problemi in classe e con i compagni

Ciao a tutti ho trovato questo sito cercando qualcuno che fosse in una situazione simile alla mia, scrivo forse per sfogo o forse per un parere altrui. Frequento il terzo anno di liceo e sin dal primo anno nella mia classe non ho legato realmente con nessuno. Premetto che alle medie ero un altro tipo di persona caratterialmente (più "estroverso", scherzoso ed ero amico di tutti) ed ho accettato che le circostanze mi abbiano cambiato ma ciò si sta trasformando in un suicidio psicologico. Dal secondo anno comincio ad allontanarmi dal mio gruppo di amici (con cui ero venuto dalle medie al liceo) in quanto i diversi interessi (fumo ecc.) cominciavano a mettermi a disagio nelle uscite e cominciavo a sentirmi escluso. In classe bene o male mantengo il rapporto con le poche persone con cui uscivo e a continuo a scambiare ogni tanto qualche parola con qualcuno (anche se questo, da quando ero arrivato al liceo, mi metteva molto in difficoltà dal punto di vista sociale e ancora non mi spiego il perchè) anche se sapere che fuori scuola e dentro la classe vi era un gruppo(che conoscevo da piu di 5 anni) che non aveva mai esplicitamente chiesto il perchè del mio allontanamento mi faceva desiderare, nel momento in cui entravo in classe, solo di tornare a casa. Comincio ad andare da uno psicologo per confrontarmi per capire perchè facessi tanta fatica nel relazionarmi e perchè non riuscissi piu a fare amicizia con nessuno. Intanto finisce la scuola, arriva l'estate e ovviamente non uscendo più con nessuno, passo 3 mesi in totale solitudine avendo intorno solo la mia famiglia. Ricomincia la scuola e dopo aver appurato durante l'estate di non cambiare classe per il solo motivo di conoscere i nuovi professori, si rivela forse una scelta sbagliata (ormai ogni gruppo formatosi nella classe contiene persone, che provengono anche dalle medie, con cui i rapporti si sono incrinati col tempo). Fino a dicembre cerco comunque di buttarmi un po di più nelle situazioni dato che gli utlimi mesi del secondo anno di liceo(da gennaio a giugno) erano stati molto pesanti e mi ero chiuso molto; comincio anche a giocare a calcio per provare ad inserirmi in un altro ambiente. Adesso mi pesa molto andare a scuola, raramente parlo con qualcuno in classe (sebbene io sia un pochetto piu sciolto rispetto allo scorso anno) e la ricreazione spesso la passo in classe da solo (perchè onestamente mi sono stufato di inseguire persone che non mi calcolano minimamente e che provano disagio solo a sedersi al banco con me). Adesso a metà gennaio sto pensando se ha veramente senso continuare altri due anni in questa maniera e se può avere senso cambiare scuola(preferirei non vedere più le persone che conosco) per provare a ricominciare, dato che questi mesi fino a giugno voleranno e dovrò prendere una decisione. Però mi tormenta la convinzione che io sia il problema e che cambiare classe/scuola non risolverebbe la situazione (penso al fatto che quest'anno due nuove persone sono arrivate in classe e si sono integrate subito, a differenzia mia che ci sto da 3 anni e non ho avuto alcun tipo di rapporto amichevole con nessuno, dato che le mie uniche vecchie amicizie si mantenevano sul fatto che provenissero dalle medie). A calcio conosco nuove persone e colgo le occasioni, nei miei limiti, di mettermi alla prova sul piano sociale anche se riconfermo sempre questi limiti; comunque mi diverto, passo il tempo e quelle 3 ore a settimana rappresentano il solo momento di svago che ho. Continuo nel frattempo a confrontarmi con lo psicologo non vedendo miglioramenti sapendo comunque che sono io a dover fare il lavoro. Vi chiedo quindi solo un parere su tutta questa situazione e se secondo voi cambiare scuola può avere senso dato che ho paura di darmi la "botta" definitiva nel caso mi ritrovassi nella nuova classe in una stessa situazione. Grazie a chi proverà a rispondermi :)