Omosessualità latente oppure no?

Inviata da DanyT · 17 apr 2023 Orientamento sessuale

Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni. Da quasi più di un anno ho un rapporto particolare con un mio collega di lavoro. Premessa: sono gay e ho vissuto il mio orientamento con totale consapevolezza e serenità sin da piccolo, per cui tante “problematiche” nel riconoscersi in quanto tale non so fino a che punto possano spingersi. Come detto prima, ho sempre pensato che mi piacessero i ragazzi, anche se in adolescenza non mi capitava mai che mi cadesse l’occhio su un ragazzo (così come accadrebbe normalmente in quella fase di età); col tempo e con la mia prima relazione ho capito di aver bisogno di un forte legame emotivo per percepire anche quello fisico. Pertanto, spesso mi sono ritrovato con ragazzi che si trovavano molto coinvolti fisicamente e io abbastanza frenato in quanto scarsamente legato a loro emotivamente. Questo, tuttavia, mi consente di mantenere la giusta lucidità prima di coinvolgermi. Detto ciò, questo ragazzo (che già conoscevo e mai avrei immaginato potesse piacermi) ha cominciato ad avere attenzioni particolari nei miei confronti (nello specifico iniziando ad avvicinarsi ripetutamente alla mia scrivania, cercando anche di creare un contatto fisico, prima toccando le braccia, e poi con degli abbracci, che col tempo sono diventati sempre più affettuosi, duraturi e ripetuti nel tempo). In questa prima fase, durata tutto il periodo estivo, non avevo nessun coinvolgimento, tanto da non ricambiare e da rimanere un po’ stranito da queste manifestazioni; sapevo solo di stare bene in sua compagnia (grazie anche alle uscite extralavorative che facevamo nel weekend) ma nulla di più. Comincio a capire di affezionarmi diversamente quando, dopo la fine dell’estate, andando a lavoro con la stessa macchina, comincia a prendermi costantemente le mani, sulla mia gamba, sia all’andata che al ritorno, e successivamente anche a lavoro. Ovviamente anche io comincio a ricambiare e comincia a non essermi più indifferente la cosa. Tuttavia, avendo già consapevolezza di me, comincio a fare anche di più rispetto a lui (es. massaggi anche sotto la maglietta ai livelli dell’addome), cosa che accade tutt’oggi e cosa ben gradita da lui. Il problema sembra non esserci, ma non è così…lui di me non sapeva, ma di lui sapevo che aveva avuto una storia importante con una ragazza, quindi sono sempre rimasto con questa diffidenza rispetto ai suoi atteggiamenti, forte anche del fatto che a lui non viene di avvicinarsi in questo modo a me (es i massaggi). Pertanto durante il periodo natalizio gli ho chiesto se si stesse rendendo conto della situazione oppure no. La risposta iniziale è stata che mi vedeva come una persona che conosceva da tanto tempo, molto vicino alla figura di un fratello, ma che non c’era altro. Questa risposta mi ha spiazzato molto, perché non mi verrebbe di comportarmi così con una persona estranea (se lo facessi con una ragazza capirei subito che forse provo altro). Pertanto io gli ho chiesto: “se vedessi due ragazzi così da esterno, tu cosa penseresti?” Lui si è messo a sorridere rispondendo timidamente “che forse c’è qualcosa”. Successivamente sono nati due litigi, abbastanza accesi che hanno visto me molto determinato nel ridimensionare immediatamente il rapporto e lui soffrire molto questo potenziale allontanamento, tanto da vederlo coi lucciconi. Quest’ultimo litigio, risalente a due/tre settimane fa, mi ha portato a dirgli che io sono gay e lui invece mi ha confermato che io non gli sia indifferente, che non riuscirebbe a non toccarmi le mani, ma che nonostante questa forte intesa non gli viene di baciarmi o di fare altro come gli verrebbe con una ragazza, anzi l’idea gli provoca disgusto. Dice che al momento è certo di avere interesse solo per le ragazze e che prova queste sensazioni negative con me immaginandosi in un contatto più ravvicinato, ma riflettendo di più sulla qualità del nostro rapporto, e su quanto sia stato male per quei litigi (dice di non essere mai stato così male per nessuno) un minimo dubbio gli viene e ultimamente sta cercando di interrogarsi e di capirsi da solo su ciò. Non si spiega come mai non percepisca quell’attrazione fisica che invece è certo di avere per le ragazze. Come da premessa, io non ho avuto questi problemi nel riconoscermi, e semmai avessi vissuto la sua situazione mi sarebbe sembrato sin da subito evidente che provassi qualcosa, mentre lui ha cominciato a farci caso dopo averglielo fatto notare io. Ultimamente sono più frequenti discorsi di questo tipo, e quando mi capita di fargli qualche domanda che potrebbe andare a mio favore lo vedo parecchio in difficoltà (es. sei geloso?), rispondendo comunque a mio favore. Essendo molto obiettivo e sincero con me stesso, gli ho creduto in tutto ciò che mi ha detto, anche alle cose meno belle diciamo. Secondo voi si tratta di un suo semplice dubbio intrusivo e che sia etero, oppure no? Omosessualità latente o bisessuale? Mi farebbe piacere avere un parere a riguardo. Io cercherò di portare avanti il rapporto, finché si potrà.

