega ha sbagliato primo nel non fare fattura (ma qui mi devo fidare di Anonimo, quindi non posso giudicare il collega) e poi nel non inviare ad altri colleghi una situazione che, almeno a me, sarebbe apparsa compromessa.
Da ultimo gli psicologi o medici psicoterapeuti, parlo in generale, fanno errori come tutti, e per questo non ci si può aspettare che abbiano sempre risposte, condotte, parole mega che, etc., sempre giuste.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedeschi,
Psicologo/Psicoterapeuta Costruttivista Postrazionalista-Roma
12 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro anonimo,
che sia stato lo psicologo a consigliare la separazione é piuttosto strano.
Un professionista dovrebbe dovrebbe far giungere a tale conclusione il proprio paziente dopo un percorso, solo se la conclusione é un desiderio del paziente.
É però possibile che le parole dello psicologo possano essere state fraintese, a volte capita, si chiede qualcosa e il paziente interpreta le parole del terapeuta a Suo piacimento.
Non ci sono elementi per affermare che sia stato lo psicologo a consigliare di lasciaLa.
Forse dovrebbe analizzare gli elementi della Vostra storia per comprendere cosa sia andar storto.