Il mio ragazzo non lavora, mia madre non lo accetta
Ciao, io sono Munya. Ho 23 anni e sono fidanzata con un ragazzo più piccolo di me di un anno, da circa 5 anni. Tutto bene, l'amore tra noi è forte, c'è un solo scoglio: mia madre, o meglio, la famiglia in generale. Mia madre, non lo vede di buon occhio, inizialmente sembrava accettarlo, poi ha iniziato a guardarlo con occhi strani, riuscivo a percepire tensione anche quando veniva a casa normalmente per pranzo o cena. Lo salutava a stento, e quando saliva a casa lei faceva in modo di non essere presente, altre volte invece sembrava che nulla toccasse il loro rapporto, scherzava con lui e faceva tranquillamente conversazione. Ovviamente siamo entrambi molto giovani, io studio, lui attualmente disoccupato perche ha finito gli studi da poco, e da lì derivano tutti i problemi. Spesso mi parla della sua situazione economica, non delle migliori ma neanche delle peggiori, diciamo normale. Ma lui, personalmente, non lavora. A volte capita che quando usciamo, offro qualcosa a lui, e altre volte dividiamo, difficilmente offre lui, solo quando ne ha la possibilità. A me non pesa la situazione, perché io capisco al 100% cosa significa fare dei piccoli lavoretti qui e la, non riuscire a trovare lavoro, perché anch'io ci sono passata prima di trovare l'occupazione che ho adesso, ma mia madre sembra non capirlo. Lo definisce "approfittatore". Ho provato anche a parlarle, a spiegarle che il lavoro non sbuca dal nulla, che più di cercare e fare colloqui, non può fare, ma lei sembra non capire. Mia sorella (che ha quasi 30 anni) non lavora, ma è fidanzata con un ragazzo che invece lavora, e non ha alcun tipo di problema nei suoi confronti. Lo fa persino dormire a casa, cosa che invece se capitata raramente, aveva sempre da ridire e preferiva accompagnarlo personalmente a casa, piuttosto che farlo rimanere da me. (Abita a diversi Km da me). Lui non guida, ha la patente, ma non riesce a guidare, altra cosa che non sopporta. Pensa di avere a che fare con una persona non capace di "ESSERE UOMO", perché per lei questo significa non lavorare e non guidare, non essere uomo.
Io non so più cosa fare, mi sento a pezzi, ogni volta che mia madre lancia uno sguardo di disapprovazione, o creare discussioni in sua presenza, o fargli pesare la sua situazione, e guardare lui negli occhi e vedere quanto soffre di ciò che si è venuto a creare, mi fa stare male. Ogni giorno è una lotta continua, siamo costretti a vederci fuori anche con -3⁰ perché non vuole che siamo in casa. E non vuole neanche che vada da lui.
Non so più cosa fare... Siamo giovani, il lavoro scarseggia, vogliamo accontentarci, ma un lavoro da 400€ al mese per 8 ore al giorno, 6 su 7, è davvero quello che ci serve? Come posso fare per far capire a mia madre che io lo amo, che voglio che lui sia il padre dei miei figli, mio marito, tutto? Io non voglio perdere nessuno, nè mia madre ne lui, ma ho paura che di questo passo, possa davvero arrivare a pormi una scelta, ed io a quel punto mi sentirei di morire.
