Problemi università e famiglia

Inviata da Sara · 19 gen 2016 Orientamento scolastico

Buongiorno, sono al secondo anno di università e sto studiando chimica, ho dato solo due esami perché la voglia non c'è.
Il problema sono i miei genitori che non voglio deludere ma ultimamente sto studiando solo per far contenti loro e sto male mi viene sempre da piangere e loro non lo capiscono, aiutatemi come faccio a dirglielo senza dargli un grande dispiacere? Non posso continuare così..

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Miglior risposta 27 GEN 2016

Cara Sara,
la sofferenza che sta vivendo ha origini più profonde.. nella relazione e nella difficoltà di comunicazione che ha con i tuoi genitori . Il conflitto tra all'ascolto dei suoi bisogni e le aspettative degli altri....
Penso sia importante per lei intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta familiare che la aiuti a definire bisogni, confini e relazioni.
Dr.ssa Antonella Minutella.

Dott.ssa Antonella Minutella Psicologo a Monteriggioni

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28 GEN 2016

Gentilissima Sara, provi a chiedersi cosa di diverso le piacerebbe fare e come lei desidererebbe orientare il suo futuro. Provi a definire il suo progetto futuro, poi con molta chiarezza lo esponga ai suoi genitori. L’importante è che lei abbia un progetto che senta suo e che lo comunichi ai suoi genitori con calma e chiarezza. Probabilmente i suoi genitori sono solo preoccupati del suo futuro e hanno bisogno di sapere che lei sta lavorando per costruirlo. I miei Auguri!
Piera Campagnoli

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26 GEN 2016

Gentile Sara,
il fatto che lei pianga per questa cosa mi fa pensare che forse il problema non sia solo l'università, ci devono essere altri elementi da approfondire, parlarne con qualcuno è importante, se non riesce a farlo con i suoi genitori è utile almeno trovare uno spazio di confronto con qualcuno. Uno psicoterapeuta potrebbe essere utile, ma forse è un pò complicato, soprattutto se non ha un reddito autonomo che le permette di accedere ad un servizio di questo genere. A volte un adulto affidabile serve, può essere un professore o, se lei crede, anche un bravo sacerdote. Cordiali saluti. Dott. D. Mestre

Dott. Daniele Malerba Psicologo a Trivignano

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26 GEN 2016

Buongiorno Sara,
Se ha preso la decisione di lasciare l'Università e ne è sicura lo comunichi ai suoi genitori.
Capisco che non vorrebbe deluderli, ma questo non dipende da lei; chi si delude si è illuso. È una questione di aspettative.
Credo che l'unica cosa che può fare lei sia quella di comunicare la decisione con tatto e pronta a un dialogo. Dovrebbe fare in modo di trasmettere ai genitori il suo vissuto emotivo relativamente allo studio.
Il resto non dipende più da lei.
Cordialmente,
Dott. Piacentini

Dott. Hermes Piacentini Psicologo a Seveso

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26 GEN 2016

Buongiorno Sara
dalla sua richiesta emerge un forte disagio ed una estrema difficoltà a gestire la situazione che sta vivendo.
La invito a considerare il tutto da un'altra prospettiva. Si soffermi innanzitutto sulla scelta universitaria che ha intrapreso. Valuti, tenendo conto dei suoi obiettivi, i pro e contro del suo percorso di studi. Cosa l'ha spinta ad iscriversi, eventualmente cosa ha deluso le sue aspettative e cosa la motiva a continuare. Dopo questa sua riflessione personale potrà gestire la situazione con i suoi genitori. Solo una scelta ponderata e consapevole la aiuterà ad affrontare in maniera serena ed assertiva il confronto con sua madre e suo padre.
Saluti
Dott.ssa Battistelli

Dott.ssa Antonella Battistelli Psicologo a Riccione

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22 GEN 2016

Cara Sara, nel suo breve racconto emerge un sentimento di solitudine in questo momento di crisi, ma credo sia una solitudine più percepita che effettiva infatti sembra che comunque i suoi genitori in qualche modo abbiano partecipato alla sua scelta degli studi universitari, per coerenza è importante che a questo punto siano coinvolti anche in questo momento difficile, è ora di parlare e spiegarsi, la vedono soffrire e secondo lei non capiscono il perchè, provi a mettersi nei loro panni e porsi la domanda : i miei genitori preferiscono che io stia bene o che io faccia ciò che loro vogliono anche se soffro e ci sto male? La paura che ha di deluderli credo comunichi stima ed affetto nei loro confronti, sentimenti che probabilmente si sono conquistati nel tempo, perchè dunque ora dovrebbero non comprenderla e spaventarla? Perchè dovrebbero pretendere che la loro figlia, ormai una giovane donna, faccia ciò che loro vogliono senza discutere, come fosse ancora una bambina? Rifletta sul fatto che spesso la paura di deludere gli altri è supportata dall’insicurezza che noi stessi nutriamo nei nostri confronti, le crisi sono utili nelle fasi della crescita per far luce nelle zone d’ombra e fissare obbiettivi alla nostra portata, comprendere limiti e competenze con umiltà, la preparazione alla vita adulta è una fase particolarmente delicata sia per i figli che per i genitori, la psicoterapia potrebbe essere di grande aiuto sia per il suo orientamento allo studio e crescita personale che per la gestione della genitorialità per babbo e mamma.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Elisa F. Chicchi

Dott.ssa Elisa F. Chicchi Psicologo a Figline Valdarno

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21 GEN 2016

Cara Sara, buon giorno!

Percepisco la sua sofferenza! Si ricordi che lei merita di essere felice, il suo progetto universitario non ha il potere di renderle la vita pesante bensì è importante scindere la scelta universitaria dalla sua bellezza interiore, dalle sue qualità, dai suoi interessi, dalle sue relazioni personali ed interpersonali. Parli con i suoi genitori, sono certa che comprendono il disagio che sta vivendo in questo momento ed insieme trovare una soluzione. Io credo che un percorso terapeutico possa aiutarla a trovare la sua serenità, rivalutare se stessa, nutrire la stima di sè. Sono disponibile per ogni domanda.....

Un caro abbraccio
Dr.ssa Agnese Lanatà
Psicologo clinico/Psicoterapeuta Bologna

Dr.ssa Agnese Lanatà Psicologo a Bologna

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21 GEN 2016

Cara Sara, immagino che tu sia in un momento di profondo dubbio e dispiacere per la situazione che stai vivendo. Sembra tu sia ferma come in stallo e tu stia investendo moltissima energia nel riflettere, pensare, decidere su cosa fare nel futuro. Stai crescendo, l università è di fronte a te e richiede molto di più rispetto alle superiori di fare scelte, organizzare il lavoro, programmare i tempi e le scadenze. Il tutto richiede una grande autonomia e nn c'è più, come nelle scuole superiori qualcuno che ti guida e ti dice cosa fare e come. Tutto questo richiede molta dedizione fatica e flessibilità. Certo le pressioni dall'esterno sono forti e i genitori sembrano un occhio dall'alto che ti controlla e giudica. Ma prima di tutto sei tu che ti osservi e ti valuti e i risultati toccano la tua autostima. Leggendo il tuo messaggio si capisce come la tua motivazione allo studio sia estrinseca cioè basata sul riconoscimento e la valorizzazione dei tuoi risultati da parte dei tuoi genitori. Certo è anche che il valore che tu hai come figlia per i tuoi genitori nn dipende solo dagli esami che fai ma anche dall'amore che dai loro, da ciò che comunichi, da ciò che sei. L università è solo una parte della tua vita nn tutta te stessa e anche se tu sembra di deluderli in questo ambito loro sicuramente ti guardano nella tua totalità. Nessuno è perfetto e ognuno ha dei punti di forza e di debolezza..nn per questo viene meno amato dai genitori. Prima di parlare con loro forse sarebbe utile che facessi un percorso dentro te stessa per trovare una motivazione interna verso lo studio, capire se desideri studiare, se sei attratta da quello che studi, se ti piacerebbe da grande fare quel lavoro..insomma persare cosa desideri e senti dentro di te. Tutto questo ti può dare più forza anche nei momenti di difficoltà ed essere più sicura di te stessa e di cosa puoi dare. Incanala l'energia verso te stessa e chiediti cosa mi aspetto io da me? A prescindere da cosa pensano gli altri? Cosa mi darebbe più gioia ora? Se io prendessi per mano e volessi aiutarmi cosa sarebbe più utile ora? Una persona che ti può consigliare in questa particolare fase può essere anche uno psicologo per aiutarti a gestire le pressioni e la frustrazione che senti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Calderaro Nadia

