Omosessualità latente oppure no?
Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni. Da quasi più di un anno ho un rapporto particolare con un mio collega di lavoro. Premessa: sono gay e ho vissuto il mio orientamento con totale consapevolezza e serenità sin da piccolo, per cui tante “problematiche” nel riconoscersi in quanto tale non so fino a che punto possano spingersi. Come detto prima, ho sempre pensato che mi piacessero i ragazzi, anche se in adolescenza non mi capitava mai che mi cadesse l’occhio su un ragazzo (così come accadrebbe normalmente in quella fase di età); col tempo e con la mia prima relazione ho capito di aver bisogno di un forte legame emotivo per percepire anche quello fisico. Pertanto, spesso mi sono ritrovato con ragazzi che si trovavano molto coinvolti fisicamente e io abbastanza frenato in quanto scarsamente legato a loro emotivamente. Questo, tuttavia, mi consente di mantenere la giusta lucidità prima di coinvolgermi. Detto ciò, questo ragazzo (che già conoscevo e mai avrei immaginato potesse piacermi) ha cominciato ad avere attenzioni particolari nei miei confronti (nello specifico iniziando ad avvicinarsi ripetutamente alla mia scrivania, cercando anche di creare un contatto fisico, prima toccando le braccia, e poi con degli abbracci, che col tempo sono diventati sempre più affettuosi, duraturi e ripetuti nel tempo). In questa prima fase, durata tutto il periodo estivo, non avevo nessun coinvolgimento, tanto da non ricambiare e da rimanere un po’ stranito da queste manifestazioni; sapevo solo di stare bene in sua compagnia (grazie anche alle uscite extralavorative che facevamo nel weekend) ma nulla di più. Comincio a capire di affezionarmi diversamente quando, dopo la fine dell’estate, andando a lavoro con la stessa macchina, comincia a prendermi costantemente le mani, sulla mia gamba, sia all’andata che al ritorno, e successivamente anche a lavoro. Ovviamente anche io comincio a ricambiare e comincia a non essermi più indifferente la cosa. Tuttavia, avendo già consapevolezza di me, comincio a fare anche di più rispetto a lui (es. massaggi anche sotto la maglietta ai livelli dell’addome), cosa che accade tutt’oggi e cosa ben gradita da lui. Il problema sembra non esserci, ma non è così…lui di me non sapeva, ma di lui sapevo che aveva avuto una storia importante con una ragazza, quindi sono sempre rimasto con questa diffidenza rispetto ai suoi atteggiamenti, forte anche del fatto che a lui non viene di avvicinarsi in questo modo a me (es i massaggi). Pertanto durante il periodo natalizio gli ho chiesto se si stesse rendendo conto della situazione oppure no. La risposta iniziale è stata che mi vedeva come una persona che conosceva da tanto tempo, molto vicino alla figura di un fratello, ma che non c’era altro. Questa risposta mi ha spiazzato molto, perché non mi verrebbe di comportarmi così con una persona estranea (se lo facessi con una ragazza capirei subito che forse provo altro). Pertanto io gli ho chiesto: “se vedessi due ragazzi così da esterno, tu cosa penseresti?” Lui si è messo a sorridere rispondendo timidamente “che forse c’è qualcosa”. Successivamente sono nati due litigi, abbastanza accesi che hanno visto me molto determinato nel ridimensionare immediatamente il rapporto e lui soffrire molto questo potenziale allontanamento, tanto da vederlo coi lucciconi. Quest’ultimo litigio, risalente a due/tre settimane fa, mi ha portato a dirgli che io sono gay e lui invece mi ha confermato che io non gli sia indifferente, che non riuscirebbe a non toccarmi le mani, ma che nonostante questa forte intesa non gli viene di baciarmi o di fare altro come gli verrebbe con una ragazza, anzi l’idea gli provoca disgusto. Dice che al momento è certo di avere interesse solo per le ragazze e che prova queste sensazioni negative con me immaginandosi in un contatto più ravvicinato, ma riflettendo di più sulla qualità del nostro rapporto, e su quanto sia stato male per quei litigi (dice di non essere mai stato così male per nessuno) un minimo dubbio gli viene e ultimamente sta cercando di interrogarsi e di capirsi da solo su ciò. Non si spiega come mai non percepisca quell’attrazione fisica che invece è certo di avere per le ragazze. Come da premessa, io non ho avuto questi problemi nel riconoscermi, e semmai avessi vissuto la sua situazione mi sarebbe sembrato sin da subito evidente che provassi qualcosa, mentre lui ha cominciato a farci caso dopo averglielo fatto notare io. Ultimamente sono più frequenti discorsi di questo tipo, e quando mi capita di fargli qualche domanda che potrebbe andare a mio favore lo vedo parecchio in difficoltà (es. sei geloso?), rispondendo comunque a mio favore. Essendo molto obiettivo e sincero con me stesso, gli ho creduto in tutto ciò che mi ha detto, anche alle cose meno belle diciamo. Secondo voi si tratta di un suo semplice dubbio intrusivo e che sia etero, oppure no? Omosessualità latente o bisessuale? Mi farebbe piacere avere un parere a riguardo. Io cercherò di portare avanti il rapporto, finché si potrà.