Come faccio a liberarmi dal senso di colpa e farmene una ragione

Inviata da Giovanni M · 18 dic 2020

Mi ha lasciato e non vuole più sentirmi
Scrivo per avere una vostra opinione sulla mia storia.Da circa 1 mese sono stato lasciato dalla mia ragazza dopo una storia di 4 anni. Ho 35 anni e lei 31,il primo periodo come sempre il nostro rapporto era fantastico,nonostante avessi notato una sua certa gelosia, che all inzio mi faceva anche piacere.. io venivo da una storia di 9 anni e ho conosciuto lei dopo 6 mesi. Mi è subito piaciuta sotto ogni aspetto, soprattutto fisicamente. Corteggiarla e fare i fidanzatini mi rendeva strafelice e piano piano mi dimostrava ogni giorno il suo amore.Passati 2 anni, vuole che io vada a vivere da lei, un particolare da non sottovalutare, una trifamiliare con sopra la madre e a fianco sua sorella con suo cognato, un cognato a cui lei è molto legata dato che lei perse il padre a 15 anni ed è sempre stato visto come punto di riferimento. Io cerco subito di farmi aprezzare da tutti e con lei iniziamo ae arredare casa,parliamo d matrimonio, di progetti futuri, mi sembrq un sognoLei si laurea e io sono entusiasta dei suoi progetti, viviamo sempre insieme ma piano piano inizia a pensare molto allo studio e a realizzarsi, sembra che io venga dopo,ogni tanto ha degli sbalzi d umore e io inizio a non capire dovuti a che cosa, scopro che odia se io metto dei like sinceri sui social senza nessun fine,una foto, in fondo parliamo solo d like, ma lei pensa che io sia sempre in cerca d altro, nonostante dimostri ogni giorno d tutto per lei,noto che si tiene tutto dentro e cmq gli dico che non c è niente d male. Nel frattempo noto anche che con il cognato fanno discorsi molto classisti e che non hanno nulla a che fare con me, gran lavoratore e istruttore d nuoto,pronto a fare 1000 ore per portar a casa un tozzo d pane. In casa, collaboro, compro, arredo e investo molto, lei sembrq felice ma un giorno nella scelta d una cucina, mi ribadisce davanti a mia madre che quella è casa sua e che in fondo sceglieva come piaceva a lei, mia madr3 la riprende e le fa notare che se vogliam le cose insieme questi discorsi non possono esistere, alche io inizio a non sentirmi più a casa, ma come se fossi sempre un ospite, mi faccio andar bene tutto insomma, ma in fondo la amo e spero maturi. Un giorno dopo una litigata molto accesa esco d casa per evitare d continuare a litigare, torno la sera e trovo lei e la madre che mi aspettano, la madre prende la parola e mi fa una ramanzina dicendomi che io non posso minacciare d andar via ogni volta che litighiamo perché procuravo nella figlia una violenza psicologica, rimango basito, in fondo l ho fatto solo per non continuare a litigare e risolvere dopo con più calma ma ciò che mi da alla testa é il fatto che abbia messo in mezzo la madre anziché risolver le nostre cose tra noi come tutte le coppie del mondo. Da quel giorno ancora una volta mi piego per paura d perderla e assecondo tutto, andiamo d nuovo d accordo, pochi litigi, ma noto che lei è molto disordinata, non bada molto alla casa mentre io cerco d far tutto, soprattutto perché venivo da una precedente convivenza con una donna più grande, le insegno molte cose, cucinare, far lavatrici insomma saper convivere assieme, lei però vede questo mio modo come quasi un senso d opressione, per lei esiste lo studio, il resto viene sempre dopo,questa cosa inizia a pesarmi, la sua immaturità che quando non vivevamo assieme adoravo perché mi dava leggerezza, inizia a pesarmi. Io voglio fare una famiglia e lei parla sempre più di pensar a collaborare con professori e fare tirocini, da un lato sono contento, ma dall altro vorrei anche più comprensione verso di me e che facesse le cose senza farmele pesare e senza che le vengano chieste, ma solo perché sente d farle, in casa credo funzioni cosi.Arriviamo