Innamorato di una mia collega che non mi vuole
Gentile GuidaPsicologi.it
sono stato fidanzato per 7 anni (compreso circa uno di convivenza) con una ragazza 10 anni più grande di me (io ne ho 34 e lei 44). Tutto nella norma a parte un mio coinvolgimento parziale nella storia (differenze di età che col tempo si sono ingigantite). Un giorno conosco una ragazza mia nuova collega di lavoro (che ha 36 anni). Non passa nemmeno una settimana che le chiedo di uscire ottenendo il suo si. Dopo averla baciata la prima volta ho capito che effettivamente lei è quello che voglio. Passano pochi giorni e lei mi aiuta, percependo la mia infelicità, ad andare via dalla casa della mia ex per far ritorno a casa mia da "single". Da quel giorno ho messo lei al centro delle mie attenzioni mentendo, sporadicamente, sulle mie competenze professionali (e lo rimpiango). Dopo poco le dico anche il fatidico "ti amo" che lei sembra apprezzare ma che, in parte non sembra ricambiare. Dico in parte perchè anche lei me lo dice ma, in fondo, stento a credere. Dopo un pò (un viaggio a Londra offerto da me) e la proposta di affittare casa insieme a due passi da dove lavoriamo (sempre offerta da me) lei mi dice che non sono quello che cerca e che mi giudica senza attributi. Io la amo e vorrei tanto stare con lei. Rispetto il suo desiderio di non voler stare con me ma la cosa è che, lavorando insieme, la vedo praticamente tutti i giorni e mi fa male al cuore vederla che non mi da nemmeno confidenza. Io sono disperato, pensando a lei provo quel senso di vuoto nello stomaco (o farfalle, ndr) e ci sto male. Spesso piango, sono triste e fuggente e, qualunque cosa faccia, il mio pensiero va sempre a lei. Premetto che, tra alti e bassi, siamo usciti insieme due mesi. Io sono ossessionato da lei e sento di poter fare qualsiasi cosa mi chieda solo per il piacere di stare con lei anche perchè, più passa il tempo, più sono convinto che lei sia la persona giusta per me.
Ma non mi vuole, vi prego aiuto!