Richiesta gestione relazioni sociali
Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni, felicemente sposato, senza figli.
Avrei bisogno di un consiglio riguardo una situazione che mi sta capitando ma in passato era già successa.
Nelle relazioni sociali (amicizia, lavoro, famiglia) tendo a "tagliare i ponti" con le persone, ma quest'ultime non mi hanno fatto nulla (ghosting? Boh)
In realtà mi faccio 1000 paranoie e su queste dico a me stesso "inutile continuare, tanto il rapporto cambia, taglio prima io che lei/lui"
Ora sul lavoro sinceramente data la mia posizione devo farlo.
Ma sulle amicizie e soprattutto la famiglia vorrei cercare di evitare.
Esempio scatenante di recente: mia cugina acquisita, si lascia col fidanzato dopo 10 anni. Siamo stati un bel gruppo affiatato, famiglia allargata, tante occasioni ed eventi insieme, gite, ecc.
A me questa cosa mi ha devastato, non tanto per i modi, che non voglio descrivere ma per le varie paranoie che mi faccio e non sto riuscendo a razionalizzare.
A partire dal fatto che lui comunque voglia tagliare, giustamente, con noi (comprensibile) ma soprattutto verso di lei: timore che voglia cambiare giri, amicizie, passioni, timore che sia delusa/arrabbiata con me per non essere riuscito ad aiutarla (purtroppo avevo altre emergenze) che trovi un ragazzo che le faccia del male, oppure un ragazzo geloso che l'allontani dalla famiglia, da me (abbiamo alcune passioni coltivate insieme), non gli scrivo perché non mi risponde, non gli chiedo di andare a XXX perché intanto avrà altre persone con cui andarci, e via dicendo...
L'ho vista crescere, ci sono davvero affezionato e so che di carattere siamo simili, tendenti alla chiusura.
Fatto sta che, nonostante le paranoie, non riesco nemmeno a scrivergli su wa un come stai, cerco di evitarla, sto già iniziando a parlargli per persone terze, in pratica la vorrei evitare ma al tempo stesso so che le farebbe bene un po' di distrazione e rilassamento da tutto, un po' di leggerezza che magari una camminata nel bosco può dare ad esempio.
La voglio evitare perché mi autoconvinco delle paranoie, poi entra in campo la profezia che si autoavvera, dicendo a me stesso, "alla fine torneremo degli sconosciuti che non si faranno nemmeno gli auguri di Natale, quindi tanto vale iniziare da subito"
Concludo dicendo che tra lavoro e vari hobby ne ho di distrazioni, pensavo di iniziare un percorso di mindfulness, consigliato da un collega che ne ha avuto beneficio.
Mi spiace stare così, non so se è una repulsione verso le relazioni umane, noia, gelosia, bho.
In passato l'avrò fatto tantissime volte, per poi pentirmene nel tempo, alcune volte ho recuperato i rapporti da me distrutti.
Ammetto che Non succede sempre, ho parecchi amici (ma so quali sono le amicizie di qualità) collaboro in varie associazioni sociali, il matrimonio va bene, il lavoro pure.
Grazie per l'aiuto.