al dunque, mia madre che lavorava all università gli chiede spesso che progetti d vita avesse e lei risponde sempre vaga, quasi stizzita, per paura che mia madre si voglia far i fatti suoi, ma sapete come sono le madri, magari danno consigli con il cuore, e per il bene dei giovani. Da quel giorno la mia ex inizia a non nutrire molta simpatia verso mia madre, lo noto durante una cena con i suoi parenti, dove la mia ex critica mia madre per aver fatto notare che un arredo in casa nostra non fosse d suo gusto e che ce ne avrebbe regalato un altro, anche qui non sopportai il fatto che avesse messo in piazza le nostre cose, soprattutto davanti ai suoi parenti, lasciai perdere ancora, ma glielo feci notare. Lasciai perder anche un suo msg inviato per sbaglio a me dove diceva brutte cose su mia madre, che non l aprezzava e che la chiamava solo quando io non ero in sua presenza per controllarla,pensai come potesse amare me se non amava la mia famiglia.Nel frattempo la sua gelosia non si placa, in questi ultimi mesi, litighiamo un po spesso, lei è un po nervosa, penso per il suo studio, ma non lo merito, visto il mio cercar d farla star sempre bene, glielo faccio notare, e lei mi ripete che é il suo lavoro e che deve farlo per il suo futuro, la parola noi viene sempre meno, vedo che ha sempre meno pazienza e non andiamo molto d accordo. Dopo una brutta litigata vuole mandarmi via d casa, mi dice che mi avrebbe ridato tutti i miei soldi e mi avrebb3 lasciato, io in preda alla disperazione quasi in lacrime gli dico d ripensarci, ovviamente sbagliando, forse dovevo far un passo indietro e risolvere magari allontanandoci un po.Ma 1 mese fa commetto una leggerezza, lei scopre che io ho avevo una chat aperta con una mia collega, una chat anche abbastanza spinta, non so cosa mi è preso, ma ho sbagliato e mai l avrei tradita, per me era solo una chat, e nulla più, ma credo avrebbe dato fastidio anche me, Il giorno mi chiama e mi dice d andar a casa sua con un tranello, io ignaro d tutto, trovo lei, la sorella e il cognato che mi aspettano, me ne dicono d ogni, avevano letto tutto violando la mia privacy, mi buttano fuori d casa lanciandomi le mie cose, sono distrutto e mi sento solo in colpa, scopro che lei mi controllava da 5 mesi, ovviamente non aveva mai trovato nulla perché non c era nulla se non il giorno che commisi questa leggerezza,ma non mi capacito del fatto che la cosa non sia rimasta tra noi e mi abbia umiliato cosi. .Scopro che lei 4 mesi fa confido', a un amica in comune durante la cena del mio compleanno dopo un litigio futile, che se continuavo cosi mi avrebbe ridato i soldi investiti nella sua casa e mi avrebbe cacciato, io ovviamente non sapevo nulla, anche perché lei aveva cmq i suoi momenti d dolcezza, insomma credo cercasse un pretesto per troncare con me, e per questo iniziò a controllare le mie chat.Non sopporto di non aver ancora avuto un confronto con lei, mi è rimasto in testa solo il mio errore e soprattutto il fatto che anche questa volta ha gestito tutto con la sua famiglia e non con me, mi ha umiliato davanti a loro, nonostante abbia fatto un errore grave e che credo dopo 4 anni dovessimo risolver io e lei, a prescindere da come sarebbe andata, io ho perdonato tanti suoi errori perché la amo e lei al primo errore mi ha liquidato,forse non aveva il coraggio di dirmi che non mi amava più e che aveva altri Obbiettivi nella vita, aspettando un mio passo falso.Non la sento più da 1 mese, sono distrutto dopo aver investito tanto, lei non vuole più saperne d me e ha chiuso i ponti con tutto ciò che riguarda me, gli ho mandato una mail per scusarmi del mio errore, ma nulla, non vuole più sentirmi e vedermi, nessun confronto nulla, come se 4 anni non siano mai esistiti.. non so che fare, non c credo e penso che l errore che ho fatto sia stato quello che ha mandato all aria tutto.

