Problemi nel fare amicizia !

Buongiorno,

lei porta qui dei temi importantissimi che meriterebbero uno spazio ampio di elaborazione che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Inizi un percorso psicologico, vedrà che con l'aiuto di uno specialista troverà le risposte che cerca.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott Ferrara Dott ssa Simeoli

Buonasera Manuel, la ringrazio per la sua condivisione rispetto al suo vissuto, alle sue paure e difficoltà. Ha spiegato in modo molto dettagliato la sua situazione e questo mi ha permesso di comprendere che credo sia importante lavorare sicuramente sulla forte difficoltà con cui lei vive il mondo del sociale, quindi trattare la forte ansia sociale e gli attacchi di panico ad essa correlata, per poi comprendere meglio quali strategie adottare al fine di coltivare nuove relazioni.
Disponibile per terapia online. Dott.ssa Elisa Altieri

Buongiorno Manuelbi
mi spiace molto che tu ti senta così solo e credo fortemente che questa sia una grossa difficoltà per te, la timidezza e l'ansia sociale sicuramente rendono difficile fare amicizie e riuscire ad aprirsi al punto da entrare in reale confidenza con l'altra persona. Mi chiederei cos'è che ti blocca , cos'è che ti impedisce di entrare realmente in contatto con l'altro...forse la paura del giudizio o l'eccessiva preoccjpazione di come l'altro ti veda? Le mie naturalmente sono solo ipotesi ma è necessario che tu ti interroghi su cosa senti sia ciò che ti blocca. A 23 anni si è ancora molto giovani e si ha ancora bisogno di "costruirsi", prova a fare cose, vivi esperienzecon o senza amici, datti la possibilità di sperimentare senza aspettarti nulla, costruendo te stesso vedrai che riuscirai a gestire meglio l'ansia, acquisterei sicurezza e a quel punto riuscirai anche a strutturare amicizie più in sintonia con quel che desideri. In questo uno psicologo/psicoterapeuta potrebbe aiutarti dandoti supporto nello scegliere la direzione da intraprendere e aiutandoti a dare nuovi significati a ciò che ti succede

Ciao Manuelbi, aver capito la tua sofferenza fa di te una persona migliore rispetto a chi non ti considera e prosegue il proprio percorso senza mai soffermarsi su chi è e cosa fa....quindi complimenti! Indubbiamente le famiglie poco permissive influenzano l'andamento della vita dei figli ma ora hai 23 anni e quindi più possibilità di allargare le tue conoscenze che potrebbero diventare poi amicizie. Avresti bisogno di un percorso personale per capire come usare le tue potenzialità sociali (di sicuro le hai ma essendo introverso non sai usarle) ed imparare a gestire gli stati ansiosi. Ti potrebbe sembrare impossibile ma ti assicuro che questi percorsi portano sempre a buoni risultati soprattutto se la persona che li intraprende è collaborativa e crede al cambiamento. Ciò non significa che diventerai cicerone ma sicuramente potrai trovare il tuo modo per gestire le relazioni e trovare persone che possano apprezzare ciò che hai da offrire.
Se volessi approfondire circa il percorso contattami senza esitare.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina

Buongiorno
Innanzitutto pensa ai tuoi obby
Quali sono le cose che ti piacciono,.?
Poi una volta valutato iscriviti al gruppo che hai scelto .
Per quanto riguarda l'ansia.attacchi dipanico.
Ti invito a fare dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Ciao, mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà nella tua vita sociale. La solitudine e l'incapacità di stabilire amicizie possono essere esperienze molto frustranti e angoscianti. Tuttavia, voglio assicurarti che sei molto giovane e hai ancora molte opportunità per migliorare la tua vita sociale e creare legami significativi con gli altri.

Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarti a superare la timidezza e l'ansia sociale e a migliorare le tue capacità relazionali:

Accetta te stesso: L'autoaccettazione è un passo importante per costruire relazioni significative. Accettati per chi sei, compresi i tuoi punti di forza e le tue debolezze. La tua unicità è ciò che ti rende speciale.

Impara a gestire l'ansia: Se l'ansia sociale è un problema significativo per te, considera di rivolgerti a un professionista, come uno psicologo, che può aiutarti a sviluppare strategie per gestire l'ansia e migliorare le tue abilità sociali.

Interessati agli altri: Quando incontri nuove persone, mostra interesse genuino per ciò che dicono e ciò che li appassiona. Fai loro domande e ascolta attentamente le loro risposte. Mostrare interesse reciproco è la base di una buona amicizia.

Partecipa a eventi e attività: Partecipa a eventi o attività che ti interessano, come club o gruppi di studio, eventi culturali o attività sportive. Questi luoghi possono offrire opportunità per incontrare persone con interessi simili ai tuoi.

Fai piccoli passi: Non cercare di cambiare tutto in un solo giorno. Inizia facendo piccoli passi verso l'apertura verso gli altri, come fare un complimento sincero o partecipare a una conversazione di gruppo.

