Perdonare tradimento, davvero si può?
io e la mia compagna stiamo insieme da 12 anni. Abbiamo un bimbo insieme e una figlia lei da una precedente relazione che dall'età di 4 anni le faccio da secondo padre. Nell'ultimo anno e mezzo ci sono stati frequenti litigi dove il giorno dopo si è sempre fatto pace e come se nulla fosse fino al litigio successivo. Ad un certo punto è come se non ci fossimo cercati più se non per la solita routine familiare. Per un anno siamo stati senza sesso. Lei diceva che non aveva voglia per il fatto che il bimbo dormiva con noi mentre io le ho sempre fatto presente che se avessimo voluto il modo l'avremmo trovato. Ha iniziato a chattare giocando ad un gioco sul telefono e li ha conosciuto un ragazzo di 15 anni più piccolo di lei (41). È iniziata a diventare gelosa del suo telefono fino a quando insospettito ho iniziato a controllarla. Una volta ho visto che era con le cuffie e in videochat con questo ragazzo proprio seduta accanto a me. Alla mia sfuriata e scenata ha reagito subito mettendosi all'attacco dicendo che non era nessuno e negando ogni evidenza per poi dirmi che era un ragazzo straniero col quale non c'era assolutamente niente se non un innocente flirt. Le faceva complimenti, la ascoltava e la faceva stare bene. Tutto qui! Ho pensato per diversi giorni cosa fare, se accettare la cosa o meno finché lei scoppiando a piangere mi ha detto che aveva fatto una stupidaggine e che era pentita, non voleva perdermi e amava solo me. Tutto ciò successe a marzo dello scorso anno. Io avevo accettato la cosa ed eravamo tornati come prima, litigi compresi. A fine luglio di quest'anno nuovamente insospettito ho iniziato nuovamente a controllarle il cel di nascosto e ho trovato ancora msg con questo ragazzo. Le ho fatto l'ennesima scenata fino a dirle che avevo letto tutto e questa volta volevo arrivare in fondo. Avevo visto la posizione Google e avevo visto che era stata in un albergo e li è crollata confessandomi di averlo visto per tre gg consecutivi e di averci fatto sesso facendomi credere che era a lavoro e svolgendo la sua solita giornata negli orari previsti tornando a casa all'ora solita. Mi è letteralmente crollato il mondo addosso. Non riesco a lasciarla perché in fondo penso ancora di amarla e per tutta la situazione familiare, figli compresi. Mi dice che si odia per ciò che mi ha fatto ma non mi ha mai saputo dire perché è successo. Nonostante le mie domande insistenti sui particolari e sulle motivazioni profonde ancora oggi dice che non sa perché l'ha fatto. Dice solo che si sentiva trascurata e non capita, si sentiva solo mamma e non donna e iniziava a vedersi vecchia. Di tutto ciò mi prendo le mie responsabilità ma non me ne faccio una colpa e le ho chiesto perché non me ne ha parlato prima di decidere anche per me e tradirmi. Stiamo provando a ricominciare ma io passo da giorni di euforia a giorni di depressione e irascibilità che scarico un po' con tutti. Non so davvero che fare ma il pensiero continuo che lei non sia felice veramente e che possa ripetersi l'"errore"mi paralizza affettivamente. Davvero si può perdonare un tradimento? A chi devo chiedere aiuto? Ad un consultorio familiare o ci serve proprio una terapia di coppia? Sono confuso e non voglio sfasciare una famiglia senza almeno provarci seriamente.