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Miglior risposta 19 DIC 2020

Caro Giovanni, si percepisce tutto il Suo sconforto e dispiace tanto saperLa in questo momento. In una coppia é molto importante trovare un equilibrio fatto di punti d'incontro e compromessi che facciano star bene entrambi. A me sembra che abbia il piú delle volte aderito ai bisogni della Sua compagna, senza tener conto dei Suoi. E in una relazione é molto importante tenere una propria autenticità per avvicinarsi all'altro, affinché le necessità dell'uno e dell'altra siano comprensibili ad entrambi. Capisco quanto possa essere difficile lasciar andare una figura significativa, ma é molto importante che Lei metta al primo posto se stesso, per investire su ciò che realmente Le porterà il vero benessere, che in questi anni sembra che non abbia realmente vissuto accanto a questa persona, che ha sempre perdonato, ma che non Le é mai venuta incontro nelle vostre scelte importanti, come invece é fondamentale per un rapporto stabile nel tempo.
Si dia tempo per riorganizzarsi e ridefinirsi puntando a ciò che possa farLe bene. Ami se stesso e si dia la possibilità di cercare ciò che La arricchisce, e che aggiunge valore al Suo già presente valore personale, oltre che armonia e serenità.
Le auguro buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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21 DIC 2020

Caro Giovanni,
mi spiace molto per questa situazione do grande sofferenza per lei. Dalle sue parole ho percepito il dolore che sente.
Investire in una relazione -non solo economicamente, ma anche emotivamente- è alla base della progettualità di coppia.
Stando al suo racconto, sembra che la sua ex compagna non avesse le idee molto chiare sui suoi progetti (personali e di coppia), tanto che ha spesso coinvolto nella gestione delle vostre questioni terze persone. Anche il troncare una relazione stabile di anni con così tanta determinazione mi fanno pensare in tal senso.
Continua a rimuginare sull'errore perché è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma forse sarebbe meglio per lei iniziare a guardare la situazione da un altro punto di vista e vagliare effettivamente punti di forza e di debolezza di entrambi.
Le consiglio di contattare un professionista, dei colloqui psicologici potrebbero esserle di grande aiuto.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Federica Beglini

Dott.ssa Federica Beglini Psicologo a Milano

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19 DIC 2020

Caro Giovanni,
Hai scritto una lettera molto lunga e dettagliata in cui spieghi molto accuratamente tutti i passaggi che hanno portato alla fine della tua relazione, eppure concludi con la sensazione che questa storia d'amore sia finita a causa di un tuo banale errore...
Sembra che il tuo senso di responsabilità, che ha contraddistinto tutto il tuo racconto, ti si ritorca contro anche nel prenderti la colpa della conclusione di questo rapporto. Ma in un rapporto si è in due.
Capisco lo sconforto che deriva dal senso di fallimento, è terribile pensare di aver investito tanto e aver perso un sogno, ma le nostre esperienze ci lasciano sempre qualcosa, un mattoncino in più che forma la nostra identità. Forse ora è ancora presto per capire, ma a volte la saggezza sta nel lasciare andare qualcosa che in fondo al cuore sentivamo non ci facesse bene e tu sembri raccontare questo.
Gli antichi greci utilizzavano il termine Pantha Rei (tutto scorre) per indicare che le cose sono in continuo divenire oltre il nostro controllo. Così, non si può entrare due volte nello stesso fiume perché esso scorre e la seconda volta sarà un fiume diverso da quello di prima.
Non è possibile per te ritrovare il fiume dove prima ti bagnavi, oggi esso è un fiume diverso, puoi scegliere se bagnarti in esso per come è ora o proseguire e provare a rifocillarti altrove.
Ti auguro un sano ristoro.


Dr.ssa
Michaela Mortera

Dr.ssa Michaela Mortera Psicologo a Civitanova Marche

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