Non farti scoraggiare dai fallimenti: Le amicizie richiedono tempo e sforzo per svilupparsi. Non farti scoraggiare dai fallimenti iniziali o dal rifiuto. Continua a provare e impara dai tuoi errori.

Sviluppa l'autostima: Lavora sulla tua autostima e sulla fiducia in te stesso. Quando ti senti bene con te stesso, sarà più facile mostrarti agli altri in modo autentico.

Allargare la cerchia sociale: Cerca di frequentare luoghi dove puoi incontrare nuove persone, come eventi sociali o incontri con amici di amici.

Sii aperto a nuove esperienze: Sii disposto a provare cose nuove e ad allontanarti dalla tua zona di comfort. Ciò ti darà l'opportunità di incontrare nuove persone e fare nuove esperienze.

Sii paziente con te stesso: Cambiare abitudini sociali richiede tempo e sforzo. Sii gentile e paziente con te stesso durante questo processo.

Buon pomeriggio Manuel, nel suo messaggio, descrive bene sia l’ansia, la solitudine, nonché le difficoltà a confrontarsi prima ancora che con gli altri con sé stesso. Esprime attraverso le sue parole, una convinzione di inadeguatezza e non desiderabilità che va a minare ogni tipo di relazione. Quando si avvicina agli altri ancor prima di approcciarsi, si pone mentalmente e fisicamente in maniera oppositiva e screditante (ma questo lo fa inconsciamente), da cui deriva la successiva incapacità di inserimento ed accettazione. Consiglierei di intraprendere un percorso psicologico che le permetta di superare queste paure e blocchi, così da potersi avvicinare ai pari. Spero che le mie parole ti siano state utili. Per eventuali chiarimenti o contatti sono a Sua disposizione, anche per eventuali terapie online.
Cordiali saluti
Dr.ssa Maria S.I. Meledandri

Buongiorno Manuelbi, grazie per la condivisione che hai deciso di fare con noi e grazie per lo sforzo che hai messo nel raccontarci quali sono le situazioni per te difficili e problematiche.
Se sei interessato potresti intraprendere un percorso di tipo psicoterapeutico per affrontare gli attacchi di panico che racconti di aver avuto, magari analizzando nel dettaglio cosa davvero li ha scatenati. Potresti scoprire elementi nuovi che non avevi associato nella tua vita e che possono aver dato il via a una concatenazione di eventi spiacevoli che hanno creato il tuo malessere attuale.
Da quello che riporti la tua ansia sociale sembrerebbe collegata a una matrice di ansia più profonda e radicata che potrebbe trovare radici nella tua storia di vita e i sintomi che compaiono adesso potrebbero essere il segnale di qualcosa che cova da tempo dentro di te. Esistono esercizi pratici che potresti mettere in atto durante un cammino di conoscenza di questo tipo.
Intraprendere un percorso richiede energie e determinazione, me che vedo già nel tuo lungo racconto fatto qui.

Rimango a disposizione

Dott.ssa Sabrina Buracchi

Caro Manuel,

ti invito a intraprendere un percorso di sostegno psicologico finalizzato a rafforzare le tue risorse, la tua assertivita', sicurezza e fiducia in te stesso. Unitamente a questo, sarebbe molto importante approfondire i tuoi contesti di appartenenza familiari e sociali, di modo da elaborare vissuti significativi ed eventualmente ridefinirli e ridimensionarli.
Sono a tua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice

Salve,
Quello di cui lei parla è un problema serio di mettersi in relazione, ma penso sia affrontabile in vario modo e superabile.
Pertanto farei una piccola riflessione sul concetto di alterità o altro da me con cui io mi relaziono nella vita. Quando incontro un individuo nuovo a me non familiare, subito posso essere colto da vari moti interiori che possono andare dalla curiosità all’imbarazzo, dall’eccitazione alla paura, dalla timidezza alla vergogna. Come si può intuire, i toni accesi di alcune, tra le altre possibili, sfumature emotive provate nell’incontro con l’altro, possono diventare inibenti e produrre dei blocchi nell’interazione.
Personalmente credo che lei potrebbe molto giovarsi di un lavoro di psicoterapia. Sarebbe opportuno intraprenderlo proprio ora che lei ha individuato il problema con una certa consapevolezza del fastidio che le procura.
Potrebbe scoprire la natura estroversa di sè che al momento sembra in ombra. Sono disponibile, se vuole può contattarmi.
Dott. Pietro Salemme

Ģentile Manuel, è molto pesante il senso di solitudine ed il senso di estraneità che colgo dalle sue parole. Mi arriva anche la sua difficoltà nell'entrare in contatto con l'altro pur desiderandone la vicinanza. L'ansia probabilmente fa da sfondo alle sue difficoltà. Le suggerisco un percorso di terapia individuale per approfondire quello che ha accennato ma soprattutto per essere accolto in quella che sento essere una sofferenza che si porta dentro da anni. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa