Può una madre narcisista patologica covert ingannare esperti psicologi ?

Cercare di raccontare la mia vita passata e presente cercando di sintetizzare il tutto in poche righe ,oltretutto provando ad essere esaustivo non è semplice , quindi chiedo in anticipo perdono se non riuscirò ad essere estremamente chiaro .
Documentandomi ho i forti dubbi che mia madre adottiva possa essere una narcisista patologica covert , purtroppo la rivedo in praticamente tutto . Credo che i miei anni di cura siano iniziati da una manipolazione delle informazioni da parte di mia madre attuate al momento giusto e che questa psicologa e psichiatra con anni di esperienza alle spalle si siano fatti abbindolare dalle false parole di lei e successivamente per una affrettata e secondo me sbagliata valutazione di loro il tutto sia iniziato in maniera errata.
Sono un ragazzo italoafricano adottato a 3 anni dalla mia famiglia , attualmente ho 28 anni e sono da un anno in una comunità terapeutica aperta per combattere la mia tendenza a chiudermi, per farvi capire ho avuto un'esperienza di 2 anni e mezzo come hikkikomori e ancora sto combattendo con la mia fobia sociale e depressione . La mia psicologa di riferimento in comunità come tutto l'equipe si sta concentrando su questo mio modus operandi questa mia tendenza di rinchiudermi causato secondo loro dell'abbandono dei miei genitori naturali e che la rabbia interiorizzata l'abbia traslata e esagerata nei confronti di mia madre adottiva , ma io credo che il mio problema sia legato ad anni di abusi dentro casa da parte di chi mi ha cresciuto e non di chi mi ha abbandonato e che questo sia un effetto e non la causa principale , la psicologa e lo psichiatra , come la mia psicologa di riferimento qui nella comunità e tutta l'equipe credo che non abbiano compreso bene la mia reale sofferenza .
Fatta questa lunga premessa cercherò di andare in ordine e spiegarvi come sono andate le cose dal mio punto di vista.
All'incirca 5 anni fa guardando un programma su you tube dove il presentatore, italoafricano e adottato come me , andava a trovare le suore del suo vecchio orfanotrofio mi resi conto che quest'ultimo era la stessa casa famiglia dove sono stato, riconobbi le suore che mi aveva cresciuto prima dei 3 anni , questo fatto mi scosse molto mi ricordo che come un fulmine a ciel sereno inaspettatamente mi ricordai non tanto la mia vita lì ma tutte le esperienze negative fatte dopo i tre anni nella mia casa che probabilmente avevo rimosso . Mi ricordai tutte le violenze psicologiche attuate principalmente da mia madre adottiva , tutta un'adolescenza passata a sentire : non fai un cazzo tutto il giorno , sei un'ameba , mi hai rovinato la vita non posso fare niente perchè tu sei qua dentro , guarda gli altri ( i miei amici ) che fanno le cose e tu no . La mia quotidianità era fatta di continui insulti anche velati da prese in giro, manipolazioni , mai sorrisi mai abbracci , se non studiavo come diceva lei mi menava con le ciabatte o pizze in faccia e calci nel sedere si parlava solo della scuola ed io piangevo e mi rifugiavo in camera diciamo ho vissuto come un leopardi ma che andava molto male a scuola . Non ero bravo a scuola dovevo studiare tutto il giorno ripetendo le cose a mia madre è se non era soddisfatta non potevo uscire e dovevo continuare a studiare , mi rinfacciava tutto ciò che faceva per me e se replicavo mi diceva o faceva cosa gravissime a mio avviso, ad esempio un giorno mi disse strillando ,ritorna dai tuoi genitori naturali io non ti voglio più , mi diede un foglio, e su quel foglio c'era scritto nome cognome ed indirizzo di casa di mio padre naturale .
Ricordando tutte queste cose, mi iniziai a chiudere piano piano parlando veramente poco con i miei fino ad arrivare purtoppo a un tempo di 2 anni e mezzo chiuso principalmente nella mia camera .
