Problemi con la famiglia

Inviata da anonimaesausta · 11 ott 2022 Terapia familiare

Non vorrei essere prolissa, difatti cercherò di non esserlo anche se non garantisco. Premetto che reputo di aver avuto un’infanzia invidiabile, soprattutto grazie alla presenza attiva sia di mia nonna paterna che di mio padre. Non so se ci siano stati problemi in quel periodo, in caso sono stati tutti bravi a non farmene rendere conto. Sono sempre stata una bambina molto tranquilla, penso di non essere mai stata sgridata, invece mio fratello continuamente perché è sempre stato molto litigioso (fa guerra e poi dopo 2 secondi è tranquillo), i problemi sono cominciati in casa quando avevo circa 15/16 anni, ma non con me litigi tra mia madre, mio padre e mio fratello, ma soprattutto tra mia madre e mio fratello perché entrambi litigiosi. Tant’è che ad oggi, a 26 anni, ho la fobia delle discussioni: ho una relazione con un ragazzo da 2 anni e mezzo e con lui ho constatato questo mio terrore, anche se litighiamo decisamente pocchissimo lui mi tranquillizza sempre sul fatto che è per chiarirsi che non devo avere paura. Non ho nemmeno paura che mi lasci, non saprei definire di cosa ho paura, ma è come una fobia. Quindi dai 15/16 ai 26 anni ogni giorno ad ogni pasto un litigo, tutti i santi giorni e non esagero. Arriviamo ad oggi, lavoriamo tutti insieme, mio fratello più grande da più tempo, ho scoperto che guadagna soldi senza fare nulla. Va a lavoro fisicamente, ma non fa nulla. I miei genitori non sanno come gestire la situazione. Io essendo entrata da pochissimo guadagnerò forse 1/5 di quanto guadagna lui e mi va bene così, a differenza però che io mi faccio un mazzo tanto. Lui non vuole fare questo lavoro e quindi non lo fa. E da qui discussioni su discussioni in casa. Sono arrivata ad un punto che il week end sparisco, sto con il mio ragazzo e torno la domenica sera giusta per andare a letto. In casa sto praticamente sempre zitta, parlo solo con mio padre che mi conosce e mi capisce, ma non sa come aiutarmi perché vorrebbe dire scegliere uno dei due figli. La causa scatenante, che manipola anche mia madre per farla litigare con mio padre, è SEMPRE mio fratello. Fa nascere le guerre e poi è tranquillo. Ultima discussione venerdì che per puro caso sono rimasta a casa un’ora in più per sistemare delle cose e hanno cominciato a litigare attaccando come delle bestie senza motivo mio padre e mi hanno chiamato anche me. Dopo più di un’ora ho mandato tutti a quel paese, ho preso le cose e sono uscita di casa. Rivedo mio fratello il lunedì, la pace dei sensi più totale che tutto stranito mi chiede perché sia silenziosa. Sono una persona solare, forte e comprendo bene che la soluzione sia uscire il più velocemente di casa perché mio fratello è una persona tossica, che manipola e quindi fa violenza psicologica su tutti. Ma al momento non posso permettermelo, dovrei gravare troppo sulle finanze del mio ragazzo ed essendo una persona indipendente non è una cosa che a lungo andare mi farebbe stare a mio agio. Mio fratello ha avuto moltissime agevolazioni rispetto a me ed è sempre stato trattato diversamente perché maschio, perché primogenito e negli ultimi anni anche per terrorismo (hanno paura, soprattutto mamma di creare discussioni). Lui, nonostante sia più grande di me di tanto, non accenna ad uscire di casa. Sono sinceramente molto preoccupata sia per me perché sono satura, sia onestamente per mio padre perché penso anche in che condizioni lo lascerei. Perché mio fratello mette appunto anche mia mamma contro mio padre, riesce a lavorarsela come vuole. Quindi, sinceramente non vorrei la classica risposta “devi avere pazienza”, perché sono 26 anni che lo sono tanto da mettere a rischio la mia sanità mentale e me ne rendo conto, fossi stata un’altra persona soffrirei di attacchi di panico e depressione sicuramente. Io mi rifugio nei week end, grazie al mio ragazzo riesco a liberare la mente, solo con lui. Sennò non riuscirei nemmeno a dormire per i pensieri, se dormo con lui invece no riesco a dormire serena. La situazione di tolleranza da parte mia sta peggiorando sempre di più per cui volevo sapere se ci fosse qualcosa di “pratico” da poter fare oppure non il solito “porta pazienza”. Grazie mille anticipatamente, alla fine sono stata prolissa purtroppo e me ne scuso.

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Miglior risposta 12 OTT 2022

Buongiorno cara utente, grazie per aver condiviso qui un pezzetto della vostra storia innanzitutto.
Quella che descrivi è una situazione famigliare complessa in cui verosimilmente siete tutti a provare una forma di disagio.
Non c'è consiglio che tenga, quello che puoi fare è chiedere aiuto perché per lavorare sulle relazioni in famiglia ci vuole un professionista che le sappia maneggiare con cura, gentilezza e fermezza.
Puoi iniziare a chiedere aiuto per te, magari da una psicoterapeuta sistemico famigliare che possa allargare lo sguardo alla famiglia o puoi invitare tutti con te, sottolineando che qualcosa nelle vostre relazioni non sta funzionando se c'è sempre un motivo per litigare e per manipolare l'altro.
Spero di esserti stata utile, mi rendo disponibile ad ascoltarvi, dottoressa Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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12 OTT 2022

Gentile Anonima esausta,
Le dinamiche familiari di questo tipo possono essere molto difficili da gestire e portare molta sofferenza. Ritengo necessario che lei possa parlare con qualcuno al fine di chiarire meglio il suoi vissuti come parte in causa all'interno di un conflitto e capire le sue reali possibilità nella situazione attuale.

Dott. Angelo Toso Psicologo a Reggio Emilia

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12 OTT 2022

Cara,

il consiglio pratico che mi verrebbe da darle è innanzitutto di cercare un lavoro al di fuori della sua famiglia, in modo tale che la renda davvero indipendente da essa. Invece, per quanto riguarda suo fratello, se la convivenza dovesse proseguire per altri mesi, la invito caldamente a intraprendere un percorso psicologico per acquisire tecniche e strategie comportamentali e cognitive che le consentano di far fronte al clima tossico che momentaneamente è costretta a subire.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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12 OTT 2022

Salve cara utente mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDLogiudice

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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