Nadia Calderaro Psicologo a San Giorgio in Bosco

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21 GEN 2016

Cara Sara,
lei esprime chiaramente che la voglia non nello studio non c'è e questo può dipendere da vari fattori come: "non è stata la scelta giusta, avrei potuto scegliere un'altra università, non ho chiari i miei obiettivi di vita"..sicuramente la paura di deludere le aspettative altrui (in primis i propri genitori) è un fattore molto determinante che può influire negativamente sulle TUE scelte, perciò la invito a riflettere su quali siano le tue scelte, i tuoi obiettivi, i tuoi progetti di vita e intanto provi a parlarne esplicitamente con i suoi genitori di questo suo problema e di questo suo blocco emotivo che si ripercuote negativamente nello studio..magari può essere un semplice blocco comunicativo tra lei e i suoi genitori e tutto si potrebbe risolvere con il dialogo, spiegando loro quali sono le sue emozioni in questo momento e il suo stato d'animo nel gestire questa sua poca volontà nello studio..in ogni caso può consultare un'esperta, una psicologa che la può far riflettere su questa situazione, indagando a fondo sul problema, ma soprattutto sulle sue risorse e potenzialità.
Intanto spero si risolvi presto e al meglio tutto ciò
Cordiali Saluti

Dott.ssa Margherita Giordano
Roma

Dott.ssa Margherita Giordano Psicologo a Roma

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20 GEN 2016

Cara Sara, da quanto scrivi è chiaro che in questo momento non hai voglia di studiare e che, se cerchi di farlo, è solo per fare contenti i tuoi genitori da cui però non ti senti compresa. Mi chiedo se quando hai iniziato l'Università eri contenta e motivata, se hai fatto tu questa scelta o ti sei lasciata influenzare dai tuoi genitori. Nel caso avessi scelto tu questa facoltà senza alcuna influenza esterna, mi chiedo cosa è accaduto che ti ha successivamente bloccato. Se invece hai scelto in base al consiglio dei genitori, ti domando perché continui a pensare che devi studiare per loro, anche se tu ci stai male, e non farlo per te o non ascoltare nel tuo intimo cosa ti piace? Apriti ai tuoi genitori, parla delle tue difficoltà, non rimandare il problema. Un caro saluto, dott.ssa Maria Giulia Mercuri, Ascoli Piceno e Grottammare

Dott.ssa Mercuri Maria Giulia Psicologo a Ascoli Piceno

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20 GEN 2016

Cara Sara,
purtroppo la paura di deludere i genitori delle volte porta a fare delle scelte della propria vita che richiedono dei compromessi che non sempre si riescono ad accettare e a portare avanti.
Immagino che loro abbiano investito su di lei, ma probabilmente per vederla felice e assicurarle un futuro, non per farle fare qualcosa nella sua vita che non le piace.
Provi a spiegare loro questa sua difficoltà e cerchi di capire prima di tutto se la sua sia poca voglia di studiare o desiderio di studiare qualcos'altro.
Cerchi inoltre di capire se la scelta di tale università sia sua o se sia stata dettata dalle loro aspettative.
Si arriva ad un punto nella vita dove le aspettative dei genitori e quelle dei figli si scontrano, è un percorso quasi obbligatorio e di crescita. Le consiglio di provare a far capire loro cosa desidera, se non le è chiaro e pensa possa esserle utile si rivolga ad uno psicologo della sua zona per farsi aiutare. Ma almeno provi a parlare con i suoi genitori, perché comunque se la vedono infelice suppongo si possano preoccupare lo stesso. Confrontatevi, non è detto che sia semplice, ma magari anche loro hanno qualche consiglio da darle a riguardo pur di aiutarla a stare meglio.
Spero si risolva tutto al meglio
Cordiali Saluti
Dott.ssa Anna Mura

Dott.ssa Anna Mura Psicologo a Torino

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20 GEN 2016

Buongiorno Sara,
capisco il tuo disagio, qual è il tuo bisogno, quali sono i tuoi desideri? fai chiarezza in questo dentro di te , così che quando parlerai ai tuoi genitori troveranno davanti a loro una giovane donna che sa quello che vuole, e che non sta facendo i capricci. la loro reazione (qualunque avranno) non avrà la meglio sull'amore che provano per te, stai bene di salute e questo in fondo al cuore di ogni genitore è quello che conta davvero.
Nel frattempo divertiti , anche a studiare!!!!

