Dopo 10 anni di convivenza, 15 di fidanzamento e uno splendido figlio desiderato stavamo finalmente preparando il nostro matrimonio. Cominciano ad arrivarmi lettere anonime inizialmente puerili e prive di alcun riferimento dopodiché a due giorni dalle nozze una foto del mio compagno in strada con un'altra. Lui mi spiega che ha dato un passaggio dalla palestra a questa donna ed è disposto a farmi parlare con lei. Lei gli regge il gioco, io le credo ci sposiamo. Ma le lettere continuano ad arrivare e dopo estenuanti ricerche scopro che hanno avuto rapporti nei mesi precedenti al matrimonio. Lui pentitissimo le ha provate di tutte per non perdermi. Mi sento devastata e sola. Lo amo ma non mi fido più. Come posso perdonare un tradimento?
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12 AGO 2016
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Cara Paola
sicuramente tutta questa storia di suo marito con quella persona deve essere stata un'avventura credo senza implicazioni sentimentali, altrimenti lui non avrebbe chiesto a lei di "reggergli il gioco" delle finte spiegazioni per non far saltare il matrimonio, così come l'altra non avrebbe accettato di farlo.
Forse, proprio in procinto del matrimonio suo marito si è sentito "fragile" e ha ceduto a questo impulso trasgressivo.
Detto questo, credo che il vero problema sia non tanto il tradimento agito, quanto questa immaturità di fondo di suo marito e la capacità di mettere in atto un "mascheramento" del fatto che implica manipolazione delle persone e volontà di mentire a oltranza.
Quindi credo che lei abbia bisogno di comprendere bene questi aspetti della personalità di suo marito in quanto la fiducia data e rinnovata deve basarsi su conoscenza e consapevolezza dei problemi.
Forse l'aiuto di un terapeuta può essere davvero importante.
Un caro saluto Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
17 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Paola,
Lei dice: lo amo, ma non mi fido più". Per poter valutare se fidarsi è un bene è opportuno comprendere quanta fiducia si ha in se stessi per potersi meritare e onorare di mantenere un rapporto che come ogni rapporto è frutto di scambio.
Cordiali saluti
Studio dr. Gramaglia Giancarlo
Torino
16 AGO 2016
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Gentile Paola,
premesso che non comprendo fino in fondo la cautela di organizzare un matrimonio dopo ben 25 anni di conoscenza del partner, ritengo che il tradimento sia sempre espressione di un malessere spesso covato e ignorato da molto tempo senza aver avuto l'umiltà o l'intuizione di farsi aiutare a comprendere le cause di questo malessere qualora non fossero evidenti sì da spingere i due partners a comunicare su di esso per trovare da soli una soluzione.
Ora il problema non è tanto se perdonare o non perdonare ma piuttosto capire appunto cosa ha reso insoddisfatto suo marito spingendolo ad agire questo comportamento.
Per questo motivo è senz'altro consigliabile una psicoterapia di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
16 AGO 2016
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Paola...errare è umano, perseverare è diabolico.
L'ha fatto con una.
Se lo rifarà, allora probabilmente non è stato un caso, ma la tendenza a "diversificare" ce l'ha per carattere, e in quel caso, deciderai.
Coraggio
12 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Paola,
purtroppo la volontà di perdonare spesso non va di pari passo con la vera accettazione di quanto ci è accaduto. Il tradimento ha spesso una ragione ben precisa che va ricercata all'interno del sistema coppia oltre che nel profondo di ciascuno di noi. Rappresenta un messaggio, un passaggio tra il prima e il dopo, rappresenta un punto di svolta. Per capire quale cambiamento potrà esserci all'interno della vostra storia sarebbe utile esplorare le ragioni profonde che la spingono a perdonare oppure a rifiutare quest'uomo. Altrettanto utile sarebbe comprendere le stese ragioni profonde che hanno portato suo marito ad agire in questo modo. Mi permetto di consigliarle di rivolgersi ad un collega della sua zona che possa supportarla e guidarla alla scelta più giusta per lei in questo difficile momento.
Un caro saluto
Dott.ssa Laura Tullio
11 AGO 2016
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Buonasera Paola, per come ha posto la domanda sembra quasi che abbia solo la scelta di attuare questo perdono ma non sa come farlo, e quindi chiede a noi. La inviterei, invece, a riflettere un pò di più su di lei, le sue aspettative, bisogni, valori, etc. e su come questi riferimenti interni agiscono all'interno del vostro rapporto. Perdonare è lecito (anzi, è uno dei valori più importanti, visto che, tra l'altro, tutti sbagliamo), tuttavia per attuare questa bella modalità relazionale bisogna esserne convinti (emotivamente), e non farlo "solo" per il figlio, perchè ci si è sposati da poco, perchè si teme di rimanere da soli, etc. Queste, eventualmente, sarebbero proprio le basi per una coppia non troppo solida ed i problemi si potrebbero ripresentare in futuro. Provi, dunque, a riflettere su di Sè, su cosa vuole, di cosa ha bisogno. Chiarito (possibilmente) questo dovrebbe avere un confronto diretto con suo marito per chiarire se la vostra relazione possa continuare, magari su basi un pochino diverse, oppure no. Nel caso non riuscisse ad avere un pensiero su di Sè diverso e profondo, potrebbe esserle di aiuto una terapia di sostegno.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma