Nonno non accetta le mie scelte
Buongiorno, vi scrivo per trovare qualche parola di conforto riguardo una mia situazione personale.
Sono una studentessa di 25 anni, laureata e da poco disoccupata. Per tutti gli anni della triennale umanistica ho lavorato ed ora sono in una fase di stallo in cui mi sto concentrando sulla magistrale ed eventuali tirocini o stage più inerenti al mio ambito. Ho lasciato un lavoro tremendo il quale non mi permetteva di vivere la mia vita da ragazza ventenne. Quando diedi le dimissioni erano tutti felici per me, l'unico a storcere il naso fu il mio nonno (soprattutto dopo) , pur ammettendo lui stesso che quel lavoro era pessimo. Adesso capitano spesso e volentieri litigi in famiglia in quanto lui sembra non accettare questo mio stato di disoccupazione, agli occhi suoi sono una nullafacente e basta. C'è da dire che non accetta nemmeno il mio percorso di studi sostenendo che non mi porterà da nessuna parte, anche se concorda sul fatto che bisogna studiare quello che piace. Io ci soffro per questa situazione e non riesco a passare oltre al fatto che lui sia semplicemente un vecchiotto cocciuto e testardo a cui non si riesce far cambiare idea. Fin da piccola mi sono sentita il cigno nero della famiglia in quanto il mio nonno ha da sempre portato alla luce le differenze con mia sorella (differenze a cui tutti vedevano e pochi ne parlavano ad alta voce): lei piena di amici e ragazzi, io solitaria e con le solite amiche da sempre. Capisco anche che questo possa essere una forma di preoccupazione da parte di mio nonno ma purtroppo formulando le frasi in maniera negativa e denigratoria non riesco proprio a passare oltre... o meglio lo ripeto ma poi finisco ad esserne triste. Per fortuna il resto della famiglia non mi fa pesare il fatto di concentrarmi sugli studi per il momento, potete capire però che non è bello continuare a sentirsi il brutto anatroccolo pure a questa età adulta. Sono fortemente convinta che qualsiasi cosa io faccia non andrà mai del tutto bene agli occhi del nonno e mi chiedo anche come mai cerco la sua approvazione. Forse perché inconsciamente credo che avendo la sua "benedizione" poi non capiterà più di sentirmi meno rispetto a mia sorella?
Vi ringrazio per l'attenzione