Dott.ssa Stefania Stellari Psicologo a Rimini

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19 GEN 2016

Gentile Sara,
la prima domanda che mi viene da farti è se iscriverti a chimica e' stata una scelta tua o dei tuoi genitori.
Se lo hai deciso tu ma in seguito ti sei accorta che questi studi non ti sono congeniali ed è per questo motivo che procedi con fatica dovresti chiederti se c'è qualche altra disciplina che ti interessa oppure se non hai proprio voglia di fare alcun tipo di studio universitario.
In ogni caso devi fare chiarezza dentro di te e con i tuoi genitori. Se ti può confortare ti dico anche che a volte l'interesse per una materia cresce anche col procedere degli studi entrando più addentro alla comprensione degli argomenti.
Una consulenza psicologica può aiutarti a chiarire la faccenda e darti eventualmente gli strumenti per un confronto assertivo ma tranquillo con i tuoi genitori.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
Medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna ( Salerno ).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 GEN 2016

Cara Sara,
Come hanno precedentemente detto le colleghe, è ammirevole che tu voglia far contenti i tuoi genitori e non dare loro una delusione, ma non hai pensato che vedendoti triste possano essere più preoccupati che soddisfatti? La felicità, la tua felicità, deve venire prima di qualunque cosa, in qualunque momento della tua vita dovresti chiederti: sono felice? E se la risposta è no la domanda successiva che dovresti porti dovrebbe essere: cosa posso fare per esserlo?
Quindi io ora lo chiedo a te: cosa puoi fare per tornare ad essere felice? Cosa ti piacerebbe fare nell'ambito dello studio o del lavoro?
I tuoi genitori sono lì anche per ascoltare le tue perplessità e aiutarti a ritrovare la strada. Prova a parlare con loro, digli come ti senti, non chiuderti in te stessa e nella paura di deluderli.
Inoltre le università spesso mettono a disposizione delle figure professionali che possono aiutare chi come te si trova in un momento di blocco, prova a informarti presso il tuo ateneo.
Sei stata già molto coraggiosa ad ammettere di avere un problema e chiedere aiuto, ora ti ci vuole un altro pizzico di coraggio per affrontare a testa alta questo problema, sono sicura che ne uscirai più forte e motivata.
Un caro saluto e un grande in bocca al lupo.
Dott.ssa Annalisa Foti - psicologa

Dott.ssa Annalisa Foti Psicologo a Roma

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19 GEN 2016

Cara Sara
non è la motivazione migliore fare le cose per far contenti gli altri, o meglio: è bello che tu pensi anche ai tuoi genitori che stannno investendo su di te ed è giusto che tu voglia tenere fede all'impegno preso, però, ora dobbiamo trovare il punto esatto dove sei tu!
Ti sto dicendo che devi trovare la tua motivazione, chiara, precisa, del perché studiare deve essere essere fatto per te stessa!
Comprendi la differenza? Non si tratta di una motivazione per gratificare altri (seppure trattasi dei tuoi genitori) ma di una motivazione verso la realizzazione di te stessa di cui lo studio è parte integrante.
Insomma devi spostare completamente il "focus" della questione.
Riflette molto bene su questo è importante!
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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19 GEN 2016

Gentile Sara,
posso immaginare il disagio che sta vivendo in questo momento. Decidere di intraprendere gli studi universitari è una scelta importante sia per quanto riguarda il presente, perchè costituirà una parte importante della vita per almeno 5 anni, sia per quanto riguarda il futuro, perchè avrà un grosso peso sulle prospettive lavorative. Proprio per questo motivo è una scelta da fare con consapevolezza ed è importante capire che non rappresenta l'unica alternativa, e neppure la più valida. Spesso si vede l'università come un baluardo sicuro nella confusione e nel disorientamento che ci coglie rispetto al futuro, ma, se vissuta come un "dovere" o una costrizione, può diventare un'esperienza frustrante e negativa. Vorrei farle a questo proposito alcune domande: la sua insoddisfazione riguarda la scelta della facoltà o più in generale gli studi universitari? Che cosa le piacerebbe fare nella vita? Perchè pensa che parlando liberamente ai suoi genitori delle sue aspirazioni e dei suoi desideri li deluderà?

Per qualsiasi informazione rimango a sua disposizione.

Cari saluti,
Dott.ssa Valentina Bua
Roma

Dott.ssa Valentina Bua Psicologo a Roma

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