In casa mi iniziarono dei pensieri ovvero che sentivo i miei bisbigliare in salone pensavo che parlassero di me e che mia madre quando magari ero in balcone a fumare entrasse in camera mia per pulirla. Il mio è un sesto senso perchè dopo aver fumato ritornavo in camera e sentivo il parquet meno scivoloso e leggermente più ruvido come se qualcuno avesse passato la scopa, quando facevo presente queste cose mia madre con gli occhi spalancati negava e mi dava del matto e che non stavo bene e che mi dovevo far curare .
Nell'ultimo anno di chiusura i mie hanno contattato la ASL e la psicologa e lo psichiatra che vi dicevo prima , in questo lasso di tempo mia madre ha parlato principalmente con la psicologa per un intero anno e credo che essendo narcisista covert le abbia detto cose non vere di me manipolando le informazioni e esagerando il mio stato d'animo ho veramente paura di questo .Un giorno mio padre mi disse una mattina che sarebbero venuti a casa per parlare con me mia madre era lì che ascoltava senza dire niente io ero contrario poichè non fidandomi di mia madre non sapevo cosa le avesse detto di me alla psicologa . Vennero il pomeriggio e cercarono di entrate in camera ma io glie lo impedii mi ricordo che parlammo veramente poco io ero in camera con la porta chiusa e loro erano davanti alla mia porta gli dissi che sarei andato nei giorni seguenti nel loro studio , glie lo dissi solo per mandarli via .
Un giorno risuccesse il fatto della pulizia della mia camera , quando ritornai sentivo il pavimento ruvido e stavolta c'erano cumuli di polvere hai lati della stanza in più mi accorsi che il televisore da una parte era pulito e dall'altra era impolverato, rischiesi se mia madre fosse entrata in stanza con mio padre presente e che avrei chiuso la porta a chiave e mia madre mi diede del matto e mi ridisse le stesse cose per l'ennesima volta , io li sbroccai di brutto diedi due calci molto forte a mio padre. Da quell'episodio arrivarono polizia ed ambulanza dentro casa mi chiesero vuoi venire con noi io gli risposi si qui non mi trovo bene ,e da lì mi sono ritrovato improvvisamente all spdc . Da qui è iniziato tutto il mio percorso ,nell'spdc mi dissero che soffrivo di depressione maggiore in quella che credo sia stata una settimana chiesi scusa a mio padre e mia madre mi giurò che non era entrata in camera mia . Dopo spdc sono stato in una clinica chiusa per all'incirca un mese e mezzo poi quando sono uscito sono ritornato a casa . All'inizio andava tutto bene uscivo mi relazionavo ma un pomeriggio parlando con i miei cercai di far capire a mia madre che è stata molto severa in passato con me , mi ricordo che lei mi rispose che cazzo vuoi allora mi ritorno il dubbio e le chiesi ma tu sei entrata in camera mia lei stavolta mi rispose non lo so , le richiesi un'altra volta e mi rispose che qualche volta era entrata per pulire io allibito mi ricordo che non dissi niente e andai in camera mia ad ascoltare la musica . Mi inizia a chiudere per un piccolo periodo ma non come prima , allora decisi di andare in comunità solo per non stare con i mia madre dentro casa . Qui devo dire mi trovo bene ma è un'anno che ci sto è l'ultimo mese che sta diventando pesante non mi sento completamente libero e condizionato dai tempi di questa comunità e che il progetto che hanno per me non sia giusto per tutto quello che vi ho detto .
Informandomi dal mio punto di vista credo che il giorno che sono venuti a casa la psicologa e lo psichiatra fosse un accertamento sanitario obbligatorio e io rifiutando le cure, sia stato fatto partire un tso ed ho paura che io sia stato fatto passare da mia madre per malato grave , e che le pulizie di nascosto di mia madre siano state fatte passare per psicosi deliranti e che mi abbiano fatto un tso ingiusto e da denuncia . Vorrei un consiglio cosa dovrei fare adesso della mia vita ?