Quanto influisce l'ansia su di una relazione?

Salve a tutti.
Ho 27 anni e da questa estate (agosto) ho intraprendeso una relazione con una ragazza tre anni più giovane di me. Sono sempre stato affascinato da lei. Quando avevo 18 anni e la scorgevo passare per strada rimanevo a bocca aperta, ma non mi lasciavo andare nemmeno alla fantasia di provarci, non reputandomi (io stesso) di bell'aspetto. L'anno scorso mi è invece capitato di incontrarla da più vicino, conoscendo e scoprendo quindi una persona molto dolce e alla mano, diventando in seguito un chiodo fisso. Il destino ha voluto che dopo pochi mesi ci ritrovassimo a lavorare nello stesso posto, e dopo la sua prima richiesta di uscire insieme se ne susseguono tante altre, fin quando non le ho dichiarato la mia attrazione verso di lei. Dopo quattro mesi di sentimenti fortissimi e positivi ci sentiamo di ufficializzare la nostra relazione, ma lì comincia il mio incubo. La mia sicurezza comincia a vacillare del tutto. Comincio a odiarla ed amarla, notare in lei difetti, estetici e caratteriali, ma che in un secondo momento mi accorgo solo essere delle "allucinazioni". Nei momenti di odio mi sembra impossibile che a volte io la ami e viceversa. Un giorno a settimana viene a dormire a casa e questa cosa non fa che produrre in me la sensazione di voler allontanarmi o scappare il prima possibile. Il fatto è che anche lasciarla sarebbe in realtà molto complicato perché so di esserne molto affezionato e so che avendo avuto lei molti anni di relazioni tossiche ed una vita sfortunatissima vede in me una roccia a cui aggrapparsi per non cadere nel burrone. Specifico che io e lei siamo davvero molto diversi sul piano intellettuale (nel senso che le nostre "intelligenze" si adattano a contesti molto diversi), culturale e sociale. Le nostre esigenze (che siano l'intrattenimento o il rilassamento) sono altrettanto diverse. D'altro canto non abbiamo mai un momento di silenzio e ci si parla senza troppa difficoltà. Soprattutto lei ha costantemente bisogno della mia presenza fisica, vedendoci quindi ogni giorno, e "digitale" (messaggi), mentre io no e quasi mi sento assillato. Specifico anche che l'inizio dei miei dubbi coincide più o meno con il momento in cui, una volta rivelata la storia a mia madre, mi è sembrata (anche se non l'ha mostrato esplicitamente) molto delusa dal fatto che io stia con una ragazza, peggiore della mia "geniale" ex (i suoi criteri di valutazione delle persone si basano principalmente sulla cultura che esse possiedono). Ultimo appunto, soffro d'ansia da prima di conoscere la mia ragazza, tanto da aver fatto fino a quest'estate uso a basso dosaggio di un farmaco apposta prescritto da uno psichiatra a base di paroxetina. A questo punto le mie domande sono: ho paura di lasciarla? La amo? È possibile innamorarsi solo ed esclusivamente del carattere di una persona? È colpa di mia madre?

Spero in una vostra risposta, e vi ringrazio in anticipo, anche per il lavoro che fate.