Omosessualità latente?

Cara Laura,
non mi sento affatto d'essere rassicurante. La pratica sessuale perversa cui fa cenno, indica un problema nel suo ragazzo e , di non poco conto. L'espressione della sessualità , non è un aspetto della personalità avulso da tutti gli altri comportamenti e affonda alla pari con essi, le proprie radici nel passato. Un conto è la omosessualità che contempla anche relazione e amore, un altro sono le perversioni, che sempre denunciano un problema che per lo più deriva da una forma di fissazione inconscia ad una particolare fase infantile dello sviluppo psicosessuale. Quindi, bene il sessuologo , ma , meglio sarebbe una psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico per entrambi voi e da analisti diversi, per aiutare il suo fidanzato a capire da dove venga questo bisogno/ desiderio di farsi penetrare analmente da una donna e, per cercare di scoprire come mai Lei possa o provi piacere nell'accettare di sottomettersi a tali pratiche.

Cordiali saluti

Cara Laura,
la sessualità è un aspetto importante della vita di un individuo.
La sua comprensibile preoccupazione si accompagna a sensibilità nel voler cercare di aiutarlo. Noi non sappiamo se sia gay, si tratta di un suo sentire. Il pegging potrebbe essere una preferenza sessuale paragonabile a molte altre, in sè non ha nessuna correlazione con l'omosessualità. I problemi di eiaculazione potrebbero essere oggetto di approfondimento sessuologico e anche in questo caso non necessariamente si correlano all'omosessualità.
Mi pare che dalla sua breve descrizione ne abbiate parlato e che si sia discusso a proposito anche della sua omosessualità. A questo proposito la incoraggio ad avere nei riguardi del suo ragazzo, oltre alla sensibilità, anche sempre un atteggiamento non giudicante. Ciò vale in tutte le coppie, nel suo caso se ci riesce è doppiamente brava, di fronte alla possibilità di omosessualità.
Vi consiglio uno psicoterapeuta specializzato in sessuologia clinica.
Non esiste la prova del dna o delle analisi al sangue, la sessualità e i disturbi sessuali che lei cita non si ritrovano sotto un esame clinico. Occorre mettersi in gioco.
In bocca al lupo!
Dr.ssa Courrier