Buonasera, sono un uomo di 40 anni sposato con figli ed ho un problema che mi affligge da circa 7 mesi. Mi sono affezionato molto ad una mia collega di lavoro. Con lei ho un bel rapporto di amicizia e confidenziale, la penso in tutte le ore della giornata e non riesco a togliermela dalla testa. A casa sono sempre nel mondo delle nuvole e rido da solo quando penso a lei. A lavoro quando la vedo mi viene spontaneo fargli un sacco di complimenti, ed a lei fanno piacere. La mia vita matrimoniale funziona bene, amo mia moglie e lei ama me. Non riesco a spiegarmi perché mi è successa questa cosa, è la prima volta in vita mia che mi succede. Vorrei non pensare a lei ma non ce la faccio e questo mi fa stare male perché spesso faccio fatica ad addormentarmi e sono quasi sempre distratto. Vorrei tanto che la vedessi come prima cioè una semplice collega di lavoro.....Grazie per le risposte.
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1 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Giuseppe,
non credo debba addossarsi più responsabilità di quelle che ha. Se lei si è affezionato molto a questa collega, mi sembra probabile che anch'essa abbia in qualche modo favorito tale interessamento/affezione per cui conviene forse interrogarsi sul tipo di ricadute (psicologiche, di crescita, relazionali ecc.) che tali sentimenti o atteggiamenti favoriscono e quali bisogni cercano di soddisfare.
In altre parole perché si è affezionato a questa ragazza? Perchè questa collega le ha stimolato certi sentimenti e cosa effettivamente cerca o desidera? Infatti essa potrebbe cercare magari tutt'altro che un rapporto sentimentale. Ovviamente parliamo di ipotesi che solo uno psicologo con un colloquio approfondito potrebbe dirimere.
Cordiali saluti
2 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Giuseppe, prima di rivolgersi ad un nostro collega, le consiglio di porre la questione in termini diversi: cos'ha quella persona che la attrae tanto? Si parla di una caratteristica, qualità etc., che non ritrova più in sua moglie o all'interno del vostro rapporto? Facendo finta, so che è difficile, che quella persona, al posto del viso abbia un punto interrogativo (dunque, può essere Tizia, Caia o Sempronia, in questo momento è secondario), quando si relaziona con quella organizzazione di personalità come si sente emotivamente? Che immagine di Sè ne ricava? E tutto ciò, che differenze ha con il come si sente e cosa percepisce emotivamente all'interno del suo matrimonio? Naturalmente, nel caso non riuscisse a trovare delle risposte soddisfacenti da solo, la nostra categoria professionale è sempre a disposizione.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
1 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Giuseppe,
lei dice che la sua vita matrimoniale funziona bene e che ama sua moglie.
Contemporaneamente però si sta legando affettivamente (forse troppo) a questa collega di lavoro e questo legame, da sette mesi a questa parte, sembra crescere sempre di più, tanto che lei stesso comincia a preoccuparsene.
Personalmente sono portato a pensare che razionalmente lei voglia convincersi che la sua relazione matrimoniale è perfetta mentre in realtà non è proprio così e c'è qualche buco da qualche parte (routine? noia?) che magari non riesce a vedere.
Tra l'altro, non credo che lei abbia condiviso con sua moglie questi pensieri cercando insieme una soluzione in linea con il dettato matrimoniale di condividere ogni cosa "nella buona e nella cattiva sorte".
Il suggerimento è allora di farlo e farsi aiutare a superare questa fase di disorientamento da una psicoterapia individuale o anche di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).