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Miglior risposta 18 APR 2023

Caro DanyT, grazie per esserti confidato con noi.
E' davvero bello leggere della tua serenità e naturalezza con le quali hai vissuto e vivi il tuo orientamento omosessuale, mi fa pensare che, forse, un pò di speranza nel mondo c'è e che effettivamente qualcosa stia cambiando.
Come puoi immaginare, infatti, purtroppo non tutti vivono la scoperta del proprio orientamento omosessuale e l'omosessualità (o la bisessualità) in sè, con gli stessi vissuti. Per molti può essere molto più difficile, forse perchè più vulnerabili, o meno supportati emotivamente, oppure semplicemente cresciuti in un contesto in cui quella non è un'alternativa possibile, o ancora può capitare semplicemente di non aver mai avuto l'occasione di sperimentarsi.
Non possiamo fornirti una risposta alla tua domanda, è impossibile poter dire se quest'uomo è etero e ti sta facendo perdere solo del tempo, oppure se presenta un'omosessualità repressa o un'omofobia interiorizzata, o ancora se possa essere bisessuale e semplicemente, fino ad oggi, non aveva ancora avuto l'occasione di viversi in questo modo.
Credo che ciò che conti stia in realtà nella tua premessa: ci hai raccontato di riuscire a sentirti attratto da un uomo solo se investito emotivamente. Questo mi fa, quindi, pensare che al momento tu stia provando dei sentimenti importanti per questa persona. Invece di concentrarti su una questione che, probabilmente, deve risolvere con se stesso il tuo collega, potresti riflettere su come stai tu nell'attesa e nell'ambivalenza, nel dubbio e nella non conoscenza, come ti ha fatto sentire il potenziale rifiuto e come mai non riesci ad abbandonare il pensiero che una relazione con quest'uomo possa essere una possibilità.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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19 APR 2023

Gentile Dany,
mi sembra di aver capito che questa situazione stia generando in te confusione e un po' di paura, in quanto hai finalmente trovato qualcuno verso cui provare dei sentimenti ma non sai se puoi lasciarti andare. L'orientamento sessuale è qualcosa di fortemente identitario, contribuisce cioè a definire chi siamo, non solo agli occhi di noi stessi, ma anche a quelli degli altri, che vuoi o non vuoi, definiscono comunque sempre in qualche modo chi siamo. Questo non comporta problemi nel caso in cui persone come te (o come me o come la maggior parte delle persone) crescono essendo consapevoli del proprio orientamento e dunque la propria identità cresce con questa consapevolezza. Diverso è il caso in cui per 26 anni o più, dopo aver creduto per tutta la vita di avere un tipo di orientamento, capisci che forse c'è dell'altro. Si tratta di ristrutturare completamente l'idea che si ha di se stessi e rinegoziarne una nuova. Per questo l'accettazione non è semplice, soprattutto se per tutti gli anni di vita precedenti si è riusciti a sfuggire dal dover accettarlo. Potrebbe essere, infatti, che non abbia mai avuto occasione di rendersene conto: magari non ha mai avuto stretti contatti con uomini gay (ad esempio come come con te che essendo un collega vi vedete tutti i giorni a lavoro) o se li ha avuti è scappato ogni volta che l'altra persona provava ad avvicinarsi fisicamente; potrebbe essere che questa tua caratteristica di riuscire ad avvicinarti fisicamente solo dopo aver raggiunto un'importante intesa emotiva gli abbia lasciato il giusto tempo di comprendere prima ancora di scappare. Potrebbero esserci infinite motivazioni, ma quello che posso consigliarti è di dargli tempo. A prescindere che sia solo un pensiero intrusivo, che sia omosessuale o bisessuale, dovresti cercare di supportarlo nella comprensione di questo lato di sè e avere pazienza, in quanto il fatto di metterlo alle strette chiedendo "ma quindi, cosa sei, cosa siamo" potrebbe portarlo a dover dare la risposta alla domanda che si sta ponendo troppo in fretta e rischiando così di farlo allontanare di nuovo oppure, cosa ancora peggiore, che egli si dia la risposta sbagliata.
Nel caso avessi bisogno di ulteriori chiarimenti non esitare a contattarmi.
Un abbraccio,
Dott.ssa Valeria Passavanti

Dott.ssa Valeria Passavanti Psicologo a Meda

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18 APR 2023

Salve Dany,
grazie per aver condiviso con noi i tuoi pensieri. Come hai ben descritto il tuo orientamento è stato consapevole e sereno, si può ipotizzare che hai avuto anche un buon sostegno familiare e ambientale? Immagino tu possa comprendere quanto questo possa influenzare l’immagine di sé. Da ciò che descrivi pare lecito pensare non sia un comportamento totalmente etero quello del tuo collega, ma non si può ipotizzare cos’abbia interiorizzato a riguardo o quali pensieri e pulsioni gli possa suscitare. Sarebbe utile per lui potersi esplorare all’interno di un setting accogliente e non giudicante, anche se dovrebbe partire da lui… Di te ho l’idea di un giovane uomo forte e capace di tollerare la frustrazione delle indecisioni altrui senza andare in pezzi, e se confermi sia cosi, si, porta avanti il rapporto finché potrai, magari mettendo ogni volta un pezzettino di te, della tua dolcezza e sensibilità. Spero di esserti stata utile e ti auguro buone cose.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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18 APR 2023

Buongiorno
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Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologo Psicoterapeuta
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18 APR 2023

Gentile DanyT,
Mi dispiace molto che lei stia subendo la confusione altalenante di un'altra persona.
Al di là della "definizione sessuale" di lui, c'è una cosa che si può dire con estrema certezza: questa persona deve fare chiarezza con se stessa e su questo lei può aiutarla fino ad un certo punto. Quello che invece può fare è scegliere se è disposto o meno a rimanere in questa situazione ambivalente e poco nitida.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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18 APR 2023

Gentile DanyT,
immagino che questo rapporto e le risposte sincere del suo collega a volte la confondano e la facciano sentire anche spiazzato, soprattutto se si paragona il tutto alla sua esperienza.
Ma la sessualità e l'orientamento sessuale sono aspetti della personalità così soggettivi e personali che ognuno li vive e sperimenta a modo proprio, e non è nemmeno detto che ci si riesca sempre.
La capacità di introspezione e l'apertura che lei ha dimostrato di avere nel capirsi non è da tutti o non è sempre così lineare ed esplicita.
Provi a tornare a concentrarsi su di sé, a chiedersi quali sono le sue aspettative a riguardo, quanto sente di poter "stare" in questa situazione e quanto la faccia stare bene.
Resto a disposizione se dovesse averne bisogno.
Un caro saluto,
Alessia Sassano



Dott.ssa Alessia Sassano Psicologo a Padova

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18 APR 2023

Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia. Capisco che questa situazione sia complessa e che ci siano molte domande e incertezze che ti assillano. Prima di tutto, è importante sottolineare che l'orientamento sessuale è un aspetto molto personale e soggettivo, e ogni persona lo sperimenta in modo diverso. Ti consiglio di prenderti del tempo per riflettere sui tuoi sentimenti e desideri, e di continuare a comunicare apertamente con il tuo collega di lavoro. Se ti senti in difficoltà o hai bisogno di un supporto emotivo per gestire la situazione, potrebbe essere utile considerare l'idea di iniziare una terapia individuale per esplorare i tuoi sentimenti e trovare delle strategie per affrontare la situazione nel modo migliore per te.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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