Come affrontare una madre narcisista senza impazzire o cadere in depressione?
Salve, scrivo per chiedere un parere professionale su come poter gestire la situazione con mia madre (che e' sempre stata problematica). Sin da quando sono stata bambina mi e' mancato l affetto sia paterno che materno, infatti sono cresciuta con i nonni in una città lontana dai genitori (la loro scusa= lavoriamo in un altra città e non riusciamo a gestirti) questa storia e durata fino ai 7 anni. All eta di 8 anni mia madre, sposatasi con un altro uomo, decide di riprendermi nella sua vita. Con il passare degli anni ho scoperto che avere paura della madre, non volerle dire tutto ed avere ansia quando si sta con lei non e normale. Mi spiego meglio. Ho sempre avuto un rapporto di amore ed odio con mia madre sopratutto perché mi veniva data poca libertà su TUTTO. Dagli amici che potevo e non potevo frequentare , dalle cose che potevo fare, dal modo in cui mi dovevo vestire, per non parlare di costanti critiche nei miei confronti su come devo parlare, e stare attenta a non ingrassare. Se uscivo, chiamate continue su dove sono. In tutto questo lei non si può definire come una persona di successo dalla quale prendere spunto perché non si e realizzata in nessun campo lavorativo. A 18 anni decido di spostarmi in una città per andare in università e poco dopo vengo raggiunta da mia madre per sua scelta (al giorno d oggi a me viene data la colpa che lei si e trasferita per ME e che odia stare qua). Al contempo mia madre e rimasta incinta e la mia vita e diventata un inferno perché tutta la sua rabbia veniva sempre scaricata su di me, venivo insultata, criticata e qualsiasi cosa che facevo per me veniva presa come "ah per la famiglia non fai mai niente", infatti ho rinunciato all Erasmus per starle vicino. Io ho sofferto e pianto tanto per colpa sua, fino al punto da non volere più vivere. Una volta sono stata lasciata da SOLA a casa per 6 mesi mentre i miei erano in un altro paese e li ho capito quanto fossero tossici i miei genitori e mia madre per me, mi sono sentita rinata, ho dato diversi esami universitari, stavo bene. Ora ho 22 anni, vivo ancora con i miei e sono finita fuori corso, credo anche per questa cosa psicologica. Ho una relazione e sono felice ma mia madre no, a lei qualsiasi mensione del mio partner da fastidio, viene quasi deriso da lei anche se mi tratta meglio di chiunque altro e sto bene con lui. Mia madre si intromette in tutto, mi mette pressione su quando finisco l università ma non mi da lo spazio per farlo, urlando sempre in casa. Mi dice che devo andare a lavorare perché adesso la situazione economica familiare non va bene (anche se l ho già fatto, full time per 8 mesi insieme all università ma non riuscivo a studiare, in più mi veniva chiesto di fare cose a casa). Ovviamente a casa se ho un giorno libero devo pulire, sistemare, lavare, se no non sono una figlia brava. Se devo fare servizi per lei anche se ho un esame , va bene. Se devo vedere il mio ragazzo anche solo per 1h allora e' una perdita di tempo. Mia madre non lavora, usa la scusa di dover gestire mio fratello ma sono 4 anni che usa questa scusa. Sta giornate al telefono a non fare niente. E isterica, depressa, a malapena si cura ma critica tutti. Spesso usa la scusa del stare male o avere il mal di testa, perché non c e mai nessuno che sta peggio di lei. Spende soldi anche se non ne abbiamo in cose inutili. Tutti fanno schifo, invece lei e perfetta. TUTTI le devono qualcosa, anche solo il mio fidanzato che le deve mandare regali ed auguri. Mi sgrida in continuazione , anche senza motivo. Quando io mi sono presa il covid mi e stato detto di tutto, su come adesso LORO stavano male, su quanto sia una figlia orribile, su come io avevo aggravato la LORO vita e sul fatto che se volevo vivere a modo mio me ne dovevo andare. L unico motivo per cui non me ne sono ancora andata e perché non ho un indipendenza economica e se me ne vado temo di non farcela (o forse e' cosi che mi e stato imposto da lei) in più se vado via drasticamente rinuncerei a mio fratello e non e una cosa che voglio fare. Cerco di non darle ascolto ed andare per la mia strada ma essendo emotivamente fragile, spesso mi viene difficile. Volevo chiedere come a livello personale potevo gestire meglio questa cosa partendo dal presupposto che so che lei rimarrà sempre cosi se non peggio.