Salve. Sto vivendo un periodo di incertezze con me stesso e il mio corpo. Sono fidanzato in maniera stabile con una ragazza da più di un anno e abbiamo avuto in tre occasioni dei rapporti. In tutte le situazioni ho avuto difficoltà a raggiungere l'orgasmo. Oltre alla tempistica che può essere anche considerata soggettiva, il mio problema è di natura psicologica. Non mi sento mentalmente coinvolto nell'atto sessuale e la mia ragazza se ne è accorta e ha avuto reazioni brusche e rifiutandosi di continuare. Lei non è a conoscenza di questo mio problema in quanto le ho sempre assicurato di sentirmi completamente rilassato ma anche quando raggiungo l'eiaculazione, non provo piacere per il coinvolgimento psicologico come capita quando mi masturbo ma la raggiungo solo perché conseguenza di una stimolazione prolungata. Sono un ragazzo molto sensibile e questa difficoltà mi turba molto anche se la mia fidanzata non ne è al corrente. L'erezione persiste per tutta la durata del rapporto. Documentandomi su internet ho letto che tra le cause di questo disturbo potrebbe esserci un'omosessualità latente. Da bambino ho avuto delle esperienze sessuali con dei miei cugini, uno in particolare. Passando tutto il giorno insieme, all'età di 9-10 anni, abbiamo cominciato a visionare materiale pornografico eterosessuale e a toccarci vicendevolmente, baciandoci e arrivando a praticare sesso orale. Io in tutto questo avevo quasi sempre un ruolo passivo e data la mia giovane età non capivo bene cosa stesse accadendo. Un giorno mia madre ci vide mentre eravamo abbracciati in maniera molto calorosa e da allora terminarono questo tipo di esperienze. Successivamente ho attraversato un breve periodo di confusione ripensando a quegli eventi che però si è concluso presto. Ho etichettato questi episodi come delle esperienze nate dalla curiosità tipica dell'età e non hanno mai più avuto ripercussioni sulla mia vita. Dal punto di vista affettivo e fisico, sono sempre e solo stato attratto dalle ragazze. Ho avuto varie fidanzate che mi hanno sempre eccitato molto ma solo con quest'ultima ho avuto esperienze sessuali. Non mi capita mai di pensare ai ragazzi mentre mi masturbo o vivo la mia intimità. Non mi sento attratto dal genere maschile. Per la mia ragazza provo un sentimento molto forte al quale sono correlate tutte le sensazioni tipiche di una coppia come la gelosia, per esempio. Mi sento profondamente legato a lei e non ho mai avuto il dubbio di essere omosessuale. Negli anni successivi in vari contesti ho, per esempio, visto dei ragazzi nudi in palestra ma non ho mai provato attrazione per loro. Non sono un omofobo e ho una mentalità aperta nei confronti dei gay ma non sento di farne parte. Ho amici maschi e femmine con i quali mi trovo bene indistintamente. Sinceramente credo che questa mia impossibilità ad eiaculare sia dovuta all'elaborazione sbagliata di quelle esperienze da bambino ma non ad una omosessualità latente che giudico un'ipotesi da escludere per gli ovvi motivi citati prima. Desidererei un vostro parere psicologico. Attendo risposte. Cordiali saluti.
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4 SET 2016
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Gentile Mario,
le cause dell'eiaculazione ritardata possono essere diverse e non sempre è facile individuarle.
Il fatto che l'orgasmo possa essere raggiunto senza troppa difficoltà con la masturbazione esclude problemi di natura fisica e quindi non restano che quelli psicologici.
Dici di essere un ragazzo sensibile ma dietro questa definizione potrebbe nascondersi una incapacità ad esprimere fino in fondo le tue emozioni nella coppia, una certa diffidenza, un eccessivo autocontrollo e rigidità della struttura di personalità.
L'esperienza omosessuale infantile, a mio avviso, non vuol dire che ora hai una omosessualità latente ma quel ricordo potrebbe essere causa di paura, insicurezza e incertezza nei confronti di una relazione sessuale pienamente gratificante per la tua ragazza che reagendo male non fa che aumentare la tua difficoltà e sfiducia.
Per questo motivo, il mio suggerimento è per un percorso di psicoterapia di coppia sempre che la tua fidanzata sia disponibile.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
2 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Mario,
esistono diverse difficoltà sessuali che possono presentarsi in una coppia, tra cui anche quella che ha raccontato.
La scoperta del proprio corpo e della sfera sessuale con persone dello stesso sesso nella fase della fanciullezza e adolescenza è abbastanza diffusa.
Probabilmente c'è qualcosa che la preoccupa nel rapporto con questa ragazza, che può andare dalla paura di intraprendere una storia seria con lei a un ansia sottesa riguardo alle prime esperienze sessuali con una donna.
Le consiglierei di rivolgersi a uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale che permetta di esplorare i pensieri dietro a queste sue preoccupazioni e di attuare nella pratica dei cambiamenti comportamentali nella sfera sessuale.
Spero di esserle stata di aiuto.
2 SET 2016
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Caro mario, credo proprio che il tuo problema di eiaculazione ritardata non c'entri niente con le tue esperienza omosessuali infantili, peraltro normalissime a quella eta', ma piuttosto all'episodio in cui tua madre ti scoprii.
probabilmente, ti sentisti sporco, colpevole, impaurito.
Da allora hai probabilmente associato il rapporto intimo con una persona, chiunque sia, a qualcosa di sgradevole, e da qui l'anorgasmia (si chiama tecnicamente, "condizionamento operante").
Se ne esce con una psicoterapia
Coraggio
1 SET 2016
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Buongiorno Mario, la sessualità è un fenomeno complesso che vede coinvolte influenze biologiche, psicologiche, culturali e religiose. Alla base delle problematiche sessuali, quindi, possono esservi diverse cause, e non necessariamente una "omosessualità latente", come sembra temere e al tempo stesso escludere. Del resto, spesso in età infantile/adolescenziale le prime scoperte rispetto al proprio corpo avvegono con persone dello stesso sesso.
L'eiaculazione ritardata in genere è legata ad una difficoltà a lasciarsi andare durante l'intimità, come se ci fosse la necessità di mantenere un certo controllo mentre si è con un'altra persona.Da soli, con la masturbazione, può essere invece più facile concentrarsi sul piacere e sulle proprie fantasie ed arrivare così all'orgasmo.
Spero queste riflessioni le possano essere d'aiuto.
Un saluto
Maria Rita Milesi
1 SET 2016
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I motivi per cui hai difficoltà a sentirti coinvolto psicologicamente e a provare piacere nell'atto sessuale possono essere molti. Credo che ti sarebbe molto utile approfondire gli aspetti di cui hai scritto con uno psicoterapeuta.