Periodo di apatia con l'università, come uscirne?

Gentile mchiara,
potrebbe essere che il trasferimento abbia influito.
Può capitare che certi cambiamenti, soprattutto se importanti, possano causare il malessere che lei ci descrive.

Quest'apatia di cui ci parla è, quindi, circoscritta solo allo studio? Per il resto come sta? Ci sono altre attività che svolge con piacere e che la fanno stare meglio? Esce? Ha delle amicizie là? Torna a casa? Ogni quanto?

Non ha di cosa rimproverarsi, anzi, forse il primo passo che può fare per iniziare a stare meglio è proprio smettere di farlo e riconoscere (e anche riconoscerSI) il fatto che sta attraversando questo momento e che ha bisogno di prendersi cura di sè.

Resto a disposizione per qualsiasi cosa.
Un caro saluto,
Alessia Sassano

Cara M. Chiara,
sicuramente per lei questo è un momento molto faticoso. Nella sua storia di vita ci sono vari elementi che possono concorrere al suo attuale malessere, come il trasferimento in una regione diversa da quella in cui è nata, un esame molto difficile che si è appena lasciata alle spalle, un generale malessere nei confronti del suo percorso di studi e il pensiero angosciante della tesi, che le fa tornare in mente il momento del Covid, drammatico per molti di noi.
Non posso dirle cosa le sta dicendo questo malessere, se questa scelta è quella giusta o meno; ci sono vari aspetti nella sua storia che necessitano di essere accolti, compresi ed esplorati, per poter vivere il futuro con maggiore serenità.
Rimango a disposizione se volesse esplorare, anche online.

Dott.ssa Martina Marino

Buongiorno Mchiara,
Dal suo racconto porrei il focus su alcuni passaggi: il fatto che si è trasferita ha implicato dei cambiamenti negativi (es. allontanarsi dagli affetti?)?
Come ha scelto la facoltà di architettura? Mi spiego meglio: è stata una scelta sua, desiderata, o è stata consigliata da qualcuno? Sa, non so se sia il suo caso, ma è comune tra i giovani adulti di oggi arrivare a un passo dalla fine degli studi e stagnarsi, perché si rendono conto che quella direzione lavorativa che si sta aprendo non è poi così autentica. Non la conosco, la mia è solo una ipotesi, l’ho scritta perché dal suo interrogativo finale mi sembra sensato avanzare questo discorso.
Le consiglierei di intraprendere un percorso, non solo per ricevere un consiglio, ma per esplorare i significati sotto al suo tenerci tanto alla performance, e ragionare insieme se sta vivendo effettivamente la vita che vuole. E che merita.
Io sono qui, se desiderasse approfondire
Buona giornata!

Buongiono Cara
Penso che sei in ansia , e depressa ti sarebbe utile dei colloqui con una psicoterapeuta, per la tua ansia e le altre tematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile Chiara,
Grazie per aver condiviso le tue preoccupazioni. Comprendo che in questo momento ti senti stanca mentalmente e le situazioni di studio ti causano ansia e in più sei anche arrabbiata con te stessa perchè non rendi come vorresti. Rimproverarti però non serve a nulla, anche se so che non è facile non farlo, se non a peggiorare il vissuto di apatia che provi in questo momento. Forse il primo passo è quello di accettare che questo periodo esiste, che ti senti così e non puoi fartene una colpa. Il secondo passo poi è quello di prendere in considerazione di intraprendere un percorso psicologico, per cercare di comprendere effettivamente quali siano le cause di questo tuo vissuto, le quali come tu stessa hai detto potrebbero essere molteplici, per implementare delle nuove risorse che ti permettano di affrontare le situazioni che al momento ti creano stress e disagio ed eventualmente aiutarti a comprendere se il percorso che hai scelto è ciò che desideri per il tuo futuro oppure no.
Spero di esserti stata utile. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti o per una consulenza psicologica, anche online.
Un abbraccio,
Dott.ssa Valeria Passavanti

Buongiorno M.Chiara,
stai affrontando un periodo della tua vita molto importante, in cui ti stai formando verso una professione e indirizzando verso un percorso di vita. Inoltre hai affrontato un trasferimento in una nuova città, un cambiamento questo che richiede tante risorse e capacità complimenti.
E' in un momento per te così delicato e importante che rivolgerti all'aiuto di uno psicoterapeuta può fornirti il sostegno di cui necessiti, e e può aiutarti a esplorare le tue emozioni dando un senso e significato all'apatia e all'ansia che stai vivendo.

Un caro saluto
Dott.ssa Melania Matzuzzi

Gentilissima mchiara, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo come le fatiche vissute e sperimentate durante il periodo del Covid possano ritornare in momenti delicati come quello che stai vivendo. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare ed elaborare a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti le tue fatiche del momento.
Resto a disposizione!
AV

Salve, mi dispiace sentire che sta attraversando un periodo di apatia e di dubbi riguardo alla sua scelta di studi e di vita. Ci sono molte ragioni per cui si può provare un senso di stanchezza e apatia, soprattutto in un momento come questo in cui ci sono molte pressioni esterne e difficoltà da affrontare. Sarebbe utile per lei iniziare una terapia individuale per esplorare questi sentimenti e trovare modi per affrontare le difficoltà che sta incontrando. In terapia, potrebbe esplorare il modo in cui si sente nei confronti del suo percorso di studi, del lavoro e della vita in generale, e lavorare su strategie per gestire l'ansia e l'apatia. Potrebbe anche esplorare le radici di questi sentimenti e trovare modi per affrontare le pressioni e le sfide che incontra nella vita